Capitolo 29

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~~Era il dieci di febbraio quando finalmente Kieron ottenne la risposta che tanto attendeva.

Una telefonata gli anticipò l'esito della sua domanda: sarebbe diventato padre.

Adottivo, ma pur sempre padre.

Quella semplice parola, cinque lettere che definivano una delle figure più antiche del mondo, ma uno dei ruoli più difficile di sempre, ebbe un duplice effetto sull'uomo.

Per fortuna era da solo nell'ufficio di Zaffiro, quando giunse la telefonata, così poté commuoversi come sentiva nel profondo del suo cuore e persino piangere. Non lo avrebbe visto nessuno e non doveva temere che la stampa sapesse. La seconda sensazione, fu di paura. Non che avesse il timore di diventare genitore, semplicemente aveva paura di non esserne all'altezza. Non era un compito semplice e nessuno sarebbe stato lì per insegnargli come fare. Era pure vero che avrebbe potuto contare su sua madre... scosse la testa e allontanò i pensieri negativi, per lasciarsi travolgere dalla sensazione più bella del mondo. Nemmeno sentirsi amato, neanche la sua prima volta gli avevano regalato un'emozione che potesse essere alla stregua di quanto stava provando. Avrebbe voluto gridarlo al vento, così che la notizia potesse giungere ovunque, ma poi pensò che forse avrebbe fatto meglio a tenerla per sé, fino a che non fosse stato sicuro.

Zaffiro stava per vagliare la soglia del proprio ufficio quando si accorse che Kieron era impegnato in una telefonata al quanto privata, così decise di attendere al di fuori della  stanza, non potendo però evitare né di sentire, né tantomeno di vedere.

Aveva ottenuto l'adozione delle bambine. Ed era felice per lui. Potè sentire le lacrime pungerle gli occhi mentre la figura elegante e slanciata di Kieron si lasciava sopraffare dall'emozione, e lei si sentì come un'intrusa, come una spia. Si era intrufolata in un momento tanto privato quanto delicato, vi aveva assistito di nascosto e si sentiva in difficoltà seppur, a dirla tutta, se non fosse stato inopportuno e poco professionale, probabilmente avrebbe spalancato quella porta e sarebbe corsa ad abbracciarlo. Era uno strano sentimento da provare, ma non la impensieriva perché era pur normale che fosse felice per una persona che ormai era diventata una presenza costante nella sua vita, una figura amica.

Kieron si lasciò andare sulla sedia e tirò un sospiro di sollievo. Non era stato un gran periodo, ultimamente. I litigi con Seine erano stati frequenti, l'amicizia con Matt si era un po' raffreddata, sebbene stesse facendo di tutto per recuperare, il rapporto con Zaffiro gli creava confusione, ma come si era ripromesso quel pensiero lo aveva sepolto nei meandri della mente e non lo rispolverava mai. Eppure in quel momento, quando aveva ricevuto la notizia, si era ritrovato a pensare a lei, come prima e unica persona che avrebbe voluto mettere al corrente, era  con lei che voleva condividerla. E il motivo era semplice, secondo lui, perché era stata proprio Zaffiro a stargli vicino in quel lungo percorso, e quindi era pur giusto che sapesse e che la rendesse partecipe di quella gioia. Non aveva pensato a Seine, alla donna con cui condivideva la vita da qualche mese... perché?

Era solo colpa  del suo modo scostante di fare dell'ultimo periodo? Nonostante lui si fosse impegnato, come promesso, nella loro relazione, sembrava non bastare. Come si era ripromesso, dopo le feste, le aveva parlato col cuore in mano, perché non gli piaceva né la possibilità di vederla soffrire, né tanto meno che ciò che stava lentamente prendendo forma, ossia l'idea di una famiglia, fosse spazzata via con cotanta facilità. Seine si era limitata a ribadire il fastidio per alcune sue azioni, il fatto che avesse dubitato di lui e dei sentimenti che negava di provare, e poi aveva lasciato che la loro relazione andasse alla deriva. Si era ripromessa di lavorarci, di insistere per recuperare, ma non aveva fatto i conti, quando si era impegnata con lui e con sé stessa, con l'arrivo sul set di Morgan Morales. Quell'uomo l'aveva rapita. Non solo era bello, forse non quanto Kieron, ma aveva un modo di fare che la ammaliava. E così si era ritrovata a uscire di nascosto con lui, a negarsi a Kieron, e si era resa conto che fra loro era finita. Le era bastato intravvedere i pettorali di Morgan sotto la maglietta attillata, e che il profumo dell'uomo le sfiorasse la narici, per perdere la testa per lui. Non che lei fosse solitamente così superficiale, ma la relazione in cui si era incastrata con Kieron non la soddisfaceva e così, alla prima occasione che le si era presentata, il suo cuore aveva deciso di riprendere a battere e le farfalle nello stomaco ad agitare le ali.

La Principessa ZaffiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora