Giusy pov
Mi svegliai il mattino dopo realizzando che avevo dormito sulla poltrona in posizione fetale, di fianco a me nell'altra poltrona c'era Daryl che dormiva.
È rimasto a dormire qui per me...
Forse qualcuno ci tiene a me dopotutto...
Mi alzai da quella poltrona scomoda per prendere una coperta e appoggiarla addosso a Daryl che dormiva ancora, lo guardai sorridendo mentre si attorcigliava sulla poltrona con la coperta.
Anche se non volessi ammetterlo, per me Daryl era una persona molto importante.
Lui non mi ha mai giudicata, si è sempre fidato di me e soprattutto è stato il primo a farmi sentire accettata quando sono arrivata ad Alexandria.
Non so se è perché abbiamo in comune il modo di combattere o la caccia ma, lui mi è sempre stato vicino anche se non diceva niente ed è per questo che lo considero come una figura importante che però ancora non so definire.
Mi diressi in cucina per fare un po' di caffè.
Per quello che è rimasto...
Presi il caffè e lo allungai molto con l'acqua per risparmiarne il più possibile.
Appena finito lo versai un 2 tazze mettendoci dello zucchero e andai in soggiorno dove un Daryl assonnato mi accoglieva con un leggero sorriso impercettibile.
Io: "Buongiorno bello addormentato" dissi porgendogli una delle 2 tazze per poi risedermi sull'altra poltrona sorseggiando il mio caffè.
Daryl: "Buongiorno... che ore sono?" Mi chiese per poi bere un po' di caffè.
Io: "Non lo so, mi sono svegliata poco prima di te" risposi guardandolo mentre lui annuì soltanto continuando a bere il caffè.
C'era una domanda che mi logorava dentro, e magari la risposta non sarebbe stata quella che avrei voluto ma devo saperlo.
Io: "Perché sei rimasto qui?" Gli chiesi curiosa mentre lui mi scrutava cercando di capire perché gli avessi fatto quella domanda.
Daryl: "Perché volevo assicurarmi che non avresti fatto un'altra cazzata, come scappare di nuovo" disse facendomi scappare una risata.
Io: "Non sono scappata, sono solo andata a caccia" risposi ironica eludendo al cervo che avevo ucciso.
Lui mi guardò in silenzio mentre beveva un'altro sorso di caffè, quel suo gesto e la sua faccia dicevano che non mi credeva.
Io: "Ok, va bene. Forse sono scappata ma sarei ritornata, come sempre" dissi con fare ovvio mentre mi alzavo dalla poltrona.
Io: "E poi avrei portato comunque il cervo ad Alexandria" aggiunsi mentre appoggiavo la mia tazza vuota sul tavolo.
Andai da lui per prendergli la sua tazza vuota mentre mi guardava con uno sguardo indecifrabile, sembrava quasi fiero?
Mentre io prendevo anche la mia tazza sul tavolo lui si alzò stiracchiandosi.
Daryl: "Sarà maglio che io vada, tra poco devo vedermi con Aaron andare a cercare qualcosa fuori" disse mentre prendeva la sua giacca che aveva lasciato la sera prima per terra.
Mentre la indossava vidi che fece una piccola smorfia di dolore e così mi preoccupai.
Io: "Ti sei fatto male?" Chiesi guardandolo.
Daryl: "Mi sono tagliato con dei ferri vecchi quando l'altro ieri ero uscito con Aaron" rispose facendo finta di niente.
Io: "Fammi vedere la ferita" dissi appoggiando entrambe le tazze sul tavolo.
Daryl si tolse la giacca e la maglia per farmi vedere il taglio che aveva dietro alla scapola.
Io: "È poco profonda, ma ci vorranno comunque dei punti" dissi guardando la sua ferita.
Io: "Dovremo andare in infermeria per disinfettarla e saturarla" dissi mentre lo guardavo.
Daryl: "Fallo qui" disse ed io mi sorpresi.
Non avevo gli strumenti qui per saturare una ferita, ma ahimè avrei dovuto arrangiarmi siccome Daryl era testardo come un mulo.
Presi un ago con del filo da cucire e poi una bottiglia di vodka.
Daryl mi guardò strano vedendo la bottiglia di vodka e mi chiese a cosa servisse.
Io: "Farà sia da anestetico che da disinfettante. Farà male" dissi per poi rovesciargli un po' di vodka sulla ferita.
Lui trattene un grugnito di dolore per poi sospirare, io gli passai la bottiglia mentre con l'ago incominciai a ricucirlo.
Dopo aver finito di ricucirlo lui mi ringraziò per poi salutarmi, prima che uscisse dalla porta gli diedi il biglietto trovato sul vagante di ieri.
Io: "Magari può esservi utile" dissi per poi salutarlo.〰️
Poco dopo che Daryl se ne andò io corsi a farmi una doccia siccome dovevo partire per Hiltop insieme ad Ava.
Mi lavai e uscì dalla doccia con un'asciugamano addosso per poi dirigermi in camera per vestirmi.
Quando arrivai sulla soglia della porta mi spaventai trovando Carl sdraiato sul materasso per terra mentre leggeva Harry Potter.
Io: "Che ci fai qui?!" Chiesi mentre mi sistemavo l'asciugamano nervosa.
Carl: "Sai avevi ragione è proprio un bel libro" disse sventolando in aria il primo volume di Harry Potter.
Io: "Come hai fatto ad entrare?" Gli chiesi sentendomi in imbarazzo siccome ero praticamente nuda, eccetto l'asciugamano.
Carl: "Mi sono arrampicato" disse con nonchalance mentre si alzava.
Io: "Lo sai che questo è effrazione, vero?" Dissi e lui rise.
Carl: "Il mondo di prima non c'è più, chi mai mi arresterà adesso" disse avvicinandosi a me mentre io indietreggiai.
Io: "Perché sei qui?" Gli chiesi non guardandolo.
Carl: "Perché voglio parlare, e non me ne andrò finché non abbiamo chiarito" disse cercando il mio sguardo.
Io: "Non c'è niente da chiarire" dissi mentre sentivo il mio cuore che voleva uscirmi dal petto.
Carl: "Non me ne andrò finché non avremmo parlato" disse per poi aggiungere "anche perché Michonne ci ha appena chiusi dentro".
Io sgranai gli occhi e andai ad aprire la porta ma non si apriva.
Io: "Michonne apri la porta!" Urlai mentre battevo la mano sulla porta.
Ava: "Non apriremo finché non vi sarete chiariti!" Mi rispose dall'altro lato della porta sorprendendomi.
Io: "Ava che ci fai qui, e perché stai facendo questo?" Chiesi cercando un filo logico alla sua presenza.
Ava: "Perché mi sono stancata dei vostri litigi, quindi adesso chiarite!" Disse mentre io sospirai.
Mi diressi alla finestra cercando di aprirla ma era bloccata.
Michonne: "È inutile ho bloccato la finestra dopo che Carl è entrato!" Disse mentre io sbuffai esasperata sedendomi sul materasso per terra.
Michonne: "Torneremo fra un'ora per vedere se avete chiarito!" Urlò per farsi sentire da tutti e 2.
Io: "Vaffanculo!" Urlai mentre loro se la ridevano.
Carl: "Non è stata colpa mia, hanno costretto anche a me" disse mentre mi ero totalmente scordata di lui che era rimasto immobile in mezzo alla stanza.
Io: "Non mi interessa. Girati con la faccia verso il muro, che devo vestirmi" dissi alzandomi dal materasso per prendere dei vestiti.
Lui fece come gli ho detto e mi vestì.
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The apocalypse ||Carl Grimes||
FanfictionIn un mondo distrutto dagli zombie una ragazza si ritroverà a dover sopravvivere da sola. Affronterà diverse difficoltà nel suo cammino, ma poi incontrerà un gruppo di sopravvissuti come lei, essi la accoglieranno con le braccia aperte, ma lei trove...