Dopo quel giorno Gabriel decise di andare a vivere con Harry, ma non si era arreso all'idea che lui e gli altri quattro potessero tornare insieme ed essere felici. Così escogitò un piano. Visse con Harry per le prime settimane tormentandolo con l'idea di andare da un terapista, ed Harry pur di non sentirlo più, lo accontentò. Acconsentì alla richiesta di suo padre e si recò al posto prestabilito il giorno dell'appuntamento. Appena entrò nella stanza, però, vide gli altri quattro seduti ad aspettare.
"E voi cosa ci fate qui?" chiese
"Noi? ci ha chiamato Gabriel, ha detto che era importante..." rispose Lucius "tu perché sei qui?"
"Mi ha tormentato per andare da un terapista. Stavo per uscirne pazzo, così ho detto di si. Credevo di essere entrato nella stanza gius-..."
Harry si bloccò un momento, poi una lampadina si accese.
"Grandissimo bastardo!" si fiondò sulla porta e tentò di aprirla ma come immaginava la porta era stata chiusa a chiave.
"PAPA'! LO SO CHE SEI QUA FUORI E CHE MI SENTI. APRI IMMEDIATEMENTE QUESTA PORTA!"
Dall'altra parte si udì una voce: "oh non ti alterare figlio mio. Ti farà bene. Io tornò tra qualche ora" e si allontanò.
"NO! No! No! Papà? Papà apri per favore. Non farmi questo, apri. Ti prego, apri questa porta!"
Dall'altra parte della porta non ricevette alcuna risposta. Si avvicinò alle finestre ma neanche queste si aprivano e lui non aveva la sua bacchetta con se.
"Voi avete le vostre bacchette?" chiese ma gli altri negarono.
"Cazzo!" esclamò mentre si aggirava nervosamente per la stanza.
I 4 si sedettero mentre lo vedevano camminare avanti e indietro.
"Ti facciamo davvero così schifo che scappi da noi così ogni volta?" chiese Tom a testa bassa.
Harry si fermò di colpo e si voltò di scatto "come prego?"
"Hai sentito bene quello che ho detto"
"Scusami ma ho problemi più grandi al momento, tipo: uscire di qui!"
Tom sospirò e scosse la testa.
"Harry siediti! Tuo padre ci ha chiuso qui per una ragione... vuole che parliamo..." disse Severus
"Beh, io non ho nulla del quale parlare. Voglio solo uscire di qui e tornare a lavoro"
"Harry ti prego" disse Lucius
"Non siete proprio in grado di lasciarmi in pace, vero?"
"Harry, noi teniamo a te, e vogliamo che tu stia bene..." disse Draco.
Harry in un primo momento sgranò gli occhi, poi tornò impassibile e annuendo abbassò la testa.
"Certo... tenete a me..."
"Pensi non sia vero?" chiese Tom
"non ho detto questo."
"Allora cosa c'è?"
" c'è che voglio uscire di qui!"
"Non sei disposto a parlare con noi?" chiese Severus
"Ripeto: non ho nulla di cui parlare!"
Più tempo passava là dentro, più Harry soffriva. Adesso sapeva che loro non lo amavano più, tenevano solo a lui, gli volevano solo bene, non c'era più amore da parte loro per lui. Quindi perché restare lì dentro. Il dolore dentro di lui già era grande e stando lì sarebbe solo cresciuto fino a divorarlo. Un po' ci sperava ma non poteva lasciarlo a vedere.
"Io però ho qualcosa da dirti" disse Tom
"Non voglio neanche ascoltarti. Voglio che mi lasciate stare."
"Allora perché sei venuto?" chiese Draco "Se non vuoi parlare con noi perché sei venuto quando è nata Rose?"
"Tu volevi che io venissi e adesso non ti sta bene che io sia venuto?"
"Non ho chiesto questo! Ti ho chiesto: perché?"
"Perché mi andava, va bene! Fattela bastare come risposta!" gridò per poi sedersi a terra di fianco alla porta "Se volete parlare tra voi va bene, ma non coinvolgetemi. Voglio solo aspettare qui fino a quando non si aprirà questa stramaledetta porta."
Lucius sospirò "come vuoi. Non parleremo allora"
"Grazie!"
Draco invece si avvicinò e si sedette accanto a lui. "Manchi a Rose, sai?"
"Non dire idiozie! E' troppo piccola, non sa neanche chi sono. Non mi conosce"
"Già... non ti conosce. Ma vorrei che ti conoscesse, che facessi parte della sua vita. Vorrei che conoscesse la dolcezza delle tue carezze, il calore dei tuoi abbracci, la serenità che può trasmettere il tuo sorriso che io non vedo da così tanto tempo ormai... ma che vorrei rivedere..."
"In pratica vuoi che io sia il suo zio dolce e affettuoso che viene a trovarla e le fa un mucchio di regali. Lo farò se è quello che desideri"
"No, non voglio questo..."
Harry sospirò rassegnato "allora cosa vuoi?"
"Voglio che tu sia uno dei suoi papà. Voglio che torni con noi! Lo vogliamo tutti"
"Beh è un po' troppo da chiedere per delle persone che solamente tengono a me!" rispose sarcasticamente Harry
"E' questo che credi? Che ti vogliamo semplicemente bene?" chiese Tom
"Non è così Harry! Noi ti amiamo" disse Severus
"Harry" iniziò Draco "torna a casa con noi. Torniamo ad essere una famiglia!"
Harry lo guardò per poi sospirare e chiudere gli occhi "Draco... Io non posso..."
"Perché? Perché non puoi?"
"Perché no. E adesso non tormentarmi, ti prego."
Draco singhiozzante disse "n-non v-voglio t-torment-tarti... voglio c-che t-torni a c-casa-"
Harry oramai disperato e con le lacrime in volto, scoppiò.
"NON POSSO E' CHIARO? NON C'E' NESSUNA CASA PER ME, VA BENE? NESSUNA CASA, NESSUNA FAMIGLIA, NESSUNO, NIENTE DI NIENTE, NON C'E' NULLA PER ME. SEI CONTENTO ADESSO? NON POSSO AVERE PACE, NON CI RIESCO. STO MALE E NESSUNO PUO' CAPIRMI. SMETTETELA DI ASSILLARMI. LASCIATEMI VIVERE NELLA MIA MONOTONIA E NELLA MIA SOLITUDINE CHE SICURAMENTE FANNO MENO MALE DI TUTTO QUELLO CHE STO PROVANDO ADESSO, VA BENE?...Lasciatemi in pace... per favore, non ne posso più"
Draco lo guardò con il viso ricoperto di lacrime e anche gli altri erano inteneriti e tristi con le guance solcate dalle lacrime.
"Non ho potuto neanche fargli un funerale per dirgli addio..."
Tutti si fiondarono ad abbracciarlo e piansero con lui.
"Harry noi non possiamo capire quanto è grande il tuo dolore" disse Tom "neanche io posso comparare il mio dolore al tuo. Ma voglio vedere che torni a sorridere perché sei tutto per me Harry. Sei tutto per noi. Dacci la possibilità di provare ad aiutarti."
"i-io non p-posso"
"perché? perché non puoi?"
"perché poi vi stuferete di vedermi sempre depresso e triste e addolorato e mi considererete un peso e mi odierete e io non voglio che voi mi odiate e non voglio rovinarvi la vita." rispose il ragazzo tra le lacrime.
"Harry noi non potremmo mai odiarti" disse Severus
"E' vero! Torna da noi, ti prego" fece Lucius
"Torna a casa e noi avremmo cura di te" disse Draco
"Porteremo con te questo dolore. Cominciamo con organizzare il funerale, va bene?"
Harry guardò Tom "davvero lo faremo?"
"Certo che lo faremo piccolo. Te lo prometto"
Harry fece un fioco sorriso per poi svenire. Draco lo prese al volo e lo poggiò su di se.
"E' stremato. Ha bisogno di riposare e mangiare" disse
In quell'esatto momento la porta si aprì rivelando Gabriel "portatelo a casa e occupatevi di lui" disse
Gli altri annuirono. Tom prese in braccio Harry e lo portarono a casa. Entrarono nella loro camera da letto e dopo averlo spogliato lo misero sotto le coperte.
Lucius lo guardò commosso e sussurrò "è a casa... finalmente è a casa"
"Si cucciolo" disse Tom "è a casa" e lo baciò dolcemente.
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Dal dolore si può guarire! [fivesome]
Hayran KurguTrama: Harry verrà a conoscenza della verità su Tom Riddel e su chi sia lui in realtà. nel frattempo si ritroverà immerso in un amore attraversato da tante inquietudini.