9~ Scoperte e ipotesi

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1988

Arcturus.

Tutto ciò che Alphard pensava era Arcturus.

La bambina, la piccola Nyx aveva gli occhi di suo zio.

Zio Arcturus ara considerato una delle persone più pericolose, spietate e crudeli al mondo. La verità è che in famiglia era molto diverso: certo era ancora severo e non mostrava molte emozioni, ma se qualcuno lo avesse guardato bene, avrebbe potuto vedere chiaramente l'amore che provava per la sua famiglia.

Lei, una piccola bambina aveva i suoi occhi, occhi che nessun'altra in famiglia aveva ereditato. Né Orion, né Sirius e nemmeno Regulus aveva quegli occhi.

Molti definivano quegli occhi come 'finestre per i fulmini nella tempesta', non avevano poi così tanto torto.

Erano bellissimi, se una persona guardava da vicino quegli occhi, dopo un po' sembrava davvero che ci fossero fulmini al loro interno

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Erano bellissimi, se una persona guardava da vicino quegli occhi, dopo un po' sembrava davvero che ci fossero fulmini al loro interno.

Aspetta...

Come faceva una bambina qualunque ad avere gli occhi di suo zio?

La osservò più attentamente: dopo la colazione il pallore malaticcio era leggermente sparito, la pelle era pallida come il marmo più chiaro; i capelli neri come la notte senza stelle e grandi ma delicati riccioli; zigomi e lineamenti affilati degni dei più nobili tra gli aristocratici e infine, i famigerati occhi di suo zio.

Non era possibile...

La ragazzina sembrava una Black in tutto e per tutto...

Ma Regulus non aveva mai avuto figli, neanche prima della sua scomparsa.

Sirius nemmeno, e considerato quanto lui e suo nipote erano vicini, sapeva che se fosse successo qualcosa di così importante, Sirius glielo avrebbe detto.

Comunque, restava il fatto che quella piccolina aveva tutte le caratteristiche di un vero Black.

"-ore, signor Alphard." si ridestò, e i suoi occhi guizzarono subito su Nyx, la vide con un'espressione titubante, si era perso nei suoi pensieri e la piccola aveva frainteso il suo silenzio come paura o disgusto.

"Scusa, è solo che i tuoi occhi mi ricordano quelli di un mio parente, e guardandoti hai molte caratteristiche della mia famiglia" Alphard poteva vedere un piccolissimo accenno di speranza alle sue parole, ma non voleva dargli aspettative che potrebbero crollare.

"Ascolta, non sto dicendo che io e te siamo imparentati, ma c'è una possibilità ok?" cercò di chiarire subito, e la ragazzina annuì con calma, capiva il ragionamento dell'uomo e neanche lei voleva speranze destinate a spezzarsi.

"Ormai sono le 8 di mattina e fortunatamente per te oggi è sabato e il mio giorno di riposo quindi, io e te andremo alla Gringotts per un test di eredità." dichiarò Alphard, era meglio chiarire tutti il prima possibile.

" dichiarò Alphard, era meglio chiarire tutti il prima possibile

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Nota d'autore

Ciao.

Scusate capitolo molto corto. prometto che pian piano i capitoli si allungheranno e saranno più ricchi.

Mi piacerebbe tanto ricevere dei commenti.

Spero che la storia vi stia piacendo.

La Matriarca della casata dei BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora