19

692 21 5
                                    

Ashtray pov:

Ero in camera con Ashley, entrambi seduti sul letto.
Le stavo disinfettando i 3 tagli, che si era fatta in quella specie di "rissa di famiglia", in cui Nathan ha proibito a me e a Fez di intervenire nonostante volessimo.

Ashley: è stato liberatorio

Io: smettila, è la terza volta che lo dici

Dissi mentre continuavo a concentrarmi sul taglio che aveva sulla fronte, dal quale continuava a uscire sangue.

Ashley: come sei noioso

La mora roteò gli occhi spostando la testa più indietro.

Io: hey

Le afferrai la spalla, facendola tornare dritta.

Io: sta ferma. Non riesco a fermare il sangue se ti muovi.

Ashley: hai suoi ordini capo

Il suo tono era più che sarcastico, cosa che mi fece sbuffare.

Ashley: cosa?

Io: perché dai così poca importanza alle cose?

La ragazza sospirò. Non era la prima volta che le facevo sta domanda, per cui probabilmente era stanca di sentirla sempre.

Io: so cosa stai pensando, ma se mi rispondessi non te lo chiederei così spesso

Restò in silenzio, non che mi aspettassi diversamente.
Il sangue poco dopo cessò, consentendomi così di mettere un cerotto sulla fronte di Ashley.

Ashley: grazie

Mi diede un bacio a stampo sulla guancia, facendomi sorridere.
La ragazza poi si alzò, andando verso il comodino.

Io: seconda paglia della giornata?

Chiesi girandomi verso di lei, guardandola mentre si metteva la cicca in bocca, continuando però a smanettare quella piccola scatoletta di carta.

Ashley: per me

Ne tirò fuori un altra, per poi prendere un accendino, buttare il pacchetto sul comò e stendersi sul letto.

Ashley: per te la prima

La presi tra le dita e la corvina me la accese subito dopo la sua.
Fumare con lei era quasi più rilassante del fumo stesso.
Nonostante fosse terribilmente cocciuta e, a volte, arrogante, mi dava uno strano senso di pace mai provato prima. Né con nessuno né da nessuna parte.

Io: puzzi di marijuana

Ashley: grazie, ci sto in mezzo tutto il giorno in quel buco che manco si potrebbe definire ufficio

Risi, ripensando che anch'io, probabilmente, sarei tornato a fare quella vita un giorno.

Io: mi manca un po' il mio lavoro.

Ashley: penso sia solo la malinconia a farti parlare

Probabilmente aveva ragione.
Girai il viso verso la sua direzione ritrovando già la ragazza a guardarmi.
Negli ultimi mesi era diventata  più dolce nei miei confronti, ma ammisi che più volte mi venne il dubbio sul fatto che potesse essere colpa della droga, ma preferì non darci troppo peso.
Cercai di avvicinarmi ma Ashley si alzò di scatto.
Alzai gli occhi al cielo pensando che, a quanto pare, le piacesse prendermi in giro, ma in realtà qualche secondo dopo la sentì sedersi a cavalcioni sulle mie gambe.
Alzai il capo, vedendola sorridere mentre il fumo le usciva dal naso.
Mi misi seduto, ritrovando tra noi una distanza minima. Ci avvicinammo l'uno all'altro sempre di più, finché un grido non ci fece sobbalzare.

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora