«Non ci sono» la voce di Kieron risuonò metallica e distaccata, quasi strascicata.
Se Zaffiro non fosse stata così tesa e nervosa per quella situazione paradossale in cui era stata capace di ficcarsi, probabilmente sarebbe scoppiata a ridere.
«Aprimi» un tono perentorio che forse non era il migliore approccio eppure voleva che l'attore capisse che non se ne sarebbe andata.
La comunicazione fu interrotta e passò qualche istante, che a Zaffiro sembrò durare un'eternità, prima che il cancello automatico si aprisse.
Kieron aveva passato due giorni barricato in casa, nel tentativo di evitare i giornalisti e di non commettere sciocchezze. Sicuramente si sarebbe recato in qualche bar e avrebbe bevuto per smaltire un po' dell'arrabbiatura. Le parole di Zaffiro gli erano piombate addosso come un pugno che non ci si aspetterebbe, come uno schiaffo violento, inferto con l'intenzione di fare male, ferire, ed era così che si era sentito nelle ultime 48 ore. Non gli importava particolarmente cosa pensasse di lui ma il fatto che ancora una volta lo avesse giudicato male senza nemmeno lasciarlo parlare lo infastidiva. Non gli aveva concesso il tempo necessario a chiarire, né tanto meno sembrava averla sfiorata l'idea che lui potesse essere innocente. Certo, riusciva a capire che la sua fama di sciupa femmine lo procedesse, motivo per cui Saf era giunta a conclusioni affrettate senza troppa fatica, eppure solo qualche giorno prima avevano parlato e lei gli era parsa intenzionata a cercare di capirlo; forse, come spesso accadeva, si era solo illuso e, soprattutto, si era aspettato decisamente troppo da una persona che per lui, in fondo, non era altro che una sconosciuta.
Per tale motivo si meravigliò e non poco quando se la ritrovò fuori dal cancello di casa. Non era di un umore particolarmente gioioso, nonostante la birra in circolo- sì, aveva ceduto e se l'era fatta portare- alleggerisse la sua irritazione e il senso di rabbia nei confronti della ragazza.
Si recò alla porta con una lattina fresca in mano, indossava un paio di pantaloncini, una maglietta stropicciata ed era scalzo ma non aveva alcuna intenzione di rendersi presentabile. Si passò velocemente la mano tra i capelli, come a cercare di pettinarli e attese. Zaffiro parcheggiò l'auto e si diresse verso di lui a passo spedito, sembrava convinta di quanto stava facendo, ma Kieron non provava un particolare desiderio di discutere.
«Grazie per avermi aperto, mi aspettavo che mi mandassi a quel paese e me lo sarei meritato, lo so»
«Entra, non ho voglia di stare in piedi. Sii breve, perché sono impegnato» così dicendo indicò la birra che teneva in mano e Zaffiro dovette reprimere una smorfia di disgusto. Dal modo di parlare aveva già capito che non dovesse essere la prima che stappava.
Le fece strada nella stanza relax e poi si gettò sul divano con noncuranza.
«Se ne vuoi una accomodati pure» l'attore riprese a tracannare il suo drink, senza degnare di uno sguardo Zaffiro che, preso il coraggio a due mani, del resto era troppo tardi per tirarsi indietro, si sedette sul divano accanto a lui e gli tolse la lattina dalle mani.
«Che cavolo...»
«Mi devi ascoltare e quella cosa ti distrae» il suo tono pareva autoritario ma in realtà stava solo cercando di sembrare convincente abbastanza, nella speranza che lui le desse retta.
"Sbrigati!" pensò Kieron mentre la fissava e rivedeva quegli occhi blu che, in quell'istante, parvero svelargli un nuovo mondo, quello delle emozioni che stavano passando per la testa e per il cuore di Saf. Si sarebbe preso gioco di lei se solo quegli occhi non lo avessero tenuto incatenato al divano, costringendolo a una afasia inspiegabile.
«Ho passato le ultime 48 ore a domandarmi come porti le mie scuse. Ti ho aspettato ma non ti sei presentato. E poi stasera, quando il peso di quanto ti avevo detto è diventato più schiacciante, perché mi sono resa conto che non solo ti avevo giudicato, ma che ero venuta meno alla proposta che ti avevo fatto... beh io... sono salita in auto ed eccomi. Sono una sciocca superficiale e non merito che tu mi ascolti...»
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La Principessa Zaffiro
Literatura KobiecaZaffiro è una giovane assistente sociale la cui vita viene improvvisamente scossa da un nuovo, molesto incontro. La pace e tranquillità della sua esistenza vengono turbate dall'arrivo di Kieron, aitante, borioso e vanesio attore, star del piccolo...