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Ashtray pov:

Mi svegliai e guardai l'orologio, notando che erano le 20.

Io💭: quanto cazzo ho dormito? È troppo anche per me.

Io: cazzo..

Mi alzai, notando solo in quel momento che la corvina non era con me, ma la sentivo parlare abbastanza animatamente con delle persone al piano di sotto.
Mi avviai verso il suo comodino e presi una pistola, infilandomela in tasca: non sapevo perché, ma avevo brutte sensazioni.
Sospirai e mi diressi verso le scale che davano sulla cucina, che comprendeva anche sala da pranzo e salotto, dove la trovai a parlare coi suoi fratelli assieme ad altri 2 tizi.
Quest'ultimi a prima vista potevano sembrare tutto, tranne che raccomandabili: visibilmente armati, pieni di cicatrici e mi sembrò pure di vedere delle macchie di sangue sui loro vestiti.

Ashley pov:

Lucas: allora? hai intenzione di rimanere qui senza fare nulla?

Guardava mio fratello maggiore con disprezzo, come se la mia ferita fosse colpa sua, cosa che mi fece ribollire il sangue.

Nathan: se non mi dice chi è stato come cazzo faccio? mh?

Lucas: allora stronzetta-

Io: non dirò niente

Nathan sbuffò e Lucas pure: odiavano quando volevo risolvere i miei problemi da sola, e di certo un "non dirò niente" non li avrebbe fermati dall'andare a fondo, in quella strana indagine, e a risolvere il caso da soli.

I miei fratelli, e i loro amici, mi consideravano sempre qualcuno da proteggere perché "troppo fragile".
Non gli importava che in quegli anni ero diventata letteralmente un altra persona, loro continuavano a guardarmi come se avessi ancora 10/11 anni...e di conseguenza come se fossi ancora debole.

John: andiamo Ashley, non fare la difficile: dicci semplicemente chi è stato e ce ne occuperemo noi mentre tu ti riposi. Facile

Io: no. È una situazione privata

Lucas: privata? C'entra quel pezzo di merda?

Avevo già capito a chi si riferiva. Quando avevo rotto l'amicizia con lui ero corsa a casa in lacrime, versate a causa di rabbia e tristezza. Purtroppo però quel giorno trovai John e Lucas sul divano coi miei fratelli, il che comportava anche la loro conoscenza sui fatti.

Io: lui non mi ha fatto un cazzo

Nathan: ma se non vi fidate, chiedeteglielo voi stessi

Indicò un punto più in alto, verso la cima delle scale, e quando ci girammo tutti lo vidi.
Sbiancai e un brivido mi passò lungo la schiena quando Lucas e John iniziarono a incamminarsi verso di lui in maniera minacciosa. Decisi allora di scendere immediatamente dalla mia sedia per pararmi di fronte a loro, impedendogli di continuare quella marcia.

io: fermi fermi fermi.

John: Ashley-

Io: Ashley un cazzo ok? Se ho detto che lui non c'entra nulla è perché non c'entra nulla.

Iniziavo a infastidirmi, e il fatto che incolpassero lui, che per una volta non aveva fatto nulla per davvero, mi faceva incazzare.

John: ALLORA DICCI CHI È STATO E FACCIAMOLA FINITA

Nathan: abbassa i toni.

Disse alzandosi e iniziando ad alterarsi a sua volta: non sopportava quando i suoi amici alzavano la voce verso di me. La cosa lo mandava fuori di testa.

Restai zitta per un po', riflettendo sul fatto che forse era meglio dirgli la verità piuttosto che continuare a mentirgli, soprattutto perché così avrebbero lasciato stare Ashtray.

Io: uff...ok. È ... è stato-

?: NATHAAAAN

Ci girammo tutti verso la porta di ingresso, da dietro la quale uscì quel grido seguito da altri uguali.

James & io: oh cristo

Lucas: ma che cazzo?

Si avviò in maniera abbastanza lenta verso la porta, che poco dopo venne spalancata.
Ashtray corse alla fine delle scale, parandosi di fronte a me mentre Fezco uscì dalla sua stanza correndo.

Chloe: amore ciao

La ragazza corse a braccia aperte verso Nathan, iniziando a lasciargli qualche bacio sulle guance e sul collo.

Vi starete probabilmente chiedendo... stanno insieme? Beh no.
Erano ex fidanzati, ma lei non aveva accettato molto bene la cosa: aveva iniziato a minacciarlo, a inseguirlo, stalkerarlo...
Lui non voleva più quella relazione, ma aveva paura che la ragazza potesse farci qualcosa: aveva già provato a uccidere me e James in passato, per cui non si sarebbe fatta troppi problemi a rifarlo.

Io: Ashtray vattene

Ash: scordatelo non-

Io: ascoltami...quella non è una persona con cui scherzare. Perciò ti prego, vattene.

Chloe: hey piccola Ashley...da quanto tempo?

Spostai il mio sguardo verso la ragazza che mi stava sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi da psicopatica.
Iniziò a incamminarsi verso di me ma Ashtray mi spostò del tutto dietro di lui, con l'intento di proteggermi col suo corpo.

Ash: stai lontana da lei

E tirò fuori una pistola dalla tasca che puntò alla testa di Chloe.

Chloe: awww ti sei trovata il fidanzatino?

Nathan: Ashtray non sparare.

Chloe: tranquillo amore...

Prese Ashtray per il collo e lo spinse, verso la mia destra, facendolo finire sul primo gradino di scale.

Chloe: non mi farà nulla

La ragazza mi appoggiò la mano sul fianco e un sorriso diabolico si fece strada sul suo volto: sapeva che ero ferita.

Ero uscita con la mia gang la sera prima, e mentre tornavo a casa avevo incontrato il fratello, forse più psicopatico di lei.
Era il mio ex migliore amico, e anch'io, come Nathan, mi ero accorta della sua instabilità mentale troppo tardi.
Nonostante ciò ero convinta di essermelo levato dai piedi tempo fa, invece mi sbagliavo: dopo avermi incontrata, urlato contro per ben 5 minuti, aveva preso la decisione di accoltellarmi. Fortunatamente la ferita non era troppo profonda: non aveva intenzione di uccidermi in quel momento, ma quella di farmi perdere molto sangue.
Nessuno però doveva saperlo. Ashtray non doveva saperlo.

Lasciai da parte quei pensieri tornando a concentrarmi sulla ragazza quando

[tw]
(non so se si possa definire tale, ma nel dubbio...)

Chloe iniziò a stringermi il fianco sempre più forte, tant'è che ruppe un paio dei punti, che mio fratello mi aveva "fatto" la scorsa notte, e a infilare un dito nel taglio, provocandomi un dolore lancinante.

[fine tw]

Chiusi gli occhi e mi tappai la bocca per non darle la soddisfazione che avrebbe ricavato dalle mie grida, ma in una attimo tutto cessò. Sentì infatti un tonfo, causato dal suo corpo che cadeva, che però trascino anche la sottoscritta facendomi quindi cadere su uno scalino.

Nathan: ASHTRAY CHE CAZZO

Sentendo quel nome aprì gli occhi e...

Io: oh cazzo

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Spazio autrice
Heyyyyy sono viva hahaha
Perdonatemi il ritardo ma non sono stata molto bene in questi giorni :/

Vi chiedo ancora scusa, ma spero lo stesso che il capitolo vi piaccia<33

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora