Preparo la borsa per andare a scuola. Una nuova giornata mi aspetta..
Il telefono squilla e io rispondo..è Liam. Rispondo.
"Heeey.."
"Elena,dove diavolo sei? Stavo sotto casa tua e una signora mi ha detto che non abiti più in quella casa.."
"Liam,è una storia lunga."
"Dove sei?"
"Non ti arrabbiare."
"Perchè dovrei arra-"
Lo interrompo.."Adesso abito a casa di Damon."
"C-cosaa?"
Sento dalla sua voce,confusione,rabbia.
"P-perchè?"
"Perchè non ho più un genitore e nemmeno dei miei zii che possono ospitarci. D-Damon è maggiorenne e ha tutti i diritti di vivere da solo,quindi ci ha ospitati."
"Non posso crederci."
"Non ti arrabbiare."
"Come posso non arrabbiarmi? La mia ragazza abita a casa del mio migliore amico,tra l'altro pure donnaiolo."
"Liam,a me piaci te..okay?"
"Lo spero." Attacca la chiamata.
Guardo il cellulare sconvolta.Scendo al piano di sotto per uscire.
Vedo Jeremy che fa colazione.
"Niente scuola?"
"No,a me si entra alle 11.00 e si esce alle 13.00,che vado a fare?"
"Vabbene,peró non dovresti fare tante assenze."
"Elena,tranquilla.."
"Vabbene."
Mi giro verso l'entrata e vedo Stefan e Caroline che parlano all'ingresso.
Corro da Caroline e l'abbraccio.
"Caroline,scusami tanto di non averti chiamata,c'era un problema.."
"Si,lo so..Stefan mi ha raccontato tutto,ma tranquilla."
Mi sorride e io ricambio.
Guardo Stefan e vedo che è molto arrabbiato.
"Ho interrotto qualcosa?"
Stefan risponde.."Beh,s-"
"Non hai interrotto niente,perchè io e lui non siamo niente.."
Si guardano e io mi sento in imbarazzo.
"Andiamo,Elena.."
"A-a,certo.."
"Vi dimenticate di me?" Oh,no..questa voce.
Io e Caroline ci giriamo e vediamo Damon a torso nudo e affianco a lui...Rebekah.
"Che ci fa lei qui?" Dico.
"Non so affari tuoi,princess." Risponde Damon.
Damon e Rebekah si danno un bacio a stampo e alla fine..
"Io vado." Dice Rebekah.
Passa davanti a noi.
"Levati davanti,cretina." Mi dice.
A me? Cretina a me?
"Che hai detto? Ripetilo se hai il coraggio."
Cerco in tutti i modi di prenderla per i capelli,ma Stefan mi tiene ferma.
"Non fare stupidaggini." Mi sussurra lui nell'orecchio.
Poi quando vede che mi calmo,mi lascia.
Mi aggiusto i capelli e i vestiti.
"Sei proprio matta." Esclama Caroline ridendo.
Damon e Stefan escono con noi e tutti e quattro andiamo a scuola.
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Appena entriamo,nel corridoio,ci guardano tutti.
Guardo Damon e Stefan e vedo che sono tranquilli,invece guardo Caroline e lei guarda me..siamo agitate.
Rebekah si avvicina a Damon.
"Ti andrebbe fare alcune cosucce nella palestra,adesso è libera."
Sussurra Rebekah a bassa voce,ma sinceramente si è sentito tutto.
"Oh,ma andiamo..sei proprio una zoccola." Esclama Caroline.
Rebekah,offesa,si avvicina a lei per farle del male.
Io mi metto davanti a Caroline.
"Dai,fallo se hai il coraggio.."
Mi spinge contro a un armadietto e io comincio a incazzarmi.
"Ohoh..sei morta!"
Mi butto a dosso a lei e le tiro i capelli.
Sento Caroline dire 'Elena,fermati."
Poi sento qualcuno correre e aiutare Rebekah..è un maschio.
Alzo gli occhi e vedo che aiuta Rebekah ad alzarsi,quando Stefan mi prende in braccio.
Quando mi lascia..io mi faccio avanti e questo ragazzo si avvicina a me e mi da un pugno in testa.
Cado a terra e sento di sentirmi davvero male..gli occhi pian piano si stanno chiudendo..sento solo qualcuno che mi chiama e delle urla..finchè le orecchie non sentono più.
Ora vedo l'oscurità.
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Apro gli occhi lentamente e vedo una luce che sfiora i miei occhi.
Quando li ho riaperti del tutto vedo un lampadario e quando guardo avanti vedo Caroline e Liam.
"Hey,ti senti bene?" Domanda Liam.
"Mmh,un pó la testa." Rispondo.
"Non dovevi difendermi,El.." Dice Caroline.
"Lo so,lo so..è che..dalla rabbia non ci vedevo più." Strofino la testa.
"Mi hai fatto preoccupare." Interviene Liam.
"Scusami."
Lui si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra.
"Ma dove mi trovo?"
"In infermeria,quel cretino di Klaus,ti ha fatta del male."
"Quel cretino si chiama Klaus?"
"Si,è il fratello di Rebekah." Esclama Caroline.
"Oh,ora si spiega tutto."
Pian piano mi alzo e loro due mi accompagnano a casa.
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"Ma che ti è saltato in mente?" Damon è arrabbiato.
"Scusami,io volevo proteggere Caroline."
"Caroline si sa difendere anche da sola."
"Scusami,hai ragione.."
"Non me ne frega un cazzo se ho ragione,è che il tuo stupido cervello non collega."
"Stai esagerando."
"E quanto me ne importa?"
Mi siedo sul divano del soggiorno.
"Ora dovrei anche andare dal preside domani a dirgli com'è successo,bene..grazie tante Elena Gilbert."
Abbasso lo sguardo.
"Ora non fare la vittima,prima fai le cose e poi te ne penti."
Stefan interviene.
"Damon,ora calmati..okay? Vorrei vedere cosa sarebbe successo se avessero offeso Liam."
"Non me be ne frega,caro fratellino,io non faccio a botte."
"Aaaah,davvero? E Klaus chi è che l'ha preso a botte?"
Alzo subito lo sguardo..sorpresa.
"C-cosa?"
Damon ci guarda e dice.."aah,ma andate all'inferno."
Cammina e se ne va in camera sua."Damon ha picchiato Klaus?" Domando.
"Si,l'ha preso a botte.." Risponde Stefan.
"E perchè?"
"Quando lui ti ha fatto del male,Damon è diventato nero..gli è saltato a dosso e lo ha preso a pugni..figuarti,nemmeno 25 ragazzi lo hanno fermato. E li ho contati."
Spalanco gli occhi.
"Liam e Caroline ti hanno portata in infermeria e Damon ha continuato. Non l'ho mai visto reagire così,con nessuno..sopratutto per una ragazza."
Abbasso lo sguardo..mi manca l'aria.
"D-devo andare da lui."
Mi alzo dal divano e mi dirigo in camera sua.
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Busso alla sua porta e lui mi apre.
"Ancora tu?"
"Damon.."
"Okay,entra."
Entro in camera sua e lui chiude la porta,sbattendola.
"Ho saputo tutto." Dico.
"Che ho picchiato Klaus? Oh,che scoperta." Dice ironico.
"Damon..non devi.."
"Cosaaaa non devo? E chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare?"
Faccio un respiro profondo per parlarne ma lui mi interrompe.
"Sei venuta qui per sapere che razza di persona sono? Che uomo di merda sono? Sono così,Elena..non mi cambierete mai. Quindi se sei venuta qui a farmi la maledetta predica del cazzo,allora hai sbagliato stanza. Perchè qui,non è che mi hai onorato per averti fatta vivere qui,e per assicurarti cibo e coperte..noo,qui ci deve essere sempre il male. Vabbene,io sono il male. Mi piace essere cattivo,mi piace essere oscuro,senza emozioni. E sono un tipo complicato,ma da quando sei arrivata tu..."
Dice tutto ad un fiato. Gli manca il respiro.
Si avvicina.
"Da quando sei arrivata tu,non ho mai reagito così. Ed è un male. Io non voglio cambiare."
Spalanco gli occhi e l'aria sta scomparendo.
"Ora se non ti dispiace.."
Mi indica la porta.
Lo guardo negli occhi e alla fine mi giro per andarmene. Apro la porta,ma mi giro..
"Volevo solo dirti grazie. Gra-grazie per avermi difesa."
Lui mi guarda,immobile..con quegli occhi azzurri,tristi e pieni di rabbia.
"Grazie di tutto."
Gli faccio un cenno con la testa e me ne vado..in camera mia.
Lui ha ragione.
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Young and beautiful.(Italian) (#WATTYS2015)
RomansaElena Gilbert,una giovane ragazza sedicenne,orfana. Lei è diversa dalle altre,dentro ha un'oscurità che la implora. Lei è strana,vede persone vive,ma allo stesso tempo non sono reali. Inizierà il terzo anno di liceo,in un'altra scuola. Incontrerà nu...