24. Il passato riemerge

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Mi svegliai nel mio letto sentendo delle persone mormorare per le strade di Alexandria.
Decisi di andare a vedere cosa stesse succedendo, così mi alzai e andai in bagno per prepararmi.

Ieri quando siamo tornati dal Regno rubai a Carl la camicia senza che se ne accorgesse, mi piace e poi mi sta molto bene

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Ieri quando siamo tornati dal Regno rubai a Carl la camicia senza che se ne accorgesse, mi piace e poi mi sta molto bene.
Uscì fuori casa e vidi tutti gli abitanti di Alexandria raggruppati davanti al cancello.
Vidi Noah e Ava in mezzo alla folla e decisi di raggiungerli.
"Ei! Come mai sono tutti raggruppati?" Chiesi guardando le persone.
"Aaron e Daryl hanno trovato una nuova persona" disse Noah indicandomi la macchina.
"Sapete chi sia?" Gli chiesi riferendomi alla nuova persona.
"No, sappiamo solo che è una ragazza" disse Ava ed io guardai verso la macchina vedendo che stavano facendo uscire la ragazza.
Rimasi pietrificata dal non riuscire a muovere nessun arto e nessun muscolo, non riuscivo a credere a cosa avevo davanti agli occhi.
Non può essere reale...
Lei è morta... L'ho vista morire davanti ai miei occhi, ho sentito le sue urla di dolore mentre mi diceva di scappare.
Non sentivo più la terra sotto i piedi, era come se al posto dell'asfalto avessi un grande buco nero che mi stava inghiottendo.
Quando lei mi guardò rimase scioccata quanto me, corse verso di me urlando il mio nome per poi abbracciarmi.
Io non riuscì a ricambiare l'abbraccio, avevo lo sguardo perso nel vuoto e sentivo le voci delle persone tutte ovattate.
Non posso crederci...
Lei è qui davanti a me, viva e vegeta.
Ricambia l'abbraccio e sussurrai "Leila...".
Non riuscivo a crederci che mia sorella Leila fosse qui davanti ai miei occhi, credevo fosse morta.
Com'è possibile che sia sopravvissuta all'orda di vaganti che aveva invaso casa nostra?
Mi staccai da l'abbraccio e la guardai meglio.
Non era cambiata molto; aveva gli stessi capelli castani chiari, gli occhi del medesimo colore ma di un marrone più scuro, io e lei ci differenziavamo per questo.
Se io avevo quella piccola luce dorata nei miei occhi, lei aveva quel tono di nero quasi spento.
"Vi conoscete?" Chiese lei confusa ed io annuì con le lacrime agli occhi.
"È...è mia sorella Leila" dissi cercando di trattenere le lacrime.
Tutti rimasero sorpresi e farfugliavano tra di loro.
Rick e Daryl portarono via Leila per fargli alcune domande, dopo che la vidi allontanare mi girai e il primo che vidi fu Noah che mi abbracciò e mi sussurrò di sfogarmi.
Io scoppiai in un pianto isterico sulla spalla di Noah.
Quando mi staccai vidi Carl che mi guardò con una faccia delusa per poi andarsene.
Ritornai a casa per mangiare qualcosa siccome non mi hanno fatto vedere mia sorella.

〰️

Mentre mangio continuavo a piangere, i sensi di colpa mi stavano divorando.
Come ho potuto lasciare mia sorella in mezzo ai vaganti!
Come ho potuto abbandonarla!...
Sono una persona orribile...
Mi alzai dal tavolo asciugandomi le lacrime con il dorso della mano e mi diressi verso casa di Carl per parlargli.
Volevo stare un po' con lui e chiedergli il perché prima mi aveva guardato in quel modo.
Quando arrivai a casa di Carl mi apri Michonne con imbraccio la piccola Judith, le salutai e chiesi dove fosse Carl.
"È di sopra in camera sua, vai pure" mi disse ed io la ringraziai per poi salire per le scale.
Quando aprì la porta della camera di Carl il mio sorriso svanì nel vedere Enid e Carl sdraiati sul letto a leggere.
"Scusate se vi ho interrotto..." dissi andando verso la porta con una faccia ferita e le lacrime che minacciavano di uscire.
"No tranquilla, vi lascio soli tanto io devo andare" disse Enid facendomi un sorrisino da smorfiosa per poi salutare Carl con la mano.
Eravamo rimasti io e Carl in camera ed io gli rivolsi uno sguardo deluso per poi avvicinarmi alla porta, lui si alzò e si mise davanti a me bloccandomi la strada.
"Spostati..." dissi non guardandolo.
"No..." mi rispose per poi fare un passo verso di me ed io indietreggiai.
"Spostati!" Dissi decisa senza guardarlo.
"No!" Rispose con voce dura.
Visto che non voleva spostarsi cercai di raggirarlo, ma lui mi afferrò il polso.
Io cercai di dimenarmi strattonando il braccio ma lui strinse la presa più forte.
"Lasciami..." dissi con la voce strozzata dal pianto.
"No, dobbiamo parlare" disse ed io strattonai il braccio più forte per liberarmi dalla sua presa.
Lui strinse ancora più forte la presa sul mio polso facendomi male.
"Carl lasciami... mi stai facendo male lasciami" dissi e lui lasciò il mio polso.
Io mi massaggiai il polso con l'altra mano vedendo dei leggeri segni violacei attorno.
"S-Scusami...mi dispiace...mi dispiace...non volevo farti del male" disse con l'occhio lucido guardando i segni violacei attorno al mio polso.
Io tirai giù la manica della camicia per coprirmi il polso, dicendo "Non fa niente...".
"Mi dispiace davvero. Io non volevo, ho perso il controllo" disse sedendosi sul letto e passandosi le mani in faccia per asciugarsi le lacrime.
Io mi avvicinai in silenzio e lo guardai.
"Perché eri con Enid?" Chiesi con voce ferita.
"In che senso?" Disse confuso.
"Perché eri con Enid sdraiato sul letto con lei avvinghiata a te mentre leggevate un fumetto, quando ieri tu mi hai baciata!" Dissi con voce dura e lui si alzò.
"Ed io cosa dovrei dire Eh? Ti ho vista stamattina con Noah, ti sei sfogata sulla sua spalla non preoccupandoti minimamente che io fossi lì!" Disse alzando la voce ed io indietreggiai per paura.
"Noah è un mio amico. Tu sai cos'è successo la sera quando credevo che mia sorella fosse morta, e quello che ho provato vedendola non puoi capirlo. Avevo bisogno di qualcuno che mi facesse sfogare. Vidi Noah per primo che mi abbracciò" dissi arrabbiata con le lacrime che scendevano.
"Potevi venire da me! Potevi sfogarti con me" disse deluso ed io abbassai lo sguardo.
"Potevi venire da me anche tu! Sia stamattina che prima invece di stare con Enid!" Urlai e lui abbassò lo sguardo.
"Tra me e Noah non c'è niente" dissi guardandolo.
"Certo..." disse per poi sedersi davanti alla scrivania.
Io uscì di casa con le lacrime e non salutai nessuno, non risposi nemmeno a Michonne che vedendomi in quello stato si era preoccupata.
Iniziai a camminare non sapendo dove andare, visto che a casa c'erano Maggie e Glenn e se mi avessero vista così mi avrebbero riempita di domande.
Da Carl non potevo andare per via della litigata, l'unico posto dove potevo andare era da Ava e Noah.

The apocalypse ||Carl Grimes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora