Dal dolore si può guarire! [fivesome]

[29] Inaspettato

Quando le loro labbra si staccarono, Harry arrossì notevolmente. 
"M-Mi dispiace" sussurrò
Draco sorrise, intenerito, e lo riavvicinò a se per coccolarlo.
"Questo ti ha spaventato, vero? Non sei più abituato a emozioni così forti" gli sussurrò dolcemente 
"Solo un po'" lo rassicurò Harry "è stato solo ... inaspettato"
"Si. Capisco"
"N-Non ti sei offeso, vero?" chiese il moro intimidito
"No Harry. Certo che no. E' normale nel tuo stato e non sono ne arrabbiato ne offeso ne altro. Sono solo contento che sia accaduto e sono felice che tu sia qui piccolo."
Harry sorrise e si strinse nel suo abbraccio.
"Veni con me" disse Draco "Devo cambiarmi e togliermi il pigiama"
Harry lo seguì fino alla stanza privata del biondo e si sedette sul letto mentre attendeva che lui si cambiasse. Draco andò prima in bagno per farsi una doccia mattutina e uscì di lì con indosso solo dei boxer neri. Era ancora leggermente umido e  i capelli ancora bagnati facevano cadere sul suo petto e sulla sua schiena delle piccole goccioline. Harry a quella visione non resistette e scattò verso di lui, lo spinse contro il muro e lo baciò. Fu un bacio forte, passionale e dirompente ma anche dolce e sensuale. Quando finì Harry si staccò per mancanza d'aria e arrossì molto più di prima.
"Scusa"
"Di cosa?"
"Di questo. Non avrei dovuto..."
"Perché non avresti dovuto?! Harry, siamo i tuoi compagni. Puoi baciarci ogni volta che vuoi e non devi chiedere scusa. Noi aspettiamo che sia tu a farlo perché non vogliamo che prendendo noi l'iniziativa tu ti spaventi e scappi via. Solo per questo. Non perché non vogliamo baciarti. Lo capisci?" chiese Draco
Harry annuì ancora rosso in viso "Quindi credi che se loro tornassero e io li baciassi, non mi salterebbero addosso?" chiese imbarazzato
"Sono sicuro che rispetteranno i tuoi spazzi. Ora posso chiedere l'onore di un altro bacio?"
Harry ridacchiò e ,avvicinandosi al biondino, iniziò a baciarlo. Draco lo portò sul letto e per un secondo Harry ebbe paura. Ma appena vide che l'altro voleva solo stare steso e non andare oltre, si tranquillizzò e tornò a baciarlo. Dopo un po' tornarono a controllare Rose ed Harry, senza neanche rendersene conto, giocò con lei tutta la mattinata. 
Poi arrivò l'ora di pranzo e finalmente i 3 tornarono. Harry e Draco li stavano aspettando in salotto insieme alla piccola Rose. Appena arrivarono Harry guardò Draco. Quest'ultimo gli sorrise e con un cenno del capo lo invitò ad avere coraggio. Harry inghiottì silenziosamente e si alzò. Senza pensarci troppo si avvicinò a loro e li baciò. 
"B-Ben t-tornati" balbettò imbarazzato. 
I tre uomini restarono di stucco, ma dopo un primo momento di confusione sorrisero e lo strinsero calorosamente. Insieme si sedettero a tavola e mangiarono un buon pasto caldo. Era l'inizio di Ottobre dopo tutto, e l'aria iniziava a rifrescare. Quel pomeriggio i 3 uomini decisero che il lavoro poteva aspettare. Harry sarebbe tornato a casa dopo un paio di giorni e il loro tempo insieme sarebbe stato meno di quanto gli altri 4 avrebbero desiderato.
"Siete sicuri? Il vostro lavoro è importante..."
"Ma tu lo sei di più" rispose Severus
"Ma il  ondo magico-"
"Il mondo magico sta bene, Harry. Tutto procede come deve procedere e mi sono assicurato che gli Auror stiano facendo il loro lavoro. Ad Hogwarts tutti i ragazzi stanno bene, Severus è un ottimo preside. Le finanze del paese sono sicure grazie a Lucius e io sto facendo del mio meglio per far funzionare tutto al meglio. Non c'è nulla del quale preoccuparsi"
"Si, ne sono sicuro. Non volevo dubitare di te o del vostro operato" si scusò Harry
"Non occorrono scuse. Sta tranquillo. E' una conversazione normale."
Harry sorrise e addentò un pezzo di dolce, si sporcò la bocca di panna e parve quasi che avesse dei baffi bianchi. Questo scatenò la loro risata e Lucius aiutò Harry a pulirsi la bocca. 
"Ti ringrazio Luc"
"Di nulla piccolo. Come ti senti ora?"
Harry sospirò leggermente "un po' più leggero. Piano piano sento il peso che scompare. E' solo una piccola parte , ma significa molto per me"
"Magari puoi tornare a vivere qui e tornare insieme a noi" disse Tom con gioia.
Harry però assunse un espressione spaventata e il suo respiro si fece pesante. Severus diede una gomitata a Tom e lo guardò storto.
"Non dagli retta Harry, prenditi tutti il tempo che ti serve" lo rassicurò il pozionista
Tom divenne triste e abbassò la testa. 
"Scusate" disse alzandosi "ho bisogno di aria" e uscì in veranda
Harry lo osservò con aria sconsolata consapevole di averlo deluso e intristito.
"Non fartene un cruccio" disse Draco "è solo spaventato. Ha paura che nel momento in cui tornerai in te ,e sarai più sicuro e coraggioso, teme che ti renderai conto di non aver bisogno di lui e di noi, e ci lascerai. Per questo ti vuole qui il prima possibile, per sviare questa possibilità. E poi... credo che anche se tu lo hai perdonato per quell'incidente... Lui non abbia ancora perdonato se stesso..."
Harry si alzò "vado a parlargli" e andò da lui.
Uscì fuori e si affiancò a lui. Tom non lo guardò. Continuò a guardare fisso davanti a se senza muoversi. 
"Dray mi ha detto che tu hai paura che io possa scegliere di lasciarvi, una volta tornato in forze"
"Beh. Draco parla sempre troppo" commentò il maggiore
"Non prendertela con lui. Vuole aiutarti, e sono contento che me lo abbia detto. Mi chiedo perché non lo abbia fatto tu..."
Tom involontariamente alzò la voce "Per fare cosa? Così avrai compassione e resterai con noi perché provi pena per me?"
Harry fece un passo indietro un po' spaventato. 
"E' questo quello che pensi? Che potrei avere così poca considerazione della tua dignità e persona? Buono a sapersi" si girò di spalle e corse dentro. Non si fermò in salotto con gli altri, ma si andò a chiudere direttamente in camera.
Tom lo guardò fuggire via e si lasciò sfuggire una lacrima. Forse era vero... Forse era lui la causa di tutto quel dolore che Harry provava. Se fosse sparito, lui sarebbe sicuramente tornato a sorridere.