[31] È bastato questo

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Era notte fonda ed Harry e Tom erano abbracciati sul letto, coccolandosi.
"Mi dispiace di essermene andato" sussurrò Tom
"Mi dispiace non aver capito le tue paure..." Disse Harry
"Oh Harry..." Disse Tom e lo baciò dolcemente.
Harry si accoccolò ancora un po' e sorrise nel sentire il profumo dell'uomo. Non si sentiva così da molto tempo. Forse finalmente stava trovando un po' di pace.
"Ti va di tornare a casa?" Chiese Harry.
"Non lo so... Saranno sicuramente arrabbiati con me e temo quello che possano dirmi."
"Sono stati loro a chiedermi di riportarti a casa."
Tom sospirò mentre continuava a guardare il soffitto.  Lui desiderava tornare. Voleva riaverli tra le sue braccia, stringerli, baciarli, sentire il loro profumo e ascoltare le loro voci. Voleva tornare a svegliarsi nel letto le mattina con loro accanto, e passare il pomeriggio davanti ad un tazza di thè e parlar  con loro del più e del meno. Però lui rendeva infelice Harry e così anche gli altri. Quindi, come poteva tornare? A fare cosa? A renderli infelici? Così poi lo avrebbero odiato.
Tom stava per parlare quando si rese conto di una cosa. Quello era lo stesso identico  ragionamento che Harry aveva fatto quando li aveva lasciati, e ora lo stava facendo lui nello stesso modo. Fu allora che capì. Rise e poi sospirando di sollievo strinse Harry a se. 
Capì che non poteva essere la paura o il dolore a tenere insieme una famiglia e non avrebbe permesso che fosse stato così. 
"Va bene, torniamo a casa. Domani mattina però, adesso voglio dormire qui con te. Sono così stanco."
Harry annuì "Dormi Tom, dormi tranquillo. Domani sarà tutto finito"
I due si abbandonarono tra le braccia di morfeo stretti gli uni negl'altri. 
La mattina seguente, senza dubbi e senza  indugi, Tom ed Harry tornarono a casa. Appena entrati all'ingresso l'uomo dagli occhi rossi fu letteralmente travolto. Draco, Lucius e Severus gli saltarono addosso.
"Dove sei stato? Idiota, eravamo in pensiero con te." disse Severus 
"Lo so mi dispiace. Non ricapiterà"
"Tom, non farlo più, davvero!" supplicò Draco
L'uomo fece un passo avanti e lo abbracciò "te lo prometto piccolo, te lo prometto"
Lucius fu l'unico a non dire nulla. Quando Tom si avvicinò a lui gli chiese: "e tu? sei ancora arrabbiato con me tu?"
Lucius non rispose. Lo afferrò per il colletto e lo tirò a sa per baciarlo. Un bacio dolce e sincero. Quando termino Tom sorrise difronte agli occhi lucidi del biondo e lo strinse a se per un abbraccio. 
Draco si avvicinò ad Harry e lo baciò "grazie per averlo portato a casa"
"Gli ho detto che lo volevate a casa. È bastato questo..."
"Capisco" disse Draco e tornò da Tom.
Harry fece un paio di passi indietro e li osservò da lontano. Limite sorridere gli uni con gli altri. Penso a quanta armonia e quanta felicità ci fosse tra loro nell'istante in cui si trovavano assieme. Livide sorridere, devi De Felice, e pensavo al fatto che dato che il suo dolore non era ancora guarito del tutto questo avrebbe potuto rovinare quella serenità e quella tranquillità che adesso regnava tra loro. Sapeva che era un pensiero sciocco e che probabilmente i quattro non avrebbero mai accettato questa cosa, ma dopo l'ultima notte passata con Tom Si era reso conto che forse stava iniziando a guarire però avevo ancora bisogno di un po' di tempo per sé. Dentro di sé si sentiva diverso come se qualcosa di nuovo fosse nato come se ci fosse una rinascita e un nuovo capitolo stesso e per iniziare ma dentro di sé doveva trovare il coraggio per rialzarsi e continuare a camminare e a leggere il nuovo capitolo che stava arrivando. Doveva farlo per sé, ma doveva farlo anche per questo splendidi bellissimi e amabili uomini che adesso aveva davanti e per i quali sarebbe disposto a morire o anche andare in capo al mondo per trovarli e farli stare insieme. Guardò i loro sorrisi e dentro di sé sorrise anche il suo cuore nel vederli così felici. Si erano ritrovati e un po' dentro di sé nacque un piccolo orgoglio che gli diceva che forse era lui, proprio lui, la colla che li teneva tutti uniti. Fu solo un pensiero, poi rise di se stesso solo per averlo pensato.  Che quel pomeriggio gli avrebbe parlato, che avrebbe fatto un viaggio per stare da solo con sé e svagarsi la mente e chiarire le sue idee, infatti stava per parlare quando ad un certo punto inizio a girargli la testa. Inizio a vedere tutto sfocato ed un tratto il pavimento si fece più vicino. Cadde a terra, svenuto, e gli altri quattro uomini si girarono spaventati e corsero verso di lui terrorizzati non sapendo che cosa stesse accadendo e come poter aiutare il ragazzo che ora privo di sensi era tra le braccia di Severus che lo aveva raccolto.
"Che facciamo?" Chiese Draco.
"Io lo porto in camera. Voi chiamate Gabriel!..." Disse Severus "ORA!" Gridò e tutti si mossero.
Non ci voglio molto affinché Gabriel raggiunse la villa. Appena entrò Non dire neanche il tempo e mangio morte o hai altri quattro uomini di parlargli e si deve essere immediatamente nella camera di suo figlio per assicurarsi delle sue condizioni. Impugnò la bacchetta e con ogni incantesimo di revisione possibile lo esamino da cima a fondo. Quando capì la causa dello svenimento tirò un sospiro di sollievo e sommessamente ridacchio.
"Cosa c'è? Che succede?" Chiese Lucius
"Harry aspetta un bimbo..."
"Aspetta, che?" Chiese Draco
"Com'è possibile?"
"È andato con altri?" Si chiese Lucius
"No... No non lo ha fatto" disse Tom
"Che significa?" Chiese Sev
"Harry mi ha trovato ieri sera. Siamo tornati solo questa mattina perché noi... Si insomma... Avete capito..."
"Stai scherzando? Di nuovo?! Tom!!!"
"Lo so. Lo so. Non ne ero cosciente neanche io, ma è una bella cosa no?"
Gabriel sorrise "suppongo di sì, e credo che lo renderà molto felice... Vi darà una seconda occasione"
Tom annui "e questa volta non la butterò al vento!"

Dal dolore si può guarire! [fivesome]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora