Papà è seduto dietro una scrivania a girare delle carte "Direttore" lo chiama il comandante. "Elisa" mi sorride papà "Pensavo che socializzare ti farebbe bene quindi potresti fare le attività con gli altri. Magari a posto di calcio vai a fare pallavolo con le ragazze. Che ne pensi?".
"Penso che sei uno stronzo" gli dico "Ciro rivuole i permessi e penso che tutti dovrebbero poter prendere un po' d'aria".
"Ciro è l'ultimo che avrà i permessi" risponde "Ti ha minacciata?".
"Voglio uscire anch'io che sono appena arrivata. Immagino che chi è chiuso qui da più tempo non sia proprio felice".
"Qui comando io e tu non sei matura abbastanza per poter uscire sola. Buonanotte Elisa" mi dice mandandomi.Ritorno nelle celle. Ciro è sdraiato mentre fuma dell'erba. "Andata bene col papino?" mi chiede.
Rovisto nella valigia per cercare il pigiama "Chiudono entrambe le porte la notte?" gli chiedo ma non mi risponde. "No, non è andata bene. Ora rispondi?".
"Se lo chiedi la chiudono" mi risponde.
Poggio il pigiama sul letto dove mi siedo curva per il poco spazio. "Sali qui" mi dice Ciro. Lo faccio. Mi metto tra le sue gambe e poggio la testa sulla sua pancia mentre lui continua a fumare. "Vi fanno fumare?" gli chiedo. "In teoria no ma io sono io".
"E penso che questo a mio padre non va tanto a genio" gli dico ridendo. "Gli hai chiesto veramente di ridare i permessi?" mi chiede stupito. "Si. Voglio uscire pure io". "Mi stai simpatica ragazzina" dice accarezzandomi il viso. "Posso dormire su?" gli chiedo guardandolo. "Con me" mi dice. "Mio padre non approverebbe".
"Il direttore non lo saprà" sorride complice. Scendo dal letto e mi appoggio alla finestra per pettinarmi e ammazzare il tempo."A letto!" grida la guardia. "Comandante" lo chiamo "Può chiudere anche l'altra porta?" gli chiedo. "Sei sicura?". Annuisco e lui fa come gli ho chiesto.
Ciro si spoglia rimanendo solo con le mutande. "Puoi girarti?" gli chiedo dovendo mettere il pigiama. Lui si avvicina e prende la mia maglietta levandomela. Mi prende per i fianchi mentre mi fissa il seno. "Ciro" sussulto. "Fa silenzio" mi dice slacciando il reggiseno in pizzo. Sto nuda davanti a lui che mi finisce di spogliare e sfiora il mio corpo che trema. "Hai paura di me?" mi chiede. "No" balbetto. Ciro si allontana e mi passa il pigiama "Puoi dormire anche sola nel letto mio" mi dice. Mi vesto veloce e lo ringrazio.
Il suo materasso è più comodo. "Buonanotte" sbadiglio chiudendo gli occhi.
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Da dietro le sbarre
FanficIl direttore del carcere minorile arriva a Napoli con sua figlia. La vita di Elisa cambierà radicalmente tra amore e drammi familiari. ⚠️chiedo scusa a tutti i napoletani che leggeranno⚠️ non conosco il napoletano quindi le parti scritte in dialett...