Diciotto giorni dall'incidente
🌻
× Stanco morto Paulo chiude la porta di casa e si lascia immediatamente cadere sul letto dopo aver lasciato il borsone semi aperto sul pavimento, facendo cadere qualcuna delle cose che aveva al suo interno. Si toglie i vestiti e afferra i pantaloni del pigiama piegati dall'altra parte del letto e li indossa, poi si sistema sotto le coperte e chiude gli occhi mentre poggia un braccio sulla fronte. Agata gli ha espressamente detto di tenersi lontano dall'ospedale, di andare agli allenamenti e tornare a casa per riposarsi come si deve. Non ha nemmeno voglia di cenere, sente lo stomaco chiuso oltre che i muscoli indolenziti.
"Paulo dai alzati, devi mangiare qualcosa." parla una voce familiare all'interno della sua testa.
"Non ne ho voglia, voglio solo dormire." ricorda di essersi seppellito sotto una montagna di coperte e di star provando in tutti i modi di dormire.
"Non puoi andare a letto senza cenare, non si saltano mai i pasti." e nel mentre Cecilia aveva sistemato il borsone al solito posto e si era seduta accanto a lui sul letto. "Perfavore."
"Non ne ho voglia amore, davvero."
"Bene." si era messa in piedi, poi si era sistemata anche lei sotto le coperte nel suo lato del letto. "Allora non ceno nemmeno io."
"Devi mangiare tu, hai saltato il pranzo." si mette seduto.
"No, non ho più voglia di alzarmi. Buonanotte." si era girata di spalle e si stava sul serio sforzando di mettersi a dormire, poi ha sentito lo sbuffo del fidanzato.
"Ok andiamo a mangiare." aveva riso quando l'ha vista mettersi in piedi in men che non si dica, prendendogli la mano per trascinarlo nella loro sala da pranzo. "Sei scorretta comunque."
"Lo faccio per te." gli aveva lasciato un bacio sulla guancia. "Poi ti fai secco secco e brutto, dovrò lasciarti e trovarmene un altro." se ripensa al suono della sua risata ha quasi voglia di ridere anche lui.
"Tu non mi lasceresti mai."
"È vero, non ti lascerei mai." si era seduta sulle sue gambe. "Ma ti voglio in salute, non esiste che si saltino i pasti con me intorno."
Forse è proprio quest'ultimo pensiero che lo ha fatto alzare per andare a preparare qualcosa da mangiare. Cecilia non è in giro e non verrebbe mai a sapere di una cosa così banale come saltare la cena, ma sa che ci tiene e quindi si sforza di mandare giù qualcosa per poi tornare a letto. Questo sempre decisamente fin troppo grande adesso che lei non c'è, da la sensazione di essere freddo in ogni suo angolo. Sbuffa quando prende il telefono e le sue dita si muovono esperte per aprire la galleria, cercando tutte le foto o i video che ha con lei.
"Smettila." la sente affermare con tono severo.
"Metti via questo libro." provò a prenderglielo dalle mani.
"Dai Paulo." si lamentó. "Eri a giocare alla play fino a qualche secondo fa e non mi hai calcolata nemmeno di striscio, almeno adesso lasciami in pace."
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"Buongiorno amore" / Paulo Dybala
FanfictionCi saranno incomprensioni, litigi, ma nulla che non sia risolvibile con un sorriso. Lo abbiamo capito insieme a loro, no? A questi due basta anche solo una carezza. Così è, le sta accanto mentre dorme. Lo farà sempre, così sarà.