Zayn's Pov.
Lei non doveva scoprire la verità, Sara aveva quasi rovinato tutto il mio piano. Ma per fortuna Floralie aveva un punto debole, io.
Lei non voleva ammetterlo, eppure mi desiderava almeno quando io desideravo lei. Mi faceva impazzire quella ragazza, mi mandava fuori di testa. I suoi comportamenti, i suoi sguardi innocenti, il suo corpo. Il modo in cui stringeva le cosce quando la toccavo, dio, mi faceva completamente perdere la ragione.
Mi sistemai bene sulla poltrona in pelle e mi stiracchiai, prendendo il portatile da sopra il tavolino basso su cui c'erano anche delle patatine e dell'acqua. Mi portai una patatina alla bocca ed entrai nel programma che mi permetteva di controllare il cellulare di Floralie e anche il suo computer.
Digitai un paio di password sulla tastiera e osservai i dati che stava scaricando il computer. Non erano nulla di rilevante, quindi Floralie in quel momento non stava usando il cellulare.
Premetti un tasto e subito si aprì il collegamento con la videocamera che avevo piazzato in camera di Floralie, in realtà non ce n'era solo una. Ne avevo posizionate almeno una decina solo tra il bagno e la camera, per poter avere una completa visuale di tutto l'ambiente.
Sullo schermo mi comparve la figura di Floralie, stesa sul letto, mentre fissava il soffitto con aria pensierosa. Quanto avrei voluto alzarmi ed andare lì a fare l'amore con lei, sul suo bellissimo letto in cui dormiva ogni notte.
Mi morsi il labbro a quel pensiero, immaginando Floralie sotto di me, mentre gemeva e muoveva il suo corpo nudo contro il mio. Feci un sospiro di piacere e cominciai a muovere il palmo della mano contro il cavallo dei jeans. Dio, quanto la volevo. Avevo un fottuto bisogno di lei, di sentirla mia. Di sentirla davvero mia.
Un suono di notifica mi risvegliò da quello stato di piacere in cui ero. Velocemente spostai gli occhi sullo schermo del computer e vidi qual era la novità. Una chiamata dei genitori di Floralie. Feci un mugolio, come per decidere se lasciarla rispondere oppure bloccare la chiamata. La lasciai rispondere e accesi l'audio del pc.
"Ehi mamma", la sentii dire. Incrociai le braccia al petto, infilando le cuffie nell'apposita presa lungo il computer e alzai il volume, ascoltando la loro conversazione. La madre le chiedeva come si trovava in Inghilterra, e qualcosa nell'espressione di Floralie mi fece capire che aveva timore di dirle qualcosa.
Ah, giusto. Non aveva ancora informato i genitori della sua intenzione di rimanere qui a frequentare questo campus. Sbuffai, la sua famiglia mi aveva tenuto separato da lei per troppo tempo, non avrei permesso che accadesse ancora.
Lei ora era finalmente qui, ero riuscito a fare in modo che frequentasse l'ultimo anno di liceo nello stesso in cui andava la sorella di Louis, perché sapevo che poi sarebbe venuta a fare orientamento qui. E finalmente avrei potuto presentarmi come si deve, ma avevamo avuto qualche incomprensione che non avevo programmato.
Tornai con gli occhi sullo schermo e notai l'espressione angosciata di Floralie. Aggrottai le sopracciglia, ascoltando la loro conversazione. "No mamma, non so se vengo per Pasqua". Dannazione. Non avevo programmato nemmeno questo.
A Natale ero stato fortunato, avevo previsto che lei tornasse in Italia per le vacanze, quindi io avevo fatto lo stesso, per poterla tenere sottocontrollo senza mai perderla di vista un momento. Ma Pasqua, Pasqua non l'avevo programmata. Lei non doveva tornare in Italia, perché ero sicuro che l'avrebbero convinta a rimanere lì una volta finito il liceo. E non doveva farlo. Ormai era mia, nessuno doveva allontanarla da me.
"Capisco, sì, forse hai ragione. Sarebbe molto stressante per te, infondo hai solo qualche giorno di vacanza", sospirò la madre, provocando sul viso di Floralie un'espressione dispiaciuta. I sensi di colpa la stavano assalendo, riuscivo a capirlo da come si passava nervosamente le dita tra i capelli.

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Young Hearts. | zjm
Fanfiction🏅12° #onedirection ~ 11/06/19 "Le relazioni sono come la droga: o vi uccidono o vi danno la migliore sensazione della vostra vita." Perché l'amore può portare alla pazzia, all'irrazionalità nella sua forma più razionale. Ci sono ragioni del c...