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Ashtray pov:

Passò una settimana, e altre ancora...e ancora..
ma Ashley era sempre più distaccata.
Non voleva neanche più dormire con me, dormiva con Nathan nella sua stanza, mentre io e Fez in quella del fratello.
Non ci parlavamo manco più di tanto, solamente qualche occhiata che a me bastava.

Una sera però io decisi di dormire in salotto e Nathan nella sua stanza assieme a Fez, lasciando la stanza di Ashley alla ragazza.
Il perché? Non riuscivo a dormire: Ashely era uscita alle 20 e non era ancora tornata, nonostante fossero le 3 di notte, perciò non ero per nulla sereno.

A un tratto decisi di andare in cucina, dove presi un bicchiere e ci versai dentro l'acqua. Dopo 2 sorsi però la porta di ingresso si spalancò per poi chiudersi subito dopo.
Mi girai verso di essa, notando una figura che ci si appoggiò contro.

Io: Ashley!

Appoggiai velocemente il bicchiere sul ripiano della penisola e corsi da lei.
Le presi il viso tra le mani, iniziando a controllare se stesse bene, nonostante non riuscissi a vederla perfettamente siccome l'unica luce presente era quella della cappa della cucina.

Ashley: non urlare Ash

Abbassò lo sguardo sulla sua mano, cosa che feci anch'io, notando che essa teneva il fianco.
Decisi allora di spostargliela, e fù lì che del sangue iniziò a uscire, da un taglio, accompagnato da un suo verso di dolore.

Io: no no, tranquilla...

La presi in braccio cercando di farle meno male possibile, ma fallì considerando che lei si tappò la bocca con la mano libera, nel tentativo di soffocare le sue lamentele.
Provai ad andare al piano di sopra nella maniera più silenziosa possibile, ma Nathan uscì dalla sua stanza, pietrificandosi sul posto appena mi vide.

Nathan: portala in bagno. Ora.

Obbedì immediatamente, mettendo la ragazza sul pavimento di quella stanza, facendole appoggiare la schiena alla vasca.

Io: sta tranquilla Ashley...

La mora mi guardò un attimo: aveva gli occhi tremendamente lucidi ed era palesemente sull'orlo del pianto.
L'abbracciai con un solo braccio a causa della mia mano sinistra che stringeva la sua.
Lei allora appoggiò la testa al mio petto iniziando a piangere.
Decisi spontaneamente di lasciarle un bacio sulla testa, nella speranza di darle conforto, anche se lei si lamentò un po': di norma si sarebbe incazzata, ma in quel momento non aveva abbastanza forse per farlo.
A un tratto suo fratello entrò in bagno, attirando la nostra attenzione.

Nathan: eccomi, ho ago e filo.

Si avvicinò a noi, iniziando a ispezionare la ferita della sorella.

Nathan: ci penso io qui. Vai a letto Ashtray.

La sua voce ferma mi fece intendere che dovevo obbedire per forza, ma io volevo restare con lei, anche se mi odiava.
Guardai Nathan con occhi supplichevoli, ma lui scosse la testa, facendomi intendere di non insistere.
Così uscì, chiusi la porta e mi diressi in camera di James, senza svegliarlo, per provare a chiudere occhio, ma fallì miseramente
Solo quando furono le 6:30 riuscì finalmente ad addormentarmi, ma solo perché Nathan mi avvisò del fatto che Ashley era fuori pericolo.

Mi risvegliai solo 3 ore dopo, a causa delle urla di James.
Mi alzai immediatamente dirigendomi, abbastanza lentamente a causa della stanchezza, verso di lui, ritrovandolo in fondo alle scale, assieme a Nathan.

Nathan: CHIUDI LA BOCCA HAI CAPITO?

Buttai l'occhio alla mia destra, sulla stanza di Ashley, dove la ragazza dormiva beatamente, come se non fosse successo nulla.
Vederla così mi faceva bene, ma in quel momento volevo risolvere quella faccenda tra i fratelli, per cui incominciai a scendere le scale.

James: NON POSSIAMO PERMETTERE CHE RIACCADA

Nathan: HO CAPITO MA NON SAPPIAMO CHI È STATO

Fez: hey fratello

Disse Fezco nel vedermi, anche se facendo così i fratelli si girarono di scatto nella mia direzione e, prima che potessi elaborare cosa dire, James mi corse in contro iniziando a scuotermi avanti e indietro.

James: CHI È STATO?

Nathan: LUI NON SA NIENTE

James sentendolo mi mollò, e solo lì notai le lacrime presenti nei suoi occhi. Lo abbracciai all'istante e lui ricambiò la stretta.

James: l'hanno accoltellata...

Io: lo so...

Nathan: dormirà per un po', io devo andare al lavoro

James: COME PUOI ANDARTENE IN UN MOMENTO SIMILE?!

Urlò staccandosi da me ritornando di fronte al fratello.

Ashley: basta...

Ci girammo tutti di scatto in direzione delle scale. La ragazza era lì, coi capelli in disordine e un accenno di occhiaie. Si teneva stretta il fianco mentre l'altra mano era appoggiata allo scorrimano, con l'intento di sorreggersi.
Corsi da lei e misi il suo braccio sulle mie spalle per aiutarla.

Io: *sussurra* che ne dici di tornare a dormire?

Ashley: uff...Ash-

Nathan: torna a dormire piccoletta

Ashley: con voi che urlate?

I fratelli si guardarono abbassando subito lo sguardo.

James: ci...ci dispiace

Ashley: non importa

Io: dai vieni

La riportai pian piano nella sua stanza e la adagiai sul letto.
Quando fui sicuro che non avesse bisogno di niente mi girai, con l'intento di andarmene, ma prima che potessi farlo sentì la ragazza stringermi la parte inferiore della maglia.
La guardai e, quando se ne accorse, si ritrasse e abbassò un po' lo sguardo.

Io: vuoi che resti?

Sorrisi dicendo quella frase, cosa che fece staccare completamente la mano di Ashley dal mio corpo, facendole ulteriormente abbassare sempre di più lo sguardo finché i suoi occhi non iniziarono a osservare il pavimento.

Io: d'accordo

Mi avvicinai alla sua figura e, dopo un veloce sguardo dove le chiedevo il permesso per affiancarla, la ragazza annuì spostandosi leggermente verso destra per farmi spazio.
Mi stesi accanto alla mora, appoggiando il mio braccio sulle sue spalle, avvicinandola a me, dandole poi un bacio sulla fronte.

Ashley: niente baci

Io: vedremo

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Spazio autrice
HEYYY come state? Perdonatemi il ritardo e gli errori🙏
Spero vi sia comunque piaciuto<3

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora