Il sole era alto in cielo e Alex dava una mano a Diego cercando di essere per quanto possibile di aiuto nel terreno che la famiglia aveva alle spalle della propria abitazione. Detestava starsene tutto il giorno senza fare niente. Scoprì che lavorare la terra e seminare, non era così male. La compagnia di Diego poi, era uno spasso. Mentre faticava cantava La LIorna con una voce così bella e melodica che era estremamente piacevole ascoltarlo, lui non aveva mai ascoltato quella canzone, ma a quanto vedeva Emma e Becca l'adoravano, ballavano infatti insieme mentre loro padre cantava a gran voce. Pareva la scena di un film, Alex non era abituato a così tanto amore. Un ragazzo bruno arrivò portando tra le braccia dei sacchi, li adagiò per terra e si sistemò con le braccia sporche di terra i capelli corvini che gli erano andati avanti agli occhi. Indossava degli scarponi, dei jeans, una canotta grigia a costine che evidenziava i suoi addominali e bicipiti ed aveva le mani coperte con i guanti da giardinaggio. Alex lo squadrò per bene, il ragazzo messicano, non aveva solo un bel fisico, quando parlò con Diego e sorrise, ai lati delle guance, gli spuntarono due fossette estremamente adorabili. German era il fratello minore di Diego. E dopo quella mattina, Alex, lo avrebbe visto sempre più frequentemente...
German aveva qualche anno in più di lui, era bello poter parlare con un quasi coetaneo, qualcuno che capisse il tuo modo di parlare e che conoscesse la musica che ascolti. Guidava una Jeep militare, passava spesso la sera a trovare il fratello dopo il lavoro. German aiutava Diego infatti nel loro negozio. Una sera, Alex seduto sul davanzale della finestra, guardava fuori. German lo salutò dal vialetto vedendolo alla finestra, Alex ricambiò andando ad aprirgli la porta. Il fratello di Diego aveva una cesta della frutta tra le mani, pareva essere davvero pesante.
- Ciao hermoso. – gli disse German passandogli la scatola così da poter abbracciare le sue nipotine che gli erano corse incontro. Alex l'afferrò, pesava davvero un quintale ma che diavolo c'era dentro? Con non calanche l'adagiò sul pavimento mentre German sollevava entrambe le bambine e le alzava per aria. Alex apprezzava i bei corpi e in quell'istante, stava ammirando le belle braccia muscolose del ragazzo. Lui aveva visto la scatola per terra, salutate le bimbe si chinò ad afferrarla.
- Scusa. – pronunciò Alex – non sono così forte.
- Non importa mi hermoso. Ci penso io.
Alex non sapeva cosa significasse quella parola, ma il ragazzo dai capelli scuri lo chiamava sempre a quel modo.
I giorni si susseguivano lenti ed Alex, aveva provato più e più volte a contattare Ryan. Testardo com'era, non ricuciva ad accettare l'idea di stargli lontano. Lui però, era stato chiaro, quello che era accaduto, era solo uno sbaglio. Un immenso, gigantesco, sbaglio. Una sera, dopo la mezzanotte, dopo non esser riuscito a mettere a tacere quella forte tentazione, Alex era sceso al piano terra e, frugando all'interno della borsa di Ramona, aveva preso in "prestito" qualche soldo. Usando il suo cellulare nuovo di zecca, chiamò un taxi e salito, raggiunse il loft di Ryan, sperando con tutto se stesso di trovarlo lì. Ma non fu così. Sospirò rattristito, non sapeva niente di lui, non aveva la minima idea di dove potesse essere, di dove potesse cercarlo. Quando uscì dall'edificio a mattoni rossi, una donna sulla sessantina con la sua pelliccia vistosa, lo squadrò.
- Posso esserle d'aiuto signora? – le domandò Alex vista l'occhiata insistente di lei.
- Sei l'amico del poliziotto non è vero? Ti ho visto uscire da casa sua...
- Si, sono un amico di Ryan. Sa dove posso trovarlo? – provò a chiederle.
- Beh io no, ma puoi chiedere a chiunque, dal momento che si è portato a letto mezza città. Purtroppo io appartengo all'altra mezza... - sospirò rattristita. Alex sorrise divertito da quella reazione.
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Run to another life
Mystery / ThrillerRyan Morris è un agente di polizia bello da togliere il fiato, lui non crede nell'amore, è convinto che sia solo un invenzione per i creduloni, tutti prima o poi resteranno segnati indelebilmente dal suo passaggio. Ecco perché frequenta bar notturni...