Capitolo ventiquattro

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Raccontare ad Annie di volere adottare sia lei che Sky fu difficile per Kieron e attendere una risposta da parte della ragazzina, un commento, un'opinione, che lui in realtà temeva, fu logorante. Sì, perché sebbene fosse certo dell'affetto che la ragazzina nutriva nei suoi confronti, non poteva dirsi altrettanto sicuro che lei avrebbe accettato di diventare sua figlia.

Le spiegò che non poteva garantirle nulla, perché la decisione finale non spettava lui, ma le promise che avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per ottenerne l'affidamento e quando questo fosse successo, si sarebbe impegnato per offrirle una vita dignitosa e piena d'amore.

Annie lo interruppe con una domanda che lo spiazzò: voleva sapere se doveva accettare Seine come madre e lui le assicurò che non sarebbe stata costretta né a volerle bene né tanto meno ad accettarla, sebbene ovviamente gli avrebbe fatto piacere se fossero diventate amiche.

«Mi basta sapere che qualsiasi donna dovessi decidere di sposare un giorno, e sappi che sarà un giorno molto lontano» aveva scherzato per stemperare la tensione, nonostante fosse vero che non aveva alcuna intenzione di convolare«tu farai del tuo meglio per rispettarla. Non ti posso chiedere né di andarci d'accordo per forza, né tanto meno di provare affetto nei suoi confronti» così avevano chiuso il discorso partner-sposa-possibile mamma, ma non prima che Annie avesse detto la sua.

«A me Saf piacerebbe come mamma. Io vi vedrei bene insieme!» Quella frase per poco non fece morire Kieron che aveva preso a tossire convulsamente dopo che la saliva gli era andata di traverso. L'idea di Annie era a dire poco bizzarra! Lui e Saf non andavano d'accordo e non sarebbero mai stati una coppia, figurarsi una bella coppia, e poi Saf era la donna di Matt e lui non avrebbe mai e poi mai posato gli occhi sulla compagna di un amico. Codice etico fra uomini, era così che amava definirlo. Le ex e le fidanzate erano escluse... ok, forse sulle ex, se non erano state importanti, ci si poteva anche fare un pensierino, ma le compagne erano off limits.

«Sei davvero simpatica quando ti ci metti. Sai benissimo che Zaffiro e Matt si sposeranno presto, ma a parte questo piccolo dettaglio... io e Saf ci scanneremmo e lo sai. Non ci sopportiamo particolarmente e non la sposerei nemmeno se la salvezza del mondo dipendesse da ciò.» 

 

Sfortunatamente per Kieron, la sua risata e la risposta fornita alla piccola giunsero alle orecchie di Zaffiro che stava rientrando e, avendo sentito che parlavano di lei, si era fermata sull'uscio.

Se il contatto di prima con l'attore l'aveva stordita e confusa, la frase appena udita, il disprezzo che aveva voluto leggere nelle parole proferite, ebbe l'effetto di ferirla, inaspettatamente. Sì, inaspettatamente, non perché tali parole non potessero fare male, ma semplicemente perché non si aspettava certo che le avrebbero fatto così male. Insomma, forse l'intera situazione l'aveva resa troppo vulnerabile, magari Kieron, anzi, sicuramente Kieron era uno stronzo, borioso e arrogante e lei era solo una sciocca sentimentale.

Girò sui tacchi e li lasciò soli, troppo innervosita e scossa per intervenire. Se fosse entrata in quella stanza, come avrebbe nascosto il tremore che le aveva assalito le mani, gli occhi pieni di lacrime e quel nodo che le stava stringendo la gola così forte da toglierle quasi il respiro?

Se ne andò e tornò all'Arcobaleno, certa che almeno lì non avrebbe dovuto sopportare la presenza dell'attore, che in quel preciso momento era a dire poco sgradita.

 

Ignari di quanto accaduto, la star e Annie continuarono a parlare e l'attore condivise con la ragazzina ciò che gli aveva spiegato Sam oltre che a informarla dell'incontro si sarebbe svolto il giorno seguente.

La Principessa ZaffiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora