Capitolo 21.

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Harry's Pov.

Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd stava risuonando tra le pareti della mia auto da quando avevo accompagnato Charlie a scuola, l'avevo messa in repeat almeno dieci volte. Sapevo che se ascolti una canzone decine di volte prima o poi ti scoccia, ma non sarebbe successo a me con questa canzone.

A me e Charlie i Pink Floyd piacevano da impazzire, eravamo davvero simili - se non uguali - in fatto di gusti musicali. Questo era un altro punto a favore per la nostra relazione. Ed era anche una ragione per cui io ero pazzo di lei, ma anche se avesse avuto gusti musicali diversi, lo sarei stato ugualmente. Come potevo non essere pazzo della mia Charlie?

"Nobody knows where you are, how near or how far. Shine on you crazy diamond." Canticchiai, passandomi una mano tra i ricci e svoltando nel parcheggio del dormitorio.

Avevo passato la notte da Charlie, devo dire che il giorno prima ci eravamo davvero divertiti da morire. Era impossibile non divertirsi con lei, era una tale pazza. Io ero un tale pazzo in sua compagnia. Quella ragazza riusciva a tirare fuori il meglio di me, mi piacevo quando ero con lei. Era sempre stato così, e sempre lo sarebbe stato.

Entrai nel garage per parcheggiare la mia Range Rover bianca e notai subito l'auto di Zayn ed anche la sua moto. Perché non aveva accompagnato Floralie a scuola? Sapevo che Floralie doveva passare la notte qui, aveva avvisato Charlie con un messaggio la sera stessa, e di conseguenza Charlie l'aveva detto a me.

Che Zayn le avesse fatto saltare la scuola? Al pensiero di trovare loro due, avvinghiati e in preda ai loro istinti animali, che riempiono l'appartamento con i loro disgustosi gemiti, rabbrividii e quasi mi salì il vomito. Già li avevo sopresi una volta a limonare nel letto, non ci tenevo a sorprenderli ancora.

Scesi dalla mia auto e la chiusi, mentre mi dirigevo verso le scale e cominciavo a salire un gradino dopo l'altro. Non sapevo perché, ma una strana sensazione mi attanagliava lo stomaco. Che fosse successo qualcosa? Forse avrei dovuto chiamare Charlie. Avevo proprio una bruttissima sensazione, e non mi capitava spesso.

Inserii le chiavi nella porta del mio appartamento e quando entrai sentii delle imprecazioni provenire dalla stanza di Zayn, ma non erano le imprecazioni che usava durante il sesso, e di sicuro non erano imprecazione di 'piacere'.

Presi un profondo respiro e lasciai le chiavi nello svuotatasche posato sul mobiletto accanto alla porta d'ingresso, per poi incamminarmi fino al corridoio che portava alle nostre stanze. A mano a mano che mi avvicinavo, sentivo sempre più chiaramente le imprecazioni pesanti di Zayn.

Era arrabbiato, ma cos'era successo? Forse aveva litigato con Zayn, forse era successo qualcosa di strano. Deglutii nervosamente e cercai di passare davanti alla sua camera il più velocemente possibile, sperando che non mi vedesse.

Affrontare uno Zayn arrabbiato non era mai una buona idea, sarebbe finita male. Ormai questa cosa l'avevo imparata a mie spese. Più di una volta mi ero ritrovato con il naso sanguinante o un labbro spaccato solo perché avevo chiesto a Zayn cos'avesse e perché fosse arrabbiato. Sì, sarebbe stato meglio arrivare in un altro momento.

Pensai di averla fatta franca, ma Zayn, purtroppo, mi vide e non me la fece passare liscia. "Harry!" Urlò, uscendo in fretta dalla sua stanza per poi sbattersi la porta alle spalle.

L'unica cosa che ero riuscito a vedere della stanza era il cestino dei rifiuti pieno di carte strappate e la porta della sua stanza raccapricciante aperta.

Deglutii ancora e fissai gli occhi in quelli di Zayn, estremamente scuri ed aggressivi. Merda, e ora cos'ho fatto? "Sì?" Domandai un po' timoroso di cosa dovesse dirmi, stringendo tra le mani il pomello della porta della mia stanza.

Young Hearts. | zjm Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora