[32] Ricostruire

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Quando Harry si svegliò, la testa gli esplodeva e con una mano se la resse, come se gli pesasse.  Strizzò gli occhi per abituarsi alla luce e quando mise a fuoco si rese conto di essere solo nella stanza. Prese la sua bacchetta e con l'incantesimo Tempus appurò che erano appena le 9 del mattino. Dopo aver trovato il giusto equilibrio si alzò dal letto e scese giù in sala da pranzo.
Li vide lì, tutti seduti al tavolo a chiacchierare animatamente come se tutte le brutture accadute non fossero mai esistite. Dentro di se il suo cuore sorrise e si avvicinò al tavolo.
"Buongiorno" disse con un sorriso
Tom si alzò e andò verso di lui per poi baciarlo "buongiorno piccolo. Siediti, dobbiamo parlarti" disse entusiasta
Harry confuso si sedette accanto a Tom e Severus.
"Cosa succede?" Chiese Harry
Gabriel prese la parola "Harry, non so se lo ricordi ma ieri mattina sei svenuto. Hai dormito fino ad ora, eri molto stanco. Mentre dormivi, per capire cosa avessi, abbiamo avuto modo di appurare una cosa. Harry tu sei incinta... Di Tom a quanto pare."
Harry sgranò gli occhi "come?"
"È così " disse Tom "E ho aspettato che ti svegliassi per parlarne e decidere assieme cosa fare."
Harry annuì "sono proprio incinta?? Incinta Incinta?"
Gabriel rise "si Harry, aspetti un bambino"
Piano piano sul viso di Harry nacque un sorriso splendido e luminoso. Si girò verso Tom  e allungo la mano. L'uomo fece lo stesso e strinse la piccola meno nelle sue più grosse e ruvide.
"Non dobbiamo perderlo Tom. Non possiamo perderne un altro" disse con gli occhi lucidi
"No piccolo. Non lo faremo. Te lo prometto" rispose Tom e si sporse per baciarlo.
Gli altri sorrisero .
"Quindi Rose avrà un fratellino o una sorellina" Gioii Draco
Harry annuì "si, avrà una fratellino"
"O sorellina" disse Tom
"Non lo so..." Iniziò Harry "sento qualcosa di strano. Ho la convinzione che sia maschio" 
"Davvero?"
"Si. Ho questa sensazione... Non so perché"
"Allora sarà così" iniziò Tom "Ho una idea"
"Cioè?"
"Prendiamoci una pausa, giusto il tempo delle tua gravidanza. Andiamo in una casa al mare che farà bene a te e al bambino."
Harry annuì "io ci sto"
"Prendiamola senza scale, però " scherzò Tom
Gli altri lo guardarono con gli occhi sgranati e preoccupati per la reazione del più giovane.
Harry invece sorrise e sommessamente ridacchiò "si, senza scale "
Tirarono tutti in sospiro di sollievo e si allentarono della tensione. Tornarono mangiare e anche ad Harry fu portato un gustoso e corposo piatto. Il ragazzo mangiò con fame e dopo esser stato sazio si buttò indietro con la schiena appoggiandosi alla sedia.
"Di tuo gusto?" Chiese divertito Lucius
"Molto. Ero così affamato. Mi sembrava di non mangiare da mesi"
"Beh, in effetti era così" disse Draco
Harry annuì "mi dispiace tanto. Non volevo farvi preoccupare. E grazie di essere stati tanto pazienti e di non aver mollato con me. Non posso dirvi che non soffro più , ma adesso sto sicuramente meglio. Questo nuovo bimbo mi ha dato la spinta per rialzarmi. Vi confesserò una cosa, ieri aveva intenzione di dirmi che avevo bisogno di tempo per me, volevo fare un viaggio lontano e stare da solo come me stesso per scavarmi dentro e capire altre cose di me, ma adesso con questa nuova opportunità, già mi sento meglio e avrò tutto il tempo possibile di riflettere su me quando sarò sule rive del mare..."
Gli altri lo guardarono con un sorriso.
Tom si sporse in avanti e gli accarezzò la testa.
"Andrà tutto bene piccolo" promise il maggiore e lo tirò verso di se per coccolarlo.
Viaggio disse e viaggio fu. Nel giro di un paio di settimane Tom comprò una casa nella terra più bella e più incredibile del mondo. Dov'è il mare è la linfa vitale della vita dei popoli li stanziati. La Sicilia, puramente sole e serenità. Si trasferirono 3 giorni dopo la vendita. Harry non fece il mio sforzo. Gli altri non vollero rischiare che un piccolo movimento o mossa potesse ricreare quella voragine che stava ancora guarendo.
L'Harry di un tempo probabilmente si sarebbe arrabbiato e sarebbe stato irritato nell'essere messo fuori, ma adesso era lui a tirarsi fuori. Aveva paura e non avrebbe permesso incidenti.
La casa era bellissima e si affacciava direttamente sul mare. Appena la vide Harry Gioì come un bambino e si diverti ad esplorare ogni stanza.
"Conosco il dottore dell'ospedale di zona. Correrà qui per ogni cosa di cui avrai bisogno"
Harry sorrise "grazie Tom"
"È nostro figlio piccolo. Un altra occasione per noi. Farò di tutto  per voi e per il vostro benessere. So che potrei diventare pesante e ossessivo ma credo che anche tu come me abbia paura."
Harry annuì "hai ragione. Starò molto attento."
"Bene, vogliamo mangiare qualcosa?" Chiese Draco
"Ottima idea. Muoio di fame" disse Lucius
Si fermarono a fare merenda. Ne approfittarono per assaggiare dei buonissimi dolci tipici della zona . Quando fu sazio Harry si alzò e uscì fuori per prendere una boccata d'aria seduto sugli scalini.
Severus lo raggiunse e si sedette accanto a lui.
"Ciao" disse sotto voce
"Ciao" rispose il più giovane
"Noi... Non abbiamo parlato molto ultimamente" iniziò Severus "non parliamo più come prima"
"Si ... C'è qualcosa di preciso che vuoi dirmi?"
"Oltre che ho paura di perderti?  Non so cosa dire ..."
"Si perdermi? Perché mai?" Chiese Harry
"Non lo so. So che è stupido, ma... ti sento così lontano da me adesso ..."
"Oh Severus"
Harry si girò verso di lui e lo baciò.
"Non c'è motivo di avere paura. Io ti amo Sev. Tantissimo"
L'uomo dai lunghi capelli corvini lo strinse a se e lo coccolò.
"Ho bisogno anche di te Severus."
L'uomo sorrise "davvero?"
"Si. Vieni a dormire con me sta notte. Dormiamo assieme"
Gli occhi del corvino si illuminarono. Sorrise e poi lo baciò.
"Ti amo Harry ... E sono io ad aver bisogno di te. Molto più di quanto pensi. Sono totalmente dipendente del tuo pensiero e dalla tua felicità. Non lasciarmi"
Harry si strinse tra le sue braccia e sospirò "non lo farò mai"

Dal dolore si può guarire! [fivesome]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora