40. Sacrificium pt. 6

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Giusy: "Lo continuerò a fare, lo sai questo vero Sceriffo?" Disse sorridendo.
Io: "Non chiedo altro, Robin Hood" dissi guardandola.
Io: "Adesso dormi però" aggiunsi avvolgendole la schiena con il braccio.

Giusy pov
Mi svegliai sentendo subito un peso sul petto e la mano intorpidita.
Quando aprì gli occhi e mi abituai alla forte luce vidi Carl appoggiato comodamente con il viso sul mio petto, una mano sotto alla mia schiena e l'altra con le dita intrecciate alle mie.
Con l'unica mano libera gli passai una mano fra i capelli, li accarezzai per quelle che sembrarono ore e sempre con gli occhi chiusi mentre il suo leggero respiro mi scaldava insieme al suo corpo.
Michonne: "Giusy svegliati" sussurrò spostandomi i capelli dal viso.
Aprì subito gli occhi trovandomi davanti la donna di colore che con sguardo assonnato mi sorrise.
Michonne: "Dovete svegliarvi, dobbiamo iniziare a lavorare altrimenti c'è lo sognamo di tornare a casa sta sera" scherzò alzandosi di nuovo, avrei voluto fare lo stesso ma lo trovai davvero difficile visto che Carl mi strinse con forza premendo il viso sul mio seno ed emettendo qualche verso.
Michonne: "Vedo che qualcuno qui dorme parecchio comodo" sussurrò divertita abbassandosi ed accarezzando i capelli di Carl.
Michonne: "Forza sveglialo tu altrimenti vado a trovare due padelle per svegliarlo e sono sicura che non mi parlerebbe per almeno due settimane" sussurrò ridendo.
Io: "Va bene" risposi ridendo, aspettai che si fosse allontanata e tornai a guardare Carl che dormiva.
Io: "Carl, svegliati" lo chiamai.
Lo mossi per le spalle finché non lo sentì stringermi la mano che teneva intrecciata con la mia.
Io: "Sei sveglio ora?" sussurrai.
Carl: "Mh-mh" mugugnò annuendo.
Io: "Ci dovremmo alzare" dissi guardandolo.
Carl: "Ma io voglio dormire!" Protestò spostandosi con il viso fino al mio collo e portando entrambe le braccia sotto alla mia schiena.
Carl: "E sono comodo" puntualizzò lamentandosi.
Io: "Lo pensa anche Michonne" dissi ridendo.
Alzò subito il viso è appena capì si lasciò di nuovo cadere su di me sbuffando esasperato.
Carl: "Adesso oltre che alla voglia di dormire mi è passata la voglia di vivere!" Esclamò.
Io: "Non fare il melodrammatico, Grimes" dissi guardandolo trattenendomi dal ridere.
Iniziai ad accarezzargli i capelli distrattamente mentre lo sentì avvicinarsi, sentì poi le sue labbra baciarmi il collo e le mani scorrere sulla mia schiena.
Io: "Carl...dobbiamo andare..." dissi e lui si fermò e si avvicinò al mio orecchio.
Carl: "Ancora un minuto" disse facendo il labbruccio.
Io: "Non è facendo il ruffiano che potrai dormire tutta la mattina, lo sai?" Dissi spostandogli il viso.
Carl: "Uffa, ci ho provato" si sollevò sui gomiti e tornò a guardarmi con il viso sul mio.
Carl: "Comunque buongiorno" sussurrò sorridendo e baciandomi la guancia.
Si alzò subito e andò a prendere le proprie cose mentre io, ancora sotto shock, mi misi a sedere.
Io: "Ma che cazzo ha?" sussurrai toccandomi la guancia e iniziando a sorridere come un ebete.
Io: "Chi lo capisce..." dissi alzandomi e sistemandomi i vestiti.
Notai di star indossando la sua camicia, così presi dallo zaino una maglietta che per fortuna mi ero portata da casa e mi cambiai.
In tasca avevo ancora il caricatore che mi avevano dato la sera prima mentre la pistola la dovevo chiedere a Rick.
Lasciai lo zaino vicino alla porta insieme a quelli degli altri, presi la faretra e la misi sulla schiena mentre tenni l'arco in mano.
Carl mi raggiunse di corsa, lasciò anche lui lo zaino e prese la pistola dalla fodera.
Carl: "Andiamo?" Chiese accennando alla porta.
Io: "Andiamo" afferrai convinta.
Raggiungemmo gli altri e ci rimettemmo subito a lavoro.
Tara: "Anche qui abbiamo finito!" Esclamò chiudendo una porta e sognandoci sopra una X con un bomboletta trovata poche ore prima.
Io: "Ti diverti, non è vero?" Domandai fermandomi davanti a lei.
Tara: "Tu non sai quanto, è una piccola soddisfazione" disse fiera infilando la lattina in una tasca della giacca.
Io: "Vandala" sussurrai ridendo.
Tara: "Andiamo nella prossima, dai" disse incamminandosi.
Mancavano solo due aule al secondo piano e tutto il terzo.
Con molta calma io, Tara, Ava, Noah e Carl entrammo in una delle due, estraendo a sorte.
Subito quattro vaganti si scagliarono su di noi, Noah sparò al primo mancandolo di poco mentre Tara lottava con uno, Carl ne riusciva a tenere a bada uno mentre Ava venne sopraffatta dall'ultimo cadendo a terra.
Perse l'arma, cercò di estrarre un coltello dalla cintura ma era bloccato nella fodera, diede un calcio al vagante per tenerlo alla larga ma questo non bastava.
Presi una freccia e la scoccai colpendo il vagante al collo, allora ne presi un'altra e con precisione lo colpì alla testa.
Stavo quasi per esultare ma venni spinta contro al muro con forza, sentì un peso premere sul mio petto e quando aprì gli occhi, Carl era contro di me concentrato a guardare alla sua sinistra.
Alzò la pistola in quella direzione e sparò colpendo un vagante che cadde a terra a peso morto.
Carl: "Ti stava per ammazzare, stai attenta!" Esclamò furioso stringendo la mano sulla mia schiena facendomi così avvicinare.
Io: "Scusami!" Esclamai stordita.
Mi lasciò subito prendendo da terra un coltello che gli era caduto.
Ava mi venne incontro e mi abbracciò con tale forza da alzarmi da terra.
Ava: "Grazie!" sussurrò mentre mi lasciava di nuovo respirare.
Io: "Ava tranquilla!" La rassicurai dandole qualche carezza sulla schiena.
Tara: "Torniamo al lavoro, muoviamoci" disse battendo le mani.
Finimmo di cercare nella stanza e poi andammo da Rick che ci stava aspettando nel corridoio.
Rick: "Trovato niente?" Chiese.
Noah: "Solo qualche vagante" rispose.
Io: "Voi?" Chiesi curiosa.
Rick: "Un paio di proiettili, nulla di più" rispose alzando un piccolo borsone.
Daryl: "Continuiamo a cercare, andiamo di sopra" disse arrivando fino alla porte bloccate.
Finito di ripulire quel piano passiamo al terzo piano.

The apocalypse ||Carl Grimes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora