55. Jake

85 6 2
                                    

Santuario 2 giorni dopo la visita di Carl

Narratore esterno
Erano le 9 di mattina e tutti al Santuario stavano lavorando.
Giusy uscì dalla sua camera con l'intento di prendere qualcosa da mangiare per colazione, siccome non aveva rimasto niente in camera.
Mentre camminava per i corridoi del Santuario si sentì osservata, come la maggior parte del tempo che trascorreva fuori dalla sua stanza.
Era come se sentisse che qualcuno la stesse inseguendo, ma era impossibile.
Nessuno l'avrebbe seguita all'interno del Santuario siccome era già in trappola, eppure era così che si sentiva.
Arrivò nell'atrio dove poté vedere Dwight prendere del pane da una donna anziana che faceva parte della servitù, o per meglio dire: una schiava.
C'erano diverse persone che lavoravano come schiavi per i Salvatori, e l'attenzione di Giusy fu catturata da uno di essi.
Un anziano signore che distribuiva del cibo in scatola, venne maltrattato da un Salvatore che pretendeva delle razioni in più.
Giusy vide la scena dell'uomo urlare contro l'anziano che tremava dalla paura, decise di intervenire e così scese le scale per poi avvicinarsi alla postazione dell'anziano.
"C'è qualche problema?" Chiese facendo girare il Salvatore di scatto.
"Ragazzina aspetta il tuo turno" disse il Salvatore liquidandola con un gesto della mano.
"Oh no, non sono qui per dei... -prese una lattina e lesse il contenuto- fagioli in scatola alle 9 di mattina. Sono qui perché ho visto che lei sta maltrattando questo povero anziano" disse guardando dritta negli occhi il Salvatore.
"È meglio se te ne vai" disse con tono minaccioso il Salvatore a Giusy.
"Vi prego! Negan non vuole che dia più razioni ad una persona. Sono uguali per tutti" disse l'anziano pregando con le mani il Salvatore.
"Zitto vecchio!" Disse urlando il Salvatore ammutolendo l'anziano che stava incominciando a piangere per la paura.
"HEY! Non rivolgerti mai più in questo modo con le persone che a differenza tua -scrutò dalla testa ai piedi il Salvatore- mappa mondo, lavorano per gli altri" disse riferendosi alla corporatura grassa del Salvatore.
"Altrimenti cosa farai ragazzina?" Chiese facendosi beffe di lei.
"Sai credo che Negan non sarà contento di sapere che uno dei suoi uomini trasgrediva le sue regole, tu non credi?" disse in un sussurro ed il Salvatore la guardò agghiacciato.
Negan mi brucerà la faccia se lo verrà a sapere... Era quello che pensava il Salvatore prima di scappare da codardo.
"Tutto bene signore?" Chiese girandosi verso l'anziano che la guardò grato.
"Grazie mille, davvero. Non so come avrei fatto senza di lei" disse asciugandosi le lacrime mentre Giusy si sentiva dispiaciuto per il signore.
"Non c'è bisogno che mi ringrazi, l'ho fatto perché non mi piace quando se la prendono con le persone che non c'entrano nulla" disse sorridendo all'anziano.
"Allora... Cosa ti posso dare per ringraziarti?" Chiese l'anziano alla ragazza che sorrise scrollando la testa.
"Non c'è né bisogno, davvero. Sono solo venuta a prendere una cosa per fare colazione" disse guardandosi intorno con la stessa sensazione di essere osservata.
"Ecco a lei!" Disse l'anziano passandogli una mela e la ragazza sorrise per poi salutarlo.
La ragazza camminò per un po' nell'atrio mentre mangiava la sua mela e scrutando tutte le persone per vedere se la stavano osservando, ovviamente nessuna delle persone presenti la stava degnando di uno sguardo, anche se si sentiva ancora osservata.
Giusy decise di andare di nuovo in camera sua per leggere un po' siccome si stava annoiando, di certo non poteva uscire fuori per distrarsi con qualche vagante.
Mentre camminava per il corridoio vuoto che conduceva alla sua camera sentì un rumore alle sue spalle.
Si bloccò sul posto per poi girarsi con una faccia terrorizzata e sorpresa, abbassò lo sguardo capendo che non era la sua immaginazione e che davvero qualcuno la stesse pedinando.
Giusy incominciò a camminare un po' più veloce per poi girare un angolo schiacciandosi contro alla parete, nascondendosi e aspettando che la persona che la stesse pedinando venisse alla luce.
Vide l'ombra incappucciata di una persona passare di corsa e così decise di fermarlo per chiedergli perché la stesse seguendo.
Giusy lo afferrò per le spalle e lo bloccò al muro.
"Chi sei e perché mi stai seguendo?!" Disse urlandogli.
"HEY,HEY, Hey calma. Non ti stavo seguendo" disse togliendosi il cappuccio e rivelando un ragazzo che aveva più o meno la sua età.
Giusy lo guardò non convinta da quello che gli rispose e lui sospirò.
"D'accordo ti stavo seguendo. Ma non è come sembra!" Disse il ragazzo cercando di convincere lei a lasciarlo andare.
"Come ti chiami stalker?" Gli chiese lasciandolo andare.
"Mi chiamo Jake... Jake Smith" disse disprezzando anche lui il suo stesso cognome.
Giusy lo guardò con una faccia indecifrabile, era un misto tra rabbia, paura e disgusto.
Di colpo Jake fu colpito da un pugno in piena faccia da parte della ragazza.
"Aia! Ma perché lo hai fatto?" Disse sistemandosi di nuovo dritto con una faccia di dolore buffa.
"Perché sei il figlio di Negan, lo stronzo che ha ucciso mia sorella" disse con disprezzo e amarezza.
"Lo so, e mi dispiace. Ma io non sono come lui, io non voglio farti del male" disse in sua difesa mentre la ragazza rise.
"Farmi del male? Oh no, se tu ci avresti provato saresti già morto" gli rispose mentre il ragazzo annuiva riflettendo.
"Non provare mai più a seguirmi" gli disse mentre se ne stava andando e il ragazzo la seguiva dicendogli di fermarsi.
"Ok, va bene. Ma potresti darmi una chance per parlare, ti farò vedere che non sono come mio padre" gli disse pregandola con gli occhi.
"Perché mi dici queste cose? Perché io?" Gli chiese non capendo il motivo per cui seguiva una ragazza che voleva vedere morto suo padre.
"Perché potrei aiutarti a scappare da qui, solo se tu aiuti me" gli disse guardandola negli occhi.
Giusy lo guardò scrutandolo in cerca di un segno che stesse mentendo ma non era così, quello che diceva lui non aveva il minimo segno di menzogna.
"Va bene, hai 5 minuti" gli disse conducendolo nella sua stanza.

The apocalypse ||Carl Grimes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora