La Principessa Zaffiro

Capitolo 48-Fine

La limousine la stava portando verso una destinazione a lei sconosciuta.

Mentre guardava fuori, il cielo ancora azzurro e il sole che cominciava la sua lenta discesa, mille immagini le scorsero davanti agli occhi, consentendole di tuffarsi in tanti ricordi piacevoli di ciò che le aveva riempito la vita, rendendola speciale, da quando era tornata da quel viaggio folle a Honolulu.

«Stasera ceni con me, non accetto un rifiuto. Manderò qualcuno a prenderti» il messaggio di Kieron aveva lasciato molto alla immaginazione e Zaffiro aveva preferito non indagare, farsi cullare da quella ennesima attenzione che il suo uomo le stava rivolgendo. Il suo uomo, le pareva così strano definirlo così, non ci aveva ancora fatto l'abitudine e forse mai ce l'avrebbe fatta. Lei che stava con Kieron Williams, chi vi avrebbe scommesso?

Era stato un anno difficile, al ritorno dalle Hawaii il chiarimento con Matt l'aveva scossa e atterrita; le era dispiaciuto ferirlo, non avrebbe mai voluto farlo, e poi il medico non si era dato per vinto e aveva continuato a cercare di riconquistarla, rendendo i primi mesi della relazione fra lei e Kieron, turbolenti. Al pensiero della preoccupazione dell'attore, del suo timore di perderla, un sorriso carico di dolcezza le si distese sul volto. Le aveva fatto una tale tenerezza quando le aveva confessato di avere paura di perderla, temeva che lei si rendesse conto di aver effettuato la scelta sbagliata e che sarebbe tornata sui suoi passi. Ma lei era sicura di non avere errato, cosciente di aver scelto il cuore e che quello non poteva sbagliare.

«Signorina, siamo a destinazione» l'autista la stava lasciando proprio davanti a quell'hotel. Zaffiro trattenne il respiro, mentre il cuore accelerava, incapace di dimenticare, lasciandosi investire dal ricordo di quella sera, del momento preciso in cui il suo cuore aveva capito e si era schiuso, come un fiore, aprendo i petali e permettendo ai suoi colori sgargianti di riempire e di stravolgere il suo mondo confuso.

Il concierge l'accolse, il receptionist le indicò dove andare, ma Zaffiro conosceva bene la strada. Non riusciva a capire perché Kieron avesse voluto cenare con lei, non aveva voluto celebrare il suo compleanno, dicendole che aveva in serbo una sorpresa e ora lei si ritrovava a percorrere quei corridoi con la stessa agitazione di una ragazzina al primo innamoramento.

Salì in ascensore e contò i minuti che la separavano dal suo Kieron.

Kieron fu avvertito dal receptionist che la sua ospite stava arrivando.

Tutto era pronto, la cena sarebbe stata servita da un cameriere direttamente dal ristorante dell'albergo, e quell'ultimo piano con piscina era stato da lui riservato così che nessuno potesse disturbarli. Aveva preparato una serata speciale, piccole candele e petali di fiori disseminati sul cammino che portava alla terrazza, dove la piscina era stata riempita di palloncini colorati, a forma di cuore. Forse era stato un po' sdolcinato per una sera voleva lasciare il mondo all'esterno, dimenticare le difficoltà di quell'anno appena passato e dedicarsi alla donna che amava. Era strano realizzare di essere innamorati, perché aveva seriamente temuto che mai e poi mai il suo cuore sarebbe tornato a battere, non credeva possibile che si sarebbe lasciato conquistare, che qualcuno sarebbe riuscito a cancellare le sue remore e spazzare via le sue paure e tanto meno aveva anche solo lontanamente creduto che a farlo sarebbe stata Zaffiro.

«Buonasera mia dolce principessa» si inchinò quando la vide uscire dell'ascensore, il cuore aveva saltato un battito e le farfalle nello stomaco battevano le ali frenetiche.

«Hai fatto tutto questo per me?» domandò lei con le lacrime agli occhi. Il profumo nell'aria, i petali sparsi in terra, le candele e la musica di sottofondo...

«Per te questo e altro» le prese la mano, se la portò alle labbra e la baciò.

«Vieni, seguimi» così dicendo la scortò all'interno della sala e poi verso la piscina. Un tavolo sapientemente ed elegantemente apparecchiato li aspettava, ma Kieron voleva versarle un aperitivo e chiacchierare con lei prima di cenare.