[16] da una parte si cuce e dall'altra si strappa

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Al suo risveglio, Harry seppe la verità da Gabriel, che cercò di dirgliela nel modo più dolce possibile. Poco dopo Tom entrò con gli altri nella stanza. Harry si alzò di scatto, e anche se suo padre cercò di fermarlo no ci fu nulla da fare. Harry si scagliò contro Tom e con me lacrime agli occhi iniziò ad urlargli contro e a sbattergli pugni sul petto. Tom da parte sua, non reagì, per quando le botte e le parole di Harry potessero fargli male. Lui sentiva quell'odio. Lui voleva quell'odio. Lui voleva che Harry lo odiasse così lui non avrebbe dovuto odiare se stesso.
"Sei un mostro. Non ti perdonerò mai per questo. Ti odio. Con tutto le mie forze, io ti odio!" Gli gridò Harry
Lucius cerco di mettersi davanti a Tom per difenderlo e cercare di calmare Harry, ma l'uomo glielo impedì e lasciò che Harry sfogasse su di se tutta la sua rabbia.
Alla fine Harry si gettò sul letto e non volle parlare con nessuno. Non volle fare colazione e non volle nenache pranzare. In entrambe le occasioni era stato Tom a portargli da mangiare. Non gli diceva nulla. Entrava, gli dava il vassoio, poi usciva.  Non vedeva infastidirlo, ma voleva anche sapere come stava. Il cuore suo andava in frantumi ogni volta che andava a riprendere il vassoio e lo trovava così intatto.
Una sera  tarda la porta della sua stanza rimase aperta per sbaglio ed Harry potè sentire Tom parlare con Gabriel.
"Portagli tu da mangiare" fece Tom
"Ma non volevi controllare come stesse?"
"Sì ma ho come l'impressione che finché gli porterò io da mangiare non lo farà. Mi odia troppo per accettare qualcosa di gentile da parte mia."
"Tom ... È ferito... Guarirà capirà che non è colpa tua " lo consolò Gabriel.
"No! Va bene così... Lo proteggerò senza che lo sappia." Disse Tom
"... Vuoi continuare a farti odiare..."
"Sì" disse Tom
"Perché?"
"Perché se mi odia lui è più doloroso di odiare me stesso per quello che ho fatto. Non faccio che ripensare a quel giorno e ogni volta muoio dentro sempre un po' di più."
"Lui ti ama, solo -"
"No lui mi odia, e fa bene a farlo. Io stesso mi odio."
"Tu non-"
"Gabriel... Non giustificarmi ... Io ho ucciso mio figlio... E insieme a quello ho ucciso l'amore di Harry per me... Lui non tornerà mai ad amarmi. Io ,d'altra parte, potrò solo accontentarmi di proteggerlo e vederlo da lontano. Ora per favore portagli il cibo e fallo mangiare. Non voglio che stia mal-"
Le parole di Tom furono interrotte perché la porta si spalancò del tutto mostrando la figura di Harry in piedi davanti a loro.
"Harry..." Fece Gabriel
Tom non disse nulla. Sì limitò ad annuire, e si preparò ad andarsene. Harry allungò la mano e lo prese per la camicia.
"Aspetta" disse
"Sì?"
Erano le prime parole che si rivolgevano dopo più di una settimana.
"Mangia con me..."
"Come?"
Harry mollò la presa e si diresse verso il letto dicendo: "hai capito, non farmi ripetere."
Tom dentro di se sorrise. Prese il vassoio e si chiuse in camera con Harry. Gabriel scese con un sorriso.
"Che succede?" Chiese Severus
"Harry ha mangiato?" Chiese Lucius
"Penso proprio che lo farà. È con Tom adesso. Gli ha detto di mangiare assieme."
Draco saltò di gioia "ho come l'impressione che in alcuni periodi sarà sempre così"
Severus ridacchiò "forse."
Anche Lucius rise ma di scatto si fermò guardando l'orgoglio a pendolo che era nella sala suonare allo scoccare della mezzanotte.
"È Natale..." Disse Draco
"Già" disse Severus stringendo a se i due Malfoy "è Natale. Forse riceveremo un dono" e rivolse lo sguardo al corridoio che portava alla camera di Harry.
"Io ho un regalo per voi..." Fece draco.
"Davvero?" Chiese Lucius.
Timido il biondino annui e disse  "v-venite in camera tra c-cinque minuti " poi corse di sopra.
I due uomini aspettarono 5 minuti come richiesto, poi lo raggiunsero. Appena entrarono videro uno spettacolo che mai si sarebbero immaginati. Draco era seduto ai piedi del letto con le gite arrossate e lo sguardo basso dall'imbarazzo. L'imbarazzo era dovuto ad un "completino" rosa che indossava. Un completo a dirlo poco aderente e succinto.
"I-io... Ho pensato che sarebbe potuto piacervi ... M-ma ... Posso t-toglierlo se non vi-"
Draco fu interrotto da Severus che si fiondò a bacialo.
"Sei stupendo piccolo"
"Già..." Fece Lucius mettendosi dietro si lui "splendido..."
I due si appiccicarono al giovane ed egli potè sentire l'eccitazione di entrambi ... Letteralmente.
"Vi piace?" Chiese timido il minore
"Se ci piace?!"
I due gli saltarono letteralmente addosso baciandolo e mordendolo da tutte le parti. Draco iniziò a gemere. Teneva una mano sulla spalle di Severus, l'altra avvolta al collo di Lucius.
Lo spogliarono lentamente da quel poco che aveva addosso e lasciarono i loro segni ovunque.
"Non ce la faccio più " si lamentò Lucius spogliandosi "sei pronto piccolo?"
"S-si"
Lucius si sedette sul letto e portando Draco con se, entrò in lui senza rimorsi.
"P-piano..." Gemette Draco.
"Oooh piccolo. Dopo questo non puoi chiederci di padre piano" disse Severus che si mise dietro di lui e anch'egli entrò senza pensarci 2 volte.
"Aaaaah~ Dio!"
Lucius ghignò "sei pronto, mio piccolo babyboy?"
"Non saremo per niente gentili con te" aggiunse Severus
Draco, rosso come un peperone, annui. Appena i due uomini iniziarono a muoversi i suoi gemiti riempirono la stanza. Come promesso i due non ebbero pietà del piccolo uomo tra loro. Il loro ritmo era forte e violento. Draco credette più volte di svenire dal piacere. Alla fine i due uomini vennero all'interno del ragazzo e non uscirono finché non riversarono in lui il loro liquido.
Draco crollo sul petto di Lucius e lasciò che i due lo stinsero mentre una piccola striscia bianca gli colava lungo la gamba.
"Andiamo a fare una doccia?" Propose Lucius
"I-io ... Non riesco a muovermi" ammise Draco
Severus ridacchiò "rimani qui e riposa piccolo. Ti aiuteremo noi dopo."
I due uomini si alzarono e andarono in doccia. Mentre si lavavano, Severus notò che Lucius lo guardava in modo strano.
"Che c'è?" Chiese Severus
Lucius non rispose. Lo spinse contro il muro , lo prese per le gambe sollevandolo mentre si strusciava su di lui e stuzzicava la sua apertura
"Mmhhhh~" gemette il corvino
"Credevi che mi bastasse. Non ho ancora finito."
"L-lucius... Tra di n-noi... Le protezioni però..." Balbettò Severus
"Protezioni?" Lucius lo mise giù guardandolo in modo confuso "non le abbiamo usate con Draco, o con Harry..."
"Sì ma noi ... Noi entriamo in azione a differenza loro e ... Non possiamo rischiare che uno di noi rimanga incinta..." Affermò Severus
"N-non vuoi un figlio con me?" Chiese Lucius
"No! No Lucius! Non è quello che ho detto. Siamo in una guerra e noi tre siamo le punte, non posso avere un bambino adesso..."
Il biondo sospirò "va bene" e tornò a lavarsi.
"Lucius io-"
"No va bene. Hai ragione."
Severus provò a dire altro ma non ebbe il coraggio.

Dal dolore si può guarire! [fivesome]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora