18: Step four: we can get married

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«Non so che fa', capisci? L'ho perdonato, certo, però comunque fa male tutto ‘r tempo, le occasioni, tutto quello che avemo perso sapendo che…»
«Non lo devi dire nemmeno per scherzo, Manu»
«È comunque 'n'eventualità, 'n posso illudeme che stia bene. E 'n posso illude lui»
«Tu buttati. Poi lascia che sia lui a scegliere. Però questo silenzio che hai messo tra voi non fa bene né a te né a lui»
«Me sto a riprende mo, Chì, se me dice de no m'ammazza»

Ché se la vita di Simone era appesa ad un filo, quella di Manuel era appesa ad una scatolina blu di velluto.

Dopo averlo accompagnato alla seduta di chemioterapia ed aver assistito al suo crollo, Manuel avrebbe voluto incontrare nuovamente Simone, assicurarsi che, per quanto possibile, si fosse ripreso, ma, soprattutto, avrebbe voluto garantirgli che nulla era cambiato da quell'incontro, che ciò che era successo non lo aveva turbato al punto tale da non volerlo vedere più.

Manuel avrebbe voluto fare tante cose, ma, di fatto, se ne stava seduto sul letto a rigirarsi tra le mani la scatolina della discordia in attesa che un'illuminazione divina lo conducesse verso la giusta decisione.

Decisione che arrivò, circa, un paio d'ore dopo.
Se fosse stata quella giusta lo avrebbe scoperto in un secondo momento.

Si precipitò in cucina, dove Chicca era intenta a preparare il pranzo.

«Chì, voglio torna' a casa. Voglio prepara' 'na bella cena pe' Simone e poi…vabbè, 'o sai che altro voglio fa'» disse arrossendo, che esternare i sentimenti non era proprio il suo forte.

Chicca lo guardò sorridendo, intenerita da come quel ragazzo distrutto ce la stesse mettendo tutta per risalire tenendo per mano anche quello che era il suo compagno.
E che forse sarebbe tornato ad esserlo.

«Pensi che so' 'n deficiente, ve'?» si rabbuiò per un istante, ché l'adolescenza l'aveva passata da un pezzo e forse mostrarsi così lo rendeva soltanto ridicolo.
«No, assolutamente Manu, no» gli fece una carezza sul viso, come per rassicurarlo «sei innamorato, lo sei sempre stato. Soltanto che ora Simone ti sta dando modo di dimostrarlo»
«È 'na bona idea secondo te?»
«Secondo me lo è»

Non ne era così sicuro Manuel che, dopo aver parzialmente ritrovato Simone, non avrebbe più voluto che gli sfuggisse via e, un passo falso avrebbe potuto tranciare per sempre quel filo che li univa.

Tuttavia, decise di lasciare da parte ogni timore e di rimettere piede in quella casa, timida spettatrice dei suoi momenti più duri.

Che effetto gli avrebbe fatto tornare lì?
Sarebbe riuscito a stare in quella casa senza farsi sopraffare dai ricordi?

Non ne aveva la benché minima idea.

L’unica cosa della quale era certo era che tutte quelle parole che aveva evitato di dire a Simone su quella panchina all’ingresso dell’ospedale, gliele avrebbe volute dire davanti ad una cena preparata da lui.

A casa loro.
Magari con quella scatola blu in velluto fra le mani.
Magari in ginocchio di fronte a lui.
Magari suggellandole con un .

Si affrettò quindi ad uscire da casa di Chicca per raggiungere la propria.

Nel mentre, compose un sms.

Niente ciao.
Niente come stai.

Soltanto un orario e un luogo.

Stasera alle 20 a casa nostra.

***

L’umore di Simone, al contrario di quello di Manuel, era visibilmente a terra.

I'll be coming home, wait for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora