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Ashley pov:

Io: come?

Alessandro: hai sentito bene. Vuoi le tue informazioni? Dammi lui.

Ovviamente non ero idiota, non avevo alcuna intenzione di dargli Ashtray, soprattutto perché ero consapevole del fatto che se glielo avessi dato non l'avrei più rivisto. Ma dall'altro canto cosa dovevo fare?

Io: dacci un attimo

Alessandro: come vuoi bimba

Disse allontanandosi verso un furgone posto poco più in là, mentre noi restammo lì, impalati, pensando a cosa fare.

Nathan: vuoi dargli retta?

Mi chiese tornando a parlare in inglese.

Io: assolutamente no, ma tendergli un imboscata non è una cattiva idea

Le mani di Ash strinsero notevolmente i miei fianchi, come se volesse informarmi del fatto che, nonostante non sapesse nulla del piano, egli fosse contrario a soddisfare qualsiasi possibile richiesta potesse uscire dalla bocca dell'uomo appena andato via.

James: che hai in mente?

Io: fidatevi e vedrete.

Ashtray pov:

Non avevo capito nulla di quello che stava accadendo, e non solo perché ero appena sveglio, ma una cosa era certa: quella situazione aveva qualcosa di strano, non mi piaceva per niente.

Ashley: fai come ti dico, va bene?

Io: non prendo ordini se non mi dici di cosa si tratta

Risposi acido, stanco di tutto quello che stava succendo. Volevo sapere la verità per una volta.

Ashley: Ashtray se te lo dicessi non accetteresti mai la mia proposta. Ma ho bisogno di te per riuscirci quindi ti prego, non attaccarlo, non porre resistenza e al resto penso io. D'accordo?

La sua voce era stranamente calma. Non la sentivo così da un bel po': sempre presa da stress, ansia e rabbia, avevo completamente dimenticato quella sinfonia, che stava deliziando le mie orecchie, così pacata.
Le sue mani si spostarono sulle mie guance, accarezzandole.
Avevo una voglia matta di baciarla, ma pensai che molto probabilmente quello non era lo scenario migliore per farlo.

Ashley: posso contare su di te quindi?

Io: va bene...

Ero ancora sospettoso, ma considerando la situazione nella quale già eravamo le cose potevano solo andare a peggiorare, per cui non avevo nulla da perdere.

?: allora?!

Esclamò venendo verso di noi e facendomi girare, coprendo quasi completamente la figura di Ashley alle mie spalle.

?: Ashley, conclusioni?

Ashley: ti diamo lui solo se prima dici a Nathan esattamente le coordinate del luogo nel quale si trova quel bastardo.

?: va bene. Ma fai un passo falso e lui muore prima del previsto

Disse minaccioso e...indicandomi?
Mi voltai immediatamente verso la mia ragazza, la quale aveva lo sguardo concentrato verso il fratello maggiore, affiancato da quello stramboide, non prestandomi particolari attenzioni.
Spostai allora gli occhi su James, che mi mimò con le labbra la frase "non è come pensi, fidati".
Il mio cuore aveva iniziato a battere velocemente. Avevo capito che mi avevano venduto a quello, e non sapevo se la cosa mi provocasse ansia o rabbia, ma non ebbi molto tempo per rifletterci, siccome in meno di un minuto le coordinate erano state date, e io mi ritrovai trascinato verso il furgone di prima da quel tizio.
Cercai di liberarmi in tutti i modi possibili, disobbedendo ad Ashley, e facendo stizzire l'uomo. Mi puntò infatti una pistola alle testa, minacciandomi di sparare, ma prima che potesse fare qualsiasi altra cosa un proiettile lo colpì alla nuca, facendolo accasciare sull'asfalto.
Rimasi lì, pietrificato, a pensare a che cazzo era appena successo, mentre due braccia mi strinsero la vita.

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora