17.

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Un pomeriggio, mentre ero in cella a fare i compiti, Filippo era passato senza salutare. Aveva il sopracciglio tagliato e una linea che interrompeva i suoi ricci. Avevo chiesto a Ciro se sapeva qualcosa ma, come ogni volta che si trattava di Filippo, diceva che lui non ne sapeva nulla.

"Elisa" mi chiama Carmine a bassa voce "Chiattillo può essere in pericolo" mi dice.
"Cosa? Perchè?".
"Ha tradito Ciro. Se il tuo ragazzo lo scopre lo ammazza".
"Carmine, è stato lui col sopracciglio e col labbro?" gli chiedo. Carmine annuisce "Sì, è stato lui. Ciro è furioso."

Ciro torna sempre prima di Edoardo in camera, così da poter scopare tranquilli. "Non ho voglia" gli dico quando torna e mi bacia. "Nemmeno ieri avevi voglia e non hai il ciclo. C'è qualcosa che non va?" mi chiede chiudendomi il libro.
"Sono preoccupata della tua amicizia con Filippo. E sono preoccupata per lui".
"T'avevo detto che...".
"Quando inizierai a trattare bene i membri della mia famiglia forse tornerò ad avere voglia" gli rispondo."Io amo te no tuo cugino e mi sembra che tuo padre lo rispetto più di quanto abbia voglia".
"Penso di tornare a casa per un pò mentre la prof non c'è" gli dico "Quando torno spero che tu e Filippo abbiate risolto i vostri dilemmi".
"Te ne vai?" mi chiede preoccupato "Tuo padre non aveva detto che non potevi uscire fin quando non c'era qualcuno che ti controllava?".
"Infatti. Sono scesi i miei nonni" lo rassicuro.

La sera, prima della cena, Ciro e Edoardo mi aiutano con la valigia. "Salutami i nonni" mi chiede Filippo. "Gli dirò di passare" gli sorrido.
Il comandante e Ciro mi accompagnano fino alla macchina di papà. Ciro mi bacia prima di farmi entrare in macchina.

"Va tutto bene con Ciro?" mi chiede papà mentre guida. "È Filippo che mi preoccupa, no Ciro".

Da dietro le sbarre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora