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Ashtray pov:

Poliziotto 1: A TERRA HO DETTO

Fecero tutti come aveva ordinato, il che mi lasciò leggermente stupito.
Quando però iniziai a chinarmi il poliziotto mi fermò.

Poliziotto 1: ragazzino sta fermo, tu no.

Mi spostò verso le scale mentre lui e i suoi colleghi ammanettarono tutti sotto i miei occhi increduli.
Un altro sbirro mi affiancò, forse per iniziare un interrogatorio, ma venne fermato dalla bionda di prima.

Poliziotta: tranquillo, ci penso io al ragazzo

L'uomo mi osservò un'ultima volta con sguardo severo, per poi aiutare gli altri a portare la famiglia di Ashley nelle auto della polizia.

Poliziotta: *sussurra* ora ascolta, di che questa è casa tua e che Kevin e Lucy sono entrati abusivamente. Se mi reggi il gioco andrà tutto bene. Fidati.

(Nella realtà non funzionerebbe mai, ma siamo su Wattpad quindi si)


Mi stava aiutando? Sembrava tutto troppo facile.

Io: *sussurra* perché dovrei fidarmi sentiamo?

Poliziotta: *sussurra* conosco Ashley.

Guardai verso Ashley, che stava essendo portata via da un poliziotto.
Mi fece un sorriso accompagnato da un occhiolino.

Io: direi che i tuoi colleghi però guarderanno a chi è intestata la casa no?

Poliziotta: penserò a tutto io.
Domani pomeriggio vieni in centrale con un auto: li rilasceranno sicuramente.

Continuavo a non credere a una parola. Era tutto così facile?

Poliziotta: fidati.

I suoi colleghi iniziarono a ispezionare tutto, non trovando nulla.
Fortunatamente nella stanza di Nathan, e nello sgabuzzino nel quale c'era ancora la ragazza di quest'ultimo, entrò la poliziotta di prima, reggendo i il gioco.

Poliziotto 1: trovato nulla Jennifer?

Jennifer: niente di niente

Poliziotto 3: È tutto pulito

Jennifer: grazie al cazzo. Lui ti sembra un criminale?

Chiese al collega indicandomi.
Un brivido percorse la mia intera colonna vertebrale, facendomi smuovere leggermente.

Poliziotto 1: e lui che c'entra?

Jennifer: mi ha rivelato che questa è casa sua. Kevin e Lucy sono entrati qui abusivamente portandosi i figli dietro che non volevano avere nulla a che fare con quella storia. E sai come sono, o ubbidisci e stai zitto o ti ammazzano.

Avrei voluto sapere così tanto sul passato di Ashley, e in quel momento ancora più di prima.
I suoi genitori non sembravano così temibili in quella casa, eppure tutti quei poliziotti sembravano molto scossi nel vederli.

Poliziotto 3: figli di puttana. Tu stai bene ragazzino?

Annuì semplicemente, non potendo credere al fatto che si stessero bevendo tutte quelle stronzate.

Poliziotto 1: forza andiamo. Dobbiamo fare 5 interrogatori e non c'è tempo da perdere.

Uscirono tutti alla svelta dalla abitazione sotto il mio sguardo incredulo. Jennifer, prima di uscire, mi sorrise, come per rassicurarmi.
Una volta che la porta fù chiusa, e il rumore del motore delle auto si fece più lontano urlai

Io: FEZCO

Correndo poi immediatamente da lui per raccontargli tutto, cercando di fare il più in fretta possibile ma allo stesso tempo di essere sufficientemente dettagliato.

Fezco: fai come ha detto.

Io: dovrei fidarmi di una a cazzo?

Fezco: hai alternative fratello?

Sbuffai leggermente quando mi resi conto del fatto che, effettivamente, di idee non ne avevo nemmeno una. Dovevo semplicemente fidarmi, e sperare per il meglio.

Skip


Era finalmente il pomeriggio del giorno dopo, quasi sera a dire il vero.
Fermai l'auto di Ashley nel parcheggio della centrale e, tirando un bel respiro per cercare di calmare il mio battito cardiaco, spensi il veicolo e scesi. Direzione: stazione di polizia.
Entrai e immediatamente una voce si fece strada nelle mie orecchie facendomi voltare.

Jennifer: ciao Ashtray

Svoltai il capo verso la donna, notandola appoggiata al muro con delle chiavi tra le mani.

Jennifer: aspetta fuori, ti porto gli altri

Obbedì quasi istantaneamente, ritornando quindi all'esterno della struttura.
In pochissimi minuti 2 braccia si appoggiarono sulle mie spalle, abbracciandomi e stringendomi a sé subito dopo. Un odore di fumo e vaniglia mi inebriò le narici. Era davvero lei?

Io: che cazzo

Mi girai velocemente, incredulo, incrociando subito lo sguardo della ragazza.

Io: Ashley

La strinsi velocemente a me per un abbraccio che durò relativamente poco: la paura che si fosse fatta male in qualche modo prese possesso del mio corpo, facendoci separare, e imponendo alle mie mani di appoggiarsi sulle sue guance, iniziando a ispezionare il suo viso.

Ashley: sto bene, tranquillo

La affiancarono i suoi fratelli, che parevano più scossi di me.

Nathan: te sei matta

Ashley: almeno ci siamo liberati di loro. E comunque Ashtray questa è la prima e l'ultima volta che guidi la mia auto

Sorrisi leggermente nel rendermi conto che pure in quelle occasioni riusciva a essere ironica

Jennifer: hai visto?

Ci girammo tutti verso la ragazza, appena uscita dalla stazione, con un espressione stranita.
La corvina si voltò verso di lei, incamminandosi fino ad arrivarle di fronte.

Jennifer: tutto a posto, come ti avevo promesso, Ashley.

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Spazio autrice
Perdonate il ritardo
Purtroppo il capitolo è corto a causa delle poche idee, spero di ritrovare ispirazione in fretta :')
COMUNQUE spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso<3

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora