79. Hai già perso

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"E la luna lo sa quante lacrime
hai versato"

Charles Bukowski

La gente di Alexandria era affollata all'interno delle fogne, mentre continuano a chiedere quale sarebbe stato il passo successivo non appena fossero usciti da lì.
Il tempo intorno a Gioset sembrava rallentato, le voci, i suoni, le persone, erano tutto a rallentatore mentre riviveva ciò che era successo.

Flashback
Ava stava per morire e nessuno poteva fare niente per impedirlo.
Fino a quando una voce non fermò il Salvatore col pizzetto.
"No! Ti prego. Non uccidere lei... uccidi me" Giusy pregò l'uomo di risparmiare la vita della sua amica.
Non ci volle molto che l'uomo accettò lo scambio, lasciando Ava sgattaiolare verso Lizzie senza importanza.
Non era importante per lui se la ragazza se ne andasse, perché ora nel suo mirino c'era un'altro obbiettivo.
"Questo è ciò che vuoi?" Domandò l'uomo leggermente sorpreso.
Ma Giusy non rispose, lo guardava solamente con occhi supplicanti e lucidi.
Le persone esterne potevano credere che la ragazza stava quasi supplicando di morire, e forse era ciò che voleva davvero Giusy.
L'uomo tolse lentamente la sicura della pistola mentre continuava a guardare la ragazza disarmata di fronte a lui.
Lizzie si alzò immediatamente mettendosi al fianco di Giusy, come un segno di solidarietà.
Anche Ava seguì l'esempio di Lizzie mettendosi leggermente dietro le ragazze, guardando l'uomo con uno sguardo penetrante.
"Se uccidi lei, dovrai uccidere anche noi" Ava parlò per lei e per Lizzie mentre l'uomo sembrava sorpreso.
Ma in un momento l'uomo sparò il colpo.
Quello che successe dopo sorprese tutti quanti.
Ava spinse di lato Giusy e si beccò lei la pallottola al posto suo.
<NOO!!!> gridarono Giusy e Lizzie mentre cercavano di attutire la caduta dell'amica.

"Se lui muore" l'uomo col pizzetto indicò l'altro Salvatore, "Lei muore con lui" disse riferendosi ad Ava che rimaneva a terra dolorante

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"Se lui muore" l'uomo col pizzetto indicò l'altro Salvatore, "Lei muore con lui" disse riferendosi ad Ava che rimaneva a terra dolorante.
Giusy guardò con rabbia, tristezza e incredulità l'uomo, mentre Lizzie prestava aiuto ad Ava.
Fu in quel momento di panico che Giusy vide la testa dell'uomo rotolare fino ai suoi piedi.
Dietro di lui comparve Abby con un machete insanguinato in mano e la pistola nell'altra. "Non fare del male ai miei amici."
Giusy rimase sotto shock da quel momento, guardò Abby sparare all'altro uomo che cercò di attaccarla e poi si avvicinò al Salvatore ferito.
Lo guardò mentre soffriva avendo uno sguardo di pietà sul volto.
A Abby dispiaceva, non voleva ucciderlo. Ma doveva.
Il suo labbro inferiore tremò leggermente mentre mentalmente si scusava e chiedeva a Dio di perdonarla.
Dopodiché si sentì soltanto il suono dello sparo e le lacrime di Abby incominciarono a scorrere, trascinando con sé lo sporco che si era formato col fumo di Alexandria.
Abby non aveva mai ucciso una persona viva e questo la destabilizzava, ma aveva il presentimento che questo fosse solo l'inizio.
"Giusy, aiutami per favore!" La voce di Lizzie la risvegliò Giusy colpendola come una bomba, mentre si accasciava aiutando la bionda ad assistere Ava.
Le mani di Lizzie cercavano di comprimere la ferita per non farle perdere troppo sangue, mentre Giusy vedeva il cardigan giallo ocra di Ava iniziare a dipingersi di rosso vivo sotto le mani di Lizzie.
La macchia si espandeva sempre di più e Ava con gli occhi lucidi guardò Giusy cercando di calmarla. "Non è colpa tua. Io... dovevo... farlo."
Il dolore della ferita d'arma da fuoco all'altezza del cuore non permetteva ad Ava di poter parlare normalmente mentre si contorceva dal dolore.
"I-io non so... non so come fare" Giusy era nel panico assoluto mentre le lacrime che cercava di trattenere gli offuscavano la vista.
In realtà, sapeva cosa fare, ma il panico non le rendeva possibile nemmeno pensarci.
"Siddiq può aiutarli" Abby intervenne suggerendo di portarli nelle fogne.
Giusy e Lizzie guardando confuse la ragazza ma non si preoccuparono di chiedere siccome c'era altro a cui pensare.
"Ok. Allora... Ava c'è la fai a camminare?" Lizzie chiese gentilmente ad Ava che continuava a fare smorfie di dolore.
Giusy prestava aiuto ad Isaac mentre Abby controllava alla finestra il perimetro fuori dalla casa.
Non si sa mai che becchino altri Salvatori.
"Sì. Posso farcela" Ava disse provando ad alzarsi mentre si teneva con la mano destra il punto ferito.
Ma purtroppo il dolore non glielo permise, così ritornò sdraiata mentre cercava di trattenere un urlo.
Giusy guardava la ferita di Isaac mentre pensava a un modo per bendare le ferite di entrambi, così da poter trasportarli al sicuro.
Isaac era messo molto peggio di Ava anche se la sua ferita era all'altezza del cuore, ma su di lei sono intervenute subito mentre Isaac aveva già perso molto sangue.
In quel momento si sentì dei forti colpi contro la porta della casa diroccata.
Lizzie, Giusy e Abby saltarono subito sugli attenti mentre quest'ultima si avvicinava alla porta.
Essendo l'unica armata era scontato che andasse lei a controllare, a meno che Giusy non gli avesse preso il machete dalla mani per non permettergli di soffrire di più. E fu così.
Giusy strinse la presa sul machete mentre aspettava che la persona aprisse la porta, così da sfruttare l'effetto sorpresa.
Ma non avrebbe saputo che l'effetto sorpresa gli si ritorcesse contro.
Ad aprire la porta non fu un Salvatore, ma bensì Jake.
Giusy fermò il colpo del machete prima che lo colpisse mentre Jake indietreggiò spaventato.
"SONO IO! Sono io!" Jake tese le braccia in avanti con pura paura sul viso.
"Ti ho quasi ucciso!" Giusy rimproverò Jake mentre il suo cuore rallentava.
"Jake? Che cosa ci fai qua?" Chiese Abby preoccupata.
Gli aveva esplicitamente detto di rimanere lui con Carl mentre lei sarebbe andata a cercare le ragazze, ma ovviamente non l'aveva ascoltata.
"Sono venuto a vedere perché ci mettevi così tanto. E ho trovato delle forniture mediche per strada" rispose facendo vedere il borsone che portava appeso alla spalla destra.
"È il borsone che avevo perso" disse Lizzie facendo contatto visivo con Jake, che però interruppe subito scrollando la testa.
Qualcosa nella testa di Giusy gli diceva che non fosse stato un caso che avesse preso proprio il borsone di Lizzie, ma non gli diede importanza e si inginocchiò di nuovo di fianco a Isaac.
"Tieni" Jake appoggiò il borsone con le provviste mediche che aveva perso Lizzie accanto a Giusy, che non perse tempo a lasciare il machete e tirare fuori delle bende.
Le avvolse intorno all'addome di Isaac per poi tirarle a Lizzie per permettergli di fermare il sangue di Ava.
Una volta che finirono di bendare Ava e Isaac, e Giusy e Lizzie trovarono le loro armi, poterono finalmente avviarsi verso le fogne di Alexandria.
Ma ovviamente Isaac e Ava non potevano sorreggersi da soli, così crearono una formazione a triangolo.
Abby stava davanti con la pistola tese in avanti mentre Jake e Giusy trasportavano Isaac, e Lizzie aiutava Ava.

The apocalypse ||Carl Grimes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora