77. La notte del terrore pt.3

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Girò intorno a sé stesso realizzando che la sua casa stava venendo distrutta, mentre probabilmente la persona che ama era morta.

I ricordi sono importanti.
Ciò che i ricordi potevano darti... beh, è qualcosa di magico.
La piccola Gioset era incantata dai ricordi, le sembrava qualcosa di magico sapere che ogni istante sarebbe diventato un ricordo.
Ma avvolte ne aveva anche paura.
Per chi ha paura dei ricordi, la causa è da cercare in un evento traumatico.
Infatti è possibile che il paziente cerchi di evitare qualunque ricordo per paura di dover affrontare un dolore che si è cercato di rimuovere.
Gioset anche se non vuole ammetterlo ha dei buchi nella sua memoria, non ricorda tratti della sua vita fino all'inizio dell'apocalisse.
Che forse soffra di amnesia dissociativa?
Forse ha subito un trauma quand'era piccola, che il suo cervello gli ha fatto dimenticare come un sistema di protezione. Per proteggerla.
Forse la piccola sé di 8 anni voleva proteggersi dai mali che gli venivano inflitti, così che quando fosse cresciuta sarebbe diventata forte come Wonder Woman.
Aspirava ad essere forte come le super eroine dei fumetti che leggeva, belle e sempre ben vestite.
Ma la cosa che più la impressionava era il modo in cui sapevano sempre cosa fare, cosa dire e come agire.
Sempre dalla parte del bene, salvando tutti e facendolo con un fottuto sorriso felice sul volto.
Era una bambina molto vivace che amava tutti gli esseri viventi, diversamente da com'è adesso, lei pensava di poter salvare tutte le persone che la circondavano.
Aveva fede che Dio l'avrebbe aiutata a salvare tutte le persone che ne avevano bisogno, perché le persone sono importanti.
Purtroppo però quella fede che aveva venne distrutta dalla morte di suo nonno.
Mentre suo nonno era disteso in un letto d'ospedale in coma appeso a un filo tra la vita e la morte, la piccola Giusy piangeva e pregava Dio di risparmiare suo nonno, gli chiedeva di avere più tempo per stare con lui.
Ma per quanto ci credesse questo non accadde, e suo nonno morì poco dopo per un tumore al cervello.
Nel silenzio della stanza si sentì solo il bip della macchina che segnalava che non c'era più battito mentre le infermiere provavano a rianimarlo.
Fu una doccia fredda per la piccola Gioset quando il dottore dichiarò l'ora del decesso, e nello stesso istante la piccola collanina con la croce che teneva in mano cadde a terra, mentre la fede che provava venne spezzata.
Guardò sua madre in lacrime mentre i suoi occhi sembravano più spenti, privi di qualsiasi tipo di fede.
Ma non avrebbe smesso di pensare che le persone fossero importanti, almeno fino all'apocalisse.
Beh, la piccola sé sarebbe delusa dalla Giusy di adesso.
Dopo tutte le vite che prese e continua a prendere, se esiste davvero l'inferno lei avrebbe sicuramente un biglietto di sola andata.
Adesso mentre veniva trascinata da Adam l'unica cosa a cui pensava era la delusione di sé stessa, aveva deluso la piccola sé ma soprattutto aveva deluso suo nonno.
Sbagliava tutto, tutto quello che faceva era un enorme delusione continua.
Ma non si sarebbe arresa.
Non avrebbe mai smesso di combattere.
Era l'unica promessa che aveva fatto a suo nonno, non avrebbe mai smesso di combattere, nemmeno se fosse per terra e sanguinante.
Così riprese il controllo del suo corpo piantando ferramente i piedi nell'asfalto di Alexandria oramai ridotta in cenere, e spinse via Adam con una gomitata all'altezza dello stomaco.
Il ragazzo mollò subito la presa indietreggiando con le mani che si tenevano il punto in cui era stato colpito.
Dolorante guardò la ragazza incredulo.
"Sto cercando di salvarti" cercò di far capire alla ragazza.
Ma Giusy non ne sentiva ragioni, e anche se si sentiva in colpa ad averlo colpito non gli avrebbe permesso di impedirgli di combattere.
"Mi dispiace... Ma ho fatto una promessa. E devo mantenerla" disse con gli occhi lucidi guardandolo.
"Una promessa? Ma di che cosa stai parlando?" Adam non riusciva a capire di cosa lei stesse parlando, sembrava quasi che stesse delirando.
"Non pretendo che tu capisca. Ma devi lasciarmelo fare" ingoiò le lacrime sperando che lui la capisca, mentre Giusy si sentiva male per il modo in cui lo stava trattando.
"Quindi è così, vero? Non posso farti cambiare idea" rispose Adam sapendo già la risposta, ma volendo comunque sentire la sua conferma.
E ovviamente la conferma non tardò ad arrivare, mentre Giusy scuoteva la testa in segno negativo.
Fu lì che Adam si sentì il suo mondo cadere, gli sembrava di rivivere l'ultimo momento in cui vide i suoi genitori prima di morire.

The apocalypse ||Carl Grimes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora