Penso che questa sia stata l'idea meno sensata della mia vita ma non voglio stare un mese sola con quella pazza squattrinata della vicina.
"Finalmente siamo arrivati" esclamo quando apre il cofano dove mi ero nascosta. Scendo per sgranchirmi le gambe e la schiena irrigidita "La prossima macchina col cofano più comodo".
"E tu che ci fai qui?" mi chiede papà stupito di vedermi. "Pensavi che me ne restavo a casa sola per tempo indeterminato?".
"Tu sai dove lavoro io?" mi chiede papà incrociando le braccia. "In questo posto" affermo guardandomi in torno "C'è pure il mare di fronte. Puoi affittare una barchetta per il pomeriggio".
"Questo è un carcere Elisa" mi dice serio. "E fanno un carcere di fronte al mare? Dev'essere terribile poter sentire l'odore e non sfiorarlo".
"Penso che non hai capito bene. Qui ci stanno dei criminali".
"E?".
"E io ora dove dovrei lasciarti?".
"Non hai affittato una casa?" gli chiedo.
"Ho fatto richiesta per una stanza qui, con i dipendenti. Vedo se possono fare qualcosa per te" sbuffa "E la prossima volta sei pregata di dirmelo quando hai intenzione di fare certe cazzate".
"Sono sicura di avertelo accennato ma figurati se mi ascolti" sbuffo mentre lo seguo dentro.Dei ragazzi stanno giocando a calcio chiusi in un recinto. Molti sono seduti e osservano attentamente tutto ciò che hanno intorno. "Possiamo trovare una sistemazione per lei?" chiede papà a un uomo che ha la stella appesa al collo.
"Vediamo che possiamo fare. Nel frattempo è meglio che resta qui" dice guardandomi.Non ci vuole molto tempo che tornano con notizie del mio alloggio. "Le celle delle ragazze sono piene e non possiamo farti stare nelle stanze riservate quindi, con l'approvazione del tuo tutore e del direttore, starai nelle celle dei ragazzi" mi dice il comandante. "State scherzando vero?" chiedo infastidita.
"Non ti lascio girare sola per le strade di Napoli. Vedila come un esperienza di vita" mi dice papà.
"Non è giusto!" esclamo arrabbiata. "Ti accompagno così hai il tempo di sistemare le tue cose" mi dice il comandante. "Papà ti prometto che mi comporterò bene se mi lasci in un hotel".
"Come ti sei comportata bene a casa? Non rischio più con te" mi dice facendomi accompagnare dentro il carcere.
STAI LEGGENDO
Da dietro le sbarre
FanfictionIl direttore del carcere minorile arriva a Napoli con sua figlia. La vita di Elisa cambierà radicalmente tra amore e drammi familiari. ⚠️chiedo scusa a tutti i napoletani che leggeranno⚠️ non conosco il napoletano quindi le parti scritte in dialett...