Kieron passò la serata alternandosi fra Matt e Zaffiro, Annie e Sean e poi fu il momento del taglio della torta.
Fu sorpreso quando spensero le luci, lasciandone solo alcune accese in modo tale che non fossero immersi nel buio completo, ed entrò Annie, seguita da alcuni camerieri con una torta enorme. Kieron ne aveva ordinate diverse, per poter soddisfare tutti gli ospiti, ma quella era la principale, il dolce su cui a quanto pare erano state messe le candeline. Gli sembrava sciocco dovervi soffiare sopra per spegnerle, come fosse un bambino, ma i suoi ospiti avevano già intonato un "Tanti auguri a te" e non poteva certo tirarsi indietro.
«Kieron, vuoi venire a spegnere le candeline?» Annie lo chiamò a gran voce riuscendo quasi a metterlo in imbarazzo. Rivolse un sguardo veloce a Zaffiro che gli sorrise, come se volesse incoraggiarlo, poi si avviò verso il tavolo dove il dolce era stato adagiato.
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"Kieron, Kieron, Kieron" gli amici lo incitavano e così chiuse gli occhi, non prima di averli rivolti per un solo fugace istante nella direzione dell'unica persona che avrebbe voluto al suo fianco quella sera. Inspirò profondamente mentre la sua mente gli proponeva l'unico desiderio che sentiva di esprimere. Avrebbe voluto poterla baciare, almeno una volta, per conoscerne il sapore, per lasciare che lo stesso gli si imprimesse nel cuore, nella testa, nell'animo, ma sapeva che se lo avesse fatto, se avesse osato tanto, ne avrebbe perso l'amicizia. Così espresso l'unico desiderio sensato, che lei potesse essere felice. Sì, era l'unica cosa di cui gli importava. Quando riaprì gli occhi, l'applauso degli spettatori riempiva l'aria scrosciando e coprendo il battito impazzito del suo cuore. Sentiva gli occhi pungere, forse se fosse stato solo avrebbe pianto. Da quanto non lo faceva? Forse da quando era bambino. Eppure anche se quella era la sua serata e lui doveva essere contento, solo tristezza albergava nel suo cuore, un senso di vuoto ,di solitudine. E come poteva sentirsi solo in mezzo a tutta quella gente? Lui che era abituato a essere circondato, abituato alla folla, in quel mare di persone si sentiva perso perché non era lì che voleva essere. Voleva allontanarsi, scappare da quel suo cuore impazzito al controllo, da quei sentimenti che non doveva provare e che scandivano il pompare del sangue nelle sue vene, alimentandolo in maniera ritmica e ascendente.
Il vuoto, quello che sentiva nell'animo e nello stomaco aumentò nel momento stesso in cui Sean prese la parola e chiese un brindisi per il festeggiato. E così si ritrovò a dover ringraziare, a proferire parole che forse nemmeno sentiva, frasi che tutti si aspettavano dicesse. Si finse felice, grato, soddisfatto ma non erano quelle le sensazioni che imperversavano nel suo Io stordendolo.
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Prese una fetta di torta, subì tutte le pacche sulla spalla e gli abbracci, fino al loro turno.
«Kieron, auguri vecchiaccio!» fu Matt a parlare per primo e Kieron sorrise. Il suo sorriso era tirato, sia il medico che la sua fidanzata se ne accorsero, ma entrambi glissarono, non volendo mettere l'attore in imbarazzo.
«Auguri, Kieron» Zaffiro si sporse per abbracciarlo e per lui quello fu l'unico momento che rese quella serata memorabile. Sì, probabilmente avrebbe sopportato tutto da capo solo per poterla abbracciare di nuovo, per sentire l'odore della sua pelle, il calore che quel corpo emanava e dal quale per qualche istante aveva avuto la fortuna di potersi fare scaldare. Era come se quel semplice abbraccio avesse dissipato per un solo istante quel vuoto dilagante che lo stava facendo annegare.
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La Principessa Zaffiro
ChickLitZaffiro è una giovane assistente sociale la cui vita viene improvvisamente scossa da un nuovo, molesto incontro. La pace e tranquillità della sua esistenza vengono turbate dall'arrivo di Kieron, aitante, borioso e vanesio attore, star del piccolo...