Sette giorni dall'incidente
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× "Io dico che il vestito adatto per le damigelle sia l'azzurro, colore che poi verrà ripreso dai papillon o dalle cravatte dei testimoni." parla Alicia, seduta insieme a Maddalena, mentre mostra alcune foto trovate su internet proprio a quest'ultima.
Hanno preso la questione del matrimonio davvero molto sul serio, non fanno altro che parlarne ed è anche un modo per far fronte alla tristezza e alla delicatezza di questo momento della loro vita. Paulo è Vittorio, invece, le guardano da lontano con aria divertita mentre finiscono di mangiare. Marito e moglie hanno invitato i Dybala a cena dopo essere stati come da copione in ospedale e, da quando hanno messo piede in casa, le due hanno iniziato a tirare fuori argomenti che riguardano solo il matrimonio.
"Non credete che debbano essere gli sposi a scegliere?" le interrompe Vittorio.
"Il mio è solo un parere, può essere un rosso, un viola, in giallo o un ciclamino rosa pallido, l'importante è che siano coordinati sia i testimoni che le damigelle." parla Alicia.
"A me l'azzurro piace come idea, Ceci dovrà avere qualcosa di blu e in più è il colore dei suoi occhi." commenta il diretto interessato.
"Sentito?" fa Maddalena mentre serve il dolce. "E poi si dovrebbe iniziare a pensare dove lo volete celebrare questo matrimonio se in Argentina o in Italia."
"Oddio è vero, da questo dipende anche il periodo dell'anno." Alicia inizia a pensare ad entrambi gli scenari. "In ogni caso si dovrebbe preparare un albergo per gli ospiti."
"Questo non è un problema." dice il foglio.
"Almeno la location lasciatela decidere a Cecilia e Paulo." ride l'uomo di casa, prendendo una porzione abbondante di dolce, poi sospira al guardarlo.
"Se tua figlia fosse stata qui avrebbe preso una porzione più grande." sospira anche Maddalena.
"Ci stavo pensando anche io." confessa il suo marito. "Questo è il dolce preferito."
"Quando si risveglierà gliene preparerò a vagonate." prova a scacciare la malinconia la madre.
"No che poi non entra nel vestito da sposa." le da corda anche Vittorio.
"Ma figurati." parla Alicia. "Che vuoi che sia un po' di dolce?"
"Esatto e poi mica deve mettere un abito a sirena, mia figlia deve avere un vestito degna di una principessa."
"Si innervosirebbe se ti sentisse, sai che non le piacciono le cose elaborate." ride Paulo.
"Lo so, ma il matrimonio è importante e non appena se lo vedrà indosso lo capirà anche lei che è la scelta migliore." annuisce, sicura della sua affermazione.
Paulo si immagina un po' la scena e sorride spontaneamente, rimanendo incantato alla sola idea di Cecilia vestita da sposa, con un abito bellissimo che la fa sembrare ancora di più una principessa. Poi si ricorda di un dettaglio e così si mette in piedi.
"Dove vai?" gli chiede la madre.
"Vi faccio vedere una cosa." prende una scatolina di velluto rosso dalla tasca del giubbotto.
La poggia sul tavolo e Maddalena la prende, aprendola e restando a bocca aperta davanti al contenuto.
"Santo cielo." porta una mano davanti alla bocca. "È così bello, vuoi chiederglielo con questo?"
"No, questo è quello che gli darò per il compleanno, sia nel caso in cui si svegliasse sia nel caso in cui non lo faccia." alza le spalle. "Quello lo devo ancora scegliere."
"Sei matto? Due anelli più le fedi?" osserva il suocero.
"Non è un problema quello dei soldi, le darei il mondo se lo potessi comprare." la sua sembra quasi superiamo tutti e tre sanno che lo farebbe davvero se potesse farlo sul serio e senza alcun tipo di problema.
"Sai che non appena capirà questa cosa si arrabbierà da morire perché non vuole che spendi così per lei?" ride Maddalena.
"Correrò il rischio." sorride a sua volta. "E poi non si tratta di spendere soldi a vuoto in questo caso." prende in mano la piccola scatola quando gliela porgono. "Gliene comprerei anche altri cento."
"Quante dita ci vorrebbero per metterli tutti?" scherza Alicia. "Hai un cuore d'oro, Paulo."
Ringrazia la madre con lo sguardo, poi passa la lingua sulle labbra e si guarda intorno, osservando le diverse foto di famiglie appese alle pareti della sala da pranzo, per la maggiore sono foto di Cecilia. Lei neonata, lei al battesimo, lei al suo primo compleanno, lei al suo primo giorno di scuola, lei a Carnevale, lei a Natale, lei ad Halloween, lei alla sua comunione, lei alla sua cresima, lei adolescente, lei ai suoi 18 anni, lei insieme a Paulo in una delle prime foto che hanno scattato insieme.
Ricorda ancora quel giorno come se fosse stato solo ieri. Sarà stato il loro quarto appuntamento da fidanzati ed erano andati a mangiare fuori un sabato sera. Erano così tanto dalla loro conversazione da non essersi resi conto del tempo che passava, così hanno continuato con le chiacchiere in un parco. Erano seduti sull'erba, stretti, a scambiarsi baci sotto la luce della luna e delle stelle. Hanno chiesto poi ad una donna che passava di lì se potesse gentilmente scattare loro una foto, poi è stata incorniciata e sistemata lì.
Finito di elaborare quel ricordo, Paulo si mette in piedi e mette in tasca la scatola.
"Io vado, grazie per l'invito. Mamma vuoi che ti riaccompagni a casa?"
"Dove vuoi andare a quest'ora?" gli chiede la madre.
"Da Cecilia." risponde tranquillamente.
"Ma è tardi, non ti faranno mai entrare a quest'ora."
"Gli altri infermieri no, ma Agata si." accenna un sorriso.
"Vuoi passare di nuovo la notte in bianco, tesoro?" prende parola Maddalena.
"Prometto di non farlo, sto un po' con lei e poi me ne torno a casa." si volta poi verso sua madre. "Allora?"
"La accompagnamo noi a casa, tu vai." gli sorride Vittorio. "Dalle un bacio e la buonanotte da parte nostra."
"Certo, non mancherò."
"Stai attento però e non fare troppo tardi." si raccomanda Alicia.
"Non ti preoccupare." saluta tutti e poi cammina verso la porta, guidando verso l'ospedale dove, grazie all'aiuto di Agata, riesce a passare un po' di tempo da solo con la fidanzata.
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"Buongiorno amore" / Paulo Dybala
FanfictionCi saranno incomprensioni, litigi, ma nulla che non sia risolvibile con un sorriso. Lo abbiamo capito insieme a loro, no? A questi due basta anche solo una carezza. Così è, le sta accanto mentre dorme. Lo farà sempre, così sarà.