Capitolo 26

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La mattina della Vigilia di Natale, la giornata che seguì la festa, Kieron si recò in aeroporto per andare a prendere sua madre. Ci teneva che lei conoscesse Annie e Sky e così dovette rimandare il chiarimento con Seine.

Quando la sera precedente aveva salutato Matt e Zaffiro aveva notato lo sguardo strano che il medico gli aveva lanciato, motivo per cui, con una scusa, lo aveva sottratto alla relativa fidanzata per indagare.

«Cosa vuoi che ti dica? A me pare che ultimamente tu sia più concentrato sulla mia donna che sulla tua. Te lo dico da amico... non so se tu te ne stia rendendo conto, non so se il comportamento premuroso di Saf ti abbia lasciato fraintendere...» lo aveva interrotto scuotendo la testa.

«Ti sbagli, Matt. Prima di tutto, dimentichi che io sto con Seine, secondo poi, e spero che vorrai credermi, non ho mai osato posare gli occhi sulla donna di un amico. E poi, perdonami la franchezza, ma non fa per me... volevo solo ringraziarla... io... insomma, lo sai che se non faccio le cose in maniera eclatante...»

«Ki, a me sembra che sia tu a dimenticare che stai con Seine e, scusami se sono schietto e diretto, le cose eclatanti falle per la tua donna. A Saf ci penso io. Se vuoi che la nostra amicizia non si incrini, sta al tuo posto» così dicendo lo aveva redarguito e gli aveva fornito qualcosa su cui riflettere.

Kieron si era profuso in delle scuse ulteriori e aveva lasciato che Matt raggiungesse Saf, sconcertato e confuso. L'attore aveva negato strenuamente, quindi il medico si era trovato a pensare di aver frainteso, forse di aver sbagliato a giudicare, di aver voluto vedere troppo in quel suo comportamento e, in fondo, era sollevato di aver chiarito e di aver posto dei confini più netti.

Kieron, dal suo canto, si era domandato come avesse potuto essere così sciocco da sbagliare a tale modo con la sua donna e con una delle persone che gli aveva offerto un'amicizia disinteressata. Consapevole di essere stato poco arguto, raccolse il suo cappello e l'indossò.

Come al solito fu costretto a camuffare il proprio aspetto nella speranza di poter passare completamente inosservato e, mentre attendeva che sullo schermo segnalassero il volo come atterrato, provò a chiamare la sua f... no, ok, quella parola era decisamente troppo per lui. Fidanzata aveva decisamente un suono aberrante. La sua partner? Forse suonava persino peggio.

Seine rifiutò la chiamata e così lui si ritrovò a mandarle un messaggio ricordandole dell'arrivo della madre.

Tutto sommato l'attore aveva chiaro il motivo per cui la sua donna poteva essersi arrabbiata, la ragione era la stessa per cui Matt si era risentito, quella dedica inopportuna con la quale aveva ferito un amico e probabilmente offeso a morte la sua donna. Se Matt sembrava averlo perdonato, anche se inizialmente era parso titubante in merito alla questione, Seine difficilmente gliela avrebbe fatta passare liscia. Non era stato difficile convincere il medico della sua buona fede e fargli comprendere che il suo regalo voleva essere solo un ringraziamento nei confronti di Zaffiro per il sostegno offertogli nell'ultimo periodo, ma convincere Seine sarebbe stata tutta un'altra cosa. E se per sua fortuna Matt aveva compreso che lui era l'uomo dei gesti eclatanti- insomma, si era messo all'asta per raccogliere dei fondi, chi altri lo avrebbe fatto- Seine non sarebbe stata altrettanto comprensiva.

Quel qualcosa che legava l'attore all'assistente sociale, quel qualcosa che nessuno dei due osava definire come nel tentativo di non renderlo reale, aveva finito per intromettersi nelle loro sfere amorose.

Kieron da parte sua era ben consapevole che ciò che lo univa a Zaffiro era indefinibile, non rientrava nei classici schemi e nelle definizioni, eppure sapeva anche che

nell'ultimo periodo lei aveva scoperto più cose sul suo conto di quante non ne sapesse Seine e di quante non ne avesse imparate l'attrice nei cinque anni trascorsi insieme sul set e non.

La Principessa ZaffiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora