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Ashley pov:

Io: così tante storie per un coltellino del cazzo?

E lì Daniel fece l'ultima cosa, sconsigliabile, da fare al fianco di Ashtray: con la mano ancora sul mio collo mi fece sbattere la testa contro il muro al quale ero appoggiata. Non mi fece male, ma ad Ash la cosa sembrò non importare, siccome si gettò letteralmente sul ragazzo, atterrandolo.

Nathan: ASH

Jordan: lascia fare, voglio vedere dove vanno a parare

Ashtray bloccò la mano di Daniel armata e incominciò a tirargli qualche pugno.
Il sangue non ci mise molto per uscire dal naso di Dan, il che mi spinse a posizionarmi dietro ad Ash e a bloccargli la mano che stava utilizzando per colpire il ragazzo sotto di lui.

Io: alzati

Era di nuovo sporco di sangue. Chiaramente non come poche ore prima, ma ancora una volta quelle goccioline rosse, che pian piano scendevamo sulla sua pelle, caratterizzavano il suo viso.
Obbedì alla mia richiesta, lasciando libero il castano.

Jordan: ragazzino vieni qui

Mi passò un brivido attraverso la schiena, che smosse il mio corpo lievemente in avanti.
Ashtray, invece, con passo tranquillo si avvicinò a Jordan, il quale gli diede un pugno in faccia che lo scaraventò sul pavimento.

Jordan: per quanto abbia apprezzato vederti pronto a difendere Ashley, mio fratello non si tocca stronzo.

Il mio ragazzo si toccò il naso, dal quale inevitabilmente stava uscendo sangue, mentre Jordan si avvicinò al fratello, con l'intento di rimproverare anche lui per non essersi saputo difendere a dovere. Tipico suo.
D'altra parte io camminai a passo svelto, ma cauto, verso il castano, il quale si stava rimettendo pian piano in piedi.

Ash: cazzo che botta

Esordì toccandosi la zona colpita in maniera dolorante.

Io: non posso darti torto

Gli diedi una mano a rimettersi a rialzarsi, ma appena assunse una posizione eretta individuai subito del sangue che gli usciva dal naso, il che mi fece istintivamente appoggiare entrambe le mie mani sulle sue guance.

Ash: tranquilla, sto bene

Sapevamo perfettamente entrambi che stava mentendo, ma lasciai correre: non avevo voglia di discutere con lui.

Jordan: la vostra stanza è quella in fondo al corridoio a destra. Daniel ci aveva già messo la vostra roba

Esordì a qualche metro di distanza da noi, prima di scomparire, assieme a mio fratello, nell'oscurità della cantina.
James doveva già essere andato in camera sua, oppure era con Daniel siccome i due, per motivi a me ignoti, andavano d'accordo.
Osservai Ashtray un'ultima volta, invitandolo a salire di sopra con me, cosa che ovviamente acconsentì.

Ashtray: Carina

Disse non appena varcammo entrambi l'entrata, trovandoci davanti una stanza molto accogliente e luminosa, la quale possedeva addirittura un bagno.

Io: si, ma tu continui a sanguinare

Esordì chiudendo a chiave la porta dietro di me per poi accompagnare il ragazzo verso il bagno, dove si sciacquò più volte la faccia.

Io: che giornata del cazzo

Dichiarai, continuando a guardare la figura del castano china sul lavandino, mentre l'acqua limpida e trasparente continuava colorarsi di rosso una volta toccata la ceramica primamente contagiata dal sangue.

Ash: posso migliorartela

Nonostante la sua condizione non fosse delle migliori riusciva ugualmente a fare battutine perverse, il che mi fece sorridere.

Io: idiota

La sua risata riempì la stanza, mentre io d'altro canto cercai dei fazzoletti in giro, in maniera tale che il ragazzo potesse contenere il sangue che ancora non cessava la sua uscita.

Skip

Avevamo appena finito di cenare, anche se tutti avevamo poco appetito, consapevoli del fatto che forse l'indomani qualcuno non sarebbe tornato a casa vivo.
La figura del mio ragazzo era posta al mio fianco, nascosta dal buio e dal fumo della canna che si era appena acceso.
Accesi la lampada posta sul mio comodino, illuminando lievemente l'ambiente, ma permettendomi almeno di vedere Ashtray.

Ash: vuoi?

Chiese passandomi ciò che aveva in mano e facendomi inalare ulteriormente l'odore di marijuana. Io però rifiutai, facendogli comparire un'espressione confusa sul volto.

Io: non calmerebbe i miei nervi

Ash: piccola devi rilassarti. Capisco la gravità della situazione, ma sei tesa da troppi giorni. Non dormi da un sacco...

Io: e non dormirò nemmeno sta notte

Dissi fermamente e voltandomi dall'altro lato.
In risposta, sentì il ragazzo muoversi un po', e dopo qualche secondo di silenzio le sue braccia strinsero la mia vita intanto che il suo capo si appoggiò delicatamente alla mia spalla.
Uscì un'ultima nuvola di fumo dalla sua bocca, poi quest'ultima incominciò a lasciare baci e piccoli segni sul mio collo, dando inizio a una vera e propria notte di fuoco.
Io e Ashtray avevamo capito che uno dei due probabilmente sarebbe morto l'indomani, sia per il sua carattere irrascibile sia per il mio irrazionale.
Eravamo due bombe ad orologeria pronte ad esplodere da un momento all'altro. Possedevamo troppa rabbia al nostro interno e, per quanto quello scontro era il modo perfetto per sfogarla, un piccolo passo falso sarebbe potuto diventare fatale.
Per cui la decisione finale fu la seguente: fare tutto ciò che volevamo quella notte prima che fosse troppo tardi per farlo. Non volevamo rimpianti, non volevamo pensare "se solo avessi fatto..." in caso uno dei due non fosse rimasto con l'altro. No.
E, contro ogni aspettativa, fare l'amore era la prima cosa sulla lista di entrambi.
Sarebbe stato un ulteriore legame che ci avrebbe accompagnati per sempre, oltre a tutti i ricordi, alle disavventure e a tutti i momenti belli passati insieme.


Ash: promettimi...che qualsiasi cosa accada...starai dietro di me

Esordì fermamente col fiatone, non appena passarono pochi secondi dalla fine dell'atto.

Io: sai come sono fatta...non posso

Risposi appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il rumore del suo cuore, il quale continua ad andare a grande velocità, ma in maniera costante.
Anche il suo respiro non mostrava cambiamenti, facendo smuovere la cassa toracica del castano.

Ash: se morissi non potrei mai perdonarmelo

Io: non morirò, te lo prometto

Il suo braccio sinistro mi strinse la vita, attaccandoci ancora e, soprattutto, incatenandomi a lui, mentre il destro finì sotto al suo capo, fungendo da appoggio ulteriore.

Io: tu però devi promettermi lo stesso

Ash: non posso, lo sai bene

Mi venne quasi da piangere, ma era vero: Ash aveva un carattere troppo impulsivo, specialmente se si trattava di proteggermi, e se lo zio di Henry lo avesse capito io sarei stata l'esca perfetta per uccidere Ashtray.
Mi accoccolai meglio su lui, come se cercassi più calore dal suo corpo, per sentirlo più vicino a me. Per sentire la sua presenza forse per l'ultima volta in vita mia.

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Spazio autrice
Scusate se sono sparita, però prometto  cercherò di finire la storia il prima possibile<3
Detto ciò, spero vi sia piaciuto il capitolo

Sei Così Cambiata- Ashtray x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora