Passarono diversi giorni e Severus, Tom, Lucius e Draco erano molto preoccupati per il loro Harry.
Il ragazzo , infatti, era sempre nervoso, sempre serio, si allenava in continuazione. Si fermava solo per mangiare, dormire il giusto , passare un po' di tempo con loro e con suo padre. Ma molto meno di quanto loro vorrebbero.
Ora Severus lo osservava allenassi dalla vetrata, in quel piccolo pezzo di erba che si trovava intorno alla casa prima del fitto e rigoglioso bosco.
Il Grifondoro si stava allenando al massimo e i suoi nervi sensoriali erano recepibili alla massima potenza. La rabbia che c'era dentro di lui avrebbe spazzato via un intero esercito.
Gabriel decise di uscire e scendendo le scale si avvicinò a suo figlio, ma trovo una bolla di energia
"Harry, togli il campo, dobbiamo parlare" disse Gabriel
"Va bene"
La bolla crollò e consentì all'uomo di avvicinarsi.
"Cos'era?" Chiese Gabriel
"Un campo di magia. Uno scudo "
"Quando ... Quando lo hai imparato?" Chiese suo padre basito
"Ieri"
"Ma è complicato da fare? Come ci sei riuscito in un giorno?"
"Papà che c'è? Mi devo allenare"
"Dovresti riposare. Devi essere stanco..."
"Sto benissimo. Mi fai perdere tempo!"
"Harry!" Lo richiamò Severus dal portico. "Modera i toni. È sempre tuo padre"
"Mi lasciate stare? Mi sto allenando anche per voi!"
"Lo so, ma non c'è motivo di rispondere male!" Rispose il pozionista
"Invece perché non vi allenate anche voi? O non levate combattere?"
"Se ci alleniamo con la frequenza con cui pretendi di farlo tu, ci ammazziamo prima di riuscire a partire" commentò sarcastico Severus.
"Immagino... Cosa volete?"
"Riposa un po'! Per favore!" Disse Gabriel
"Non posso!" Ribadì Harry
"Perché ?"
"Perché quel bastardo la deve pagare..."
"Ma cosi-"
"No!"
"Harry io-"
"No"
"Però!"
"Basta! lasciami in pace!"
Gabriel ci rimase molto male. I suoi occhi divennero lucidi e chinò il capo. Sapeva che suo figlio si comportava così perché era furioso e arrabbiato ma comunque le sue parole gli facevano male.
"Hai ragione scusami. Me ne vado" sussurrò e rientrò in casa. Harry lo guardò andare via e si accorse che Severus aveva uno sguardo deluso e giudicatore nei suoi confronti.
"Che c'è?" Chiese
"Nulla Harry, se non che stai permettendo a questa guerra di distruggerti e allontanare da te tutti quelli che ti amano e ti vogliono bene."
"La fai facile tu!"
"No! Non la faccio facile!" Gridò Severus scendendo verso il prato "2 delle persone che amo potrebbero morire in questa guarda insensata che voi due vi ostinate a combattere!"
"Io sto combattendo una guerra giusta per la nostra libertà e la nostra pace!"
"Non esiste una guerra giusta e una guerra sbagliata, sarai sempre un servo della morte, un burattino. Sei solo un illuso, come sempre, e la libertà di cui parli è un'utopia!"
Poi si girò e se ne andò lasciando li Harry da solo con i suoi pensieri e dei nuovi dubbi che si erano create nella sua testa ma soprattutto nel suo cuore.
È davvero giusto combattere una guerra?
C'è un altra via?
Ma soprattutto...
Si è mai veramente liberi...?
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Dal dolore si può guarire! [fivesome]
FanficTrama: Harry verrà a conoscenza della verità su Tom Riddel e su chi sia lui in realtà. nel frattempo si ritroverà immerso in un amore attraversato da tante inquietudini.