Nove giorni dall'incidente
🌻
× Oggi è finalmente il grande giorno. Cecilia compie gli anni e, purtroppo, non ha ancora aperto gli occhi come tutti speravano.
Tuttavia, uno testardo come Paulo, non poteva non fare comunque qualcosa per rendere più allegro questo giorno. Alicia e Maddalena restano a bocca aperta quando, entrando nella stanza, vedono fiori ovunque, in ogni angolo.
"È passata madre natura di qui?" domanda l'argentina.
"Solo Paulo." ride Agata. "Ha fatto tutto da solo, è da questa mattina che fa avanti e indietro."
"È pazzo, guarda qui che roba." Maddalena osserva i fiori che, per la maggiore, sono girasoli.
Dopo nemmeno 5 minuti, il fautore di tutto ciò rientra in camera con altri fiori che sistema sul comodino.
"Eccoti qua, che cos'hai combinato?" domanda sua madre.
"Oggi è il compleanno di Cecilia." si siede al suo solito posto. "E lei ama i girasoli."
"Potevi portargliene qualcuno ma cosa diranno i medici quando vedranno che hai riempito una stanza intera?"
"Quello non è un problema." risponde Agata. "Ormai Paulo è come se fosse di casa, nessuno bada più alle cavolate che fa lui." alza le spalle e sorride. "E poi, se fossi in Ceci, sarei felicissima."
"Ci voleva qualcosa che togliesse l'odore del disinfettante e quale soluzione migliore di quella dei fiori?" Paulo sorride, poi guarda la fidanzata. "Adesso c'è un buon profumo."
"Come sei cocciuto." sospira Alicia ma sorride, orgogliosa di aver cresciuto un uomo così.
"Buon compleanno figlia mia." Maddalena si avvicina a lei e le accarezza il viso, lasciandole un bacio sulla guancia. "Se vedessi tutto questo saresti la persona più felice del mondo, lo so."
Si asciuga una lacrime e viene stretta dalle braccia di Alicia che prova a consolarla.
Paulo prende un respiro profondo, ha giurato a sé stesso che oggi avrebbe messo da parte la tristezza e si sarebbe dedicato esclusivamente alla felicità di Cecilia, come se lei fosse sveglia e potesse festeggiare con tutti loro.
"Cos'è successo qui?" non appena Vittorio entra sorride spontaneamente a quella vista.
"Sai com'è fatto tuo genero, esagera sempre." dice la moglie.
"È uno spettacolo qui dentro." si avvicina al letto e anche lui lascia un bacio alla figlia, facendole gli auguri. Si siede dalla parte opposta del letto rispetto a quella dove c'è seduto Paulo. "Da piccola non voleva festeggiare mai il suo compleanno, si arrabbiava se le facevano gli auguri perché diceva di non volere crescere." il ragazzo presta lui tutta la sua attenzione. "Le ho detto che una persona non può restare un bambino per sempre e si è messa a piangere, poi si è asciugata le lacrime, ha buttato il suo peluche preferito per terra e ha detto che allora sarebbe cresciuta l'adulta più fantastica di questo mondo quando sarebbe stata grande, che non sarebbe mai stata noiosa e che sarebbe stata una icona per i più giovani." si commuove a quelle parole. "Non ho idea se sia un'icona o meno, ma sicuramente è diventata un'adulta più che fantastica."
"Sembra ieri il giorno in cui nascono e dopo poco sono già grandi." mormora Alicia, asciugandosi anche lei gli occhi.
"Ma guarda come li abbiamo tirati su bene, hai visto quel pazzoide seduto lì? Hai visto quello che ha fatto per mia figlia?" Maddalena prova a farla sorridere e ci riesce.
"La testardaggine l'ho ereditata da mia madre." Paulo ridacchia. "A proposito."
Tira fiori quella scatola rossa dell'altro giorno, prende l'anello e lo sistema nell'anulare della mano della fidanzata che stava stringendo poco fa.
"Mi ero ripromesso di farlo oggi perché volevo che fosse una giornata indimenticabile. Lo sarà lo stesso anche se non per quello che avevo sperato, ma va bene così. Te lo chiederò non appena ti sveglierai, quindi preparati a dirmi di sì." si alza per darle un bacio sulle labbra.
In quel momento la mano di Cecilia si muove, stringe per qualche secondo quella di Paulo lasciando poi che la presa si allenti un'altra volta.
"N-Non sto sognando, v-vero?" balbetta Maddalena.
"O abbiamo avuto tutti un'allucinazione o.. Cecilia si è mossa."
"Questo vuol dire che è sveglia?" Vittorio cerca di capire.
"No, non è sveglia." dice Paulo. "Ma se ha reagito ad uno stimolo esterno vuol dire che ci sono buone notizie." sorride e poggia la fronte contro quella della ragazza. "Se ci senti davvero, allora sbrigati a tornare qui."
Avvertono immediatamente l'infermiera che chiama il dottore. Quel piccolo gesto ha contribuito a rendere questo giorno ancora più speciale di quello che generalmente è. Il regalo lo ha fatto Cecilia a loro. Paulo non riesce ancora a credere che sia successo e per questo guarda costantemente la propria mano per cercare di sentire ancora la sua stretta, quel calore familiare dovuto alla mano della sua fidanzata. Quando l'ora delle visite termina, i tre genitori vanno via ma, come al solito, l'argentino rimane un po' di più e ne approfitta per scambiare quattro chiacchiere con Cecilia.
"Per quanto io possa cercare di fare del mio meglio, sei tu quella che stupisce di più." ridacchia. "Accidenti non so se sto per morire dalla gioia o per un infarto." passa una mano sul viso, ancora incredulo. "Non so se hai davvero sentito quello che ti ho detto amore mio, però, se così fosse, sappi che ti amo da impazzire e che non c'è giorno in cui non pensi a te, a noi. Mi manchi più di ogni altra cosa ma so che quello di oggi era il tuo modo di dirmi che sei sempre con me." si morde la lingua per frenare le sue emozioni. "Sono sempre più orgoglioso della donna che sei, non avrei potuto trovare persona migliore con cui passare la mia vita. Lo hai detto tu che abbiamo un 'per sempre' davanti, non vedo l'ora di viverlo insieme a te. Che sia oggi, domani o dopodomani."
Bacia ancora una volta le sue labbra e si chiude poi in un profondo silenzio per guardarla ed ammirarla in tutta la sua bellezza. Il cuore gli batte all'impazzata, tanto da fargli un po' male, ma sarebbe disposto a sopportare qualunque cosa in questo momento pur di stare insieme a lei.
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"Buongiorno amore" / Paulo Dybala
FanfictionCi saranno incomprensioni, litigi, ma nulla che non sia risolvibile con un sorriso. Lo abbiamo capito insieme a loro, no? A questi due basta anche solo una carezza. Così è, le sta accanto mentre dorme. Lo farà sempre, così sarà.