Dal dolore si può guarire! [fivesome]

[11] Sentimenti al sopravvento

Dopo quel tragico evento, Harry non parlò più con Tom. Una mattina l'uomo si ritrovò la  bacchetta e la scopa del ragazzo nel suo ufficio con annesso un biglietto che diceva "così sarai più tranquillo. Io poi, non ne ho bisogno. ~harry~"
Tom uscì di corsa e andò a chiedere spiegazioni. Be aveva davvero bisogno? Ovviamente no. Sapeva bene perché Harry avesse fatto quel gesto, ma questa era la scusa buona per vederlo e parlare con lui. Bussò dolcemente al porta della sua stanza, ma nessuno risponde. Senza attendere entrò ma non vi trovò anima viva.
"Dobby!"
"Sì, padrone?" Disse l'elfo comparendo
"Dov'è Harry?"
"È nel laboratorio con padron Severus. Ho portato loro thè e biscotti pochi istanti fa'"
Tom annui e come un fulmine si diresse nei sotterranei. Bussò alla porta del laboratorio e senza attendere risposta entrò. Trovò Severus intento a fare una pozione e spiegarla al giovane che nel frattempo era seduto comodamente su una grande poltrona immerso tra cuscini morbidi e calde coperte.
"Tom, posso aiutarti?" Chiese Severus
"Sono qui per Harry. Voglio capire perché la sua scopa e la sua bacchetta sono nel mio ufficio!?" Disse
"Perché così puoi sentirti più al sicuro. Non posso battermi con te se non ho la mia bacchetta. E non posso fuggire se non ho la mia scopa. Questo dovrebbe rassicurarti." Rispose Harry
"Basta con questa pagliacciata. Riprenditi la bacchetta, la scopa e finiscila" gridò Tom
"Tom!!!" Lo riprese Severus
L'uomo si calmò e respirò profondamente. Nel frattempo erano giusto anche Lucius e Draco in cerca di Severus.
"Puoi anche riprenderli. Non c'è bisogno che tu me li consegni"
"Io lo ritengo necessario!" Ribatté Harry
Tom sì grattò la nuca nervosamente  "fa come vuoi. Tanto cercare di farmi perdonare da te è inutile. Continuerai a farmela pagare con questo tuo atteggiamento in eterno, non è vero?"
"Tom! Non puoi comportarti come se avessi ragione" gli fece notare Severus.
"Io non-..." Sospirò. Sentiva che l'amore di Harry gli stava scivolando dalle mani. Era ora di aprire il suo cuore "Senti Harry. Io quando ho paura faccio così. Forse è strano per te ma non per me. Io di te  posso avere paura, una paura fottuta, ma allo stesso tempo con te andare avanti... Sono momenti in cui stare con me non è facile... Lo so... Mi dispiace. Ma c'è una fottuta profezia che dice che uno di noi due ucciderà l'altro un giorno. Io non voglio farlo e credo che neanche tu lo voglia. Quindi ti prego di non biasimarmi se cerco di evitarlo anche se i mezzi che uso potrebbero sembrarti... Inadatti. Io... Io vi amo ok? Amo loro e amo te, tantissimo. Voi..." Tom stava iniziando a commuoversi. I suoi occhi stavano inviando ad inumidirsi "Voi siete la mia famiglia. La parola Famiglia prima per me era una parolaccia fino a che non siete arrivati voi. Io ho bisogno di voi. Vorrei che tu riuscissi a capirmi, lo vorrei davvero. Ma non ti biasimerò se non ci riesci. A volte non riesco a capirmi da solo" Tom fece un triste sorriso. Respirò profondamente e tornò a prendere il controllo di se. "Bene. Questo è quello che volevo dirti. Vi lascio in pace ora. Ho del lavoro da fare in ufficio" dopo di che se ne andò triste e amoreggiato.
"Io vado da lui" disse Draco e seguì l'uomo. Lo seguì fin nel suo studio.
"Cosa c'è Draco? Sono impegnato!" Disse Tom
Draco non disse nulla. Sì avvicinò a lui e lo baciò dolcemente. Poi approfondì il bacio, portando Tom vicino alla scrivania.
"Draco io-"
"Non voglio fare nulla che non ti va di fare. Sono qui perché ti amo e non mi piace vederti triste. Voglio che stai meglio. Dimmi quello che posso fare per te e lo farò"
"Sei dolcissimo piccolo" disse Tom "grazie di essere qui. Vedere il tuo sorriso mi fa stare un po' meglio."
Draco arrossì. "Non voglio disturbarti mentre lavori. Che ne dici se prendo un libro e mi setto a leggere qui sul divano mentre tu lavori. Così sono qui con te ma non ti sono d'intralcio."
"La trovo una splendida idea. Prendi pure il libro che vuoi. Io comincio a lavorare"
Draco annui "posso darti un consiglio?"
"Dimmi!"
"Sta notte va a dormire con Harry. Fidati "
"Ci penserò piccolo, va bene? Ora prendi un libro e leggi."
Draco annui sorridendo e fece come il maggiore gli aveva detto.