«Ciao Ste'! Tutto bene?»
Alzai lo sguardo mentre ero ancora immerso nei miei pensieri e notai Anna che mi guardava e sorrideva per poi sedersi al suo banco«Si dai, tu?» risposi in maniera un po' distratta
«Tutto bene grazie, tu sei sicuro? Ti vedo pensieroso» mi disse con sguardo un po' preoccupato
«Si per il momento tutto apposto non ti preoccupare» le dissi, mentre lei continuava a guardarmi
Non volevo metterla in mezzo a queste cose e a questi miei pensieri assurdi, probabilmente mi stavo solo facendo troppi film mentali inutili.
Sicuramente il giorno dopo avrei già dimenticato o risolto tutto.Detto ciò le sorrisi e lei si tranquillizzò un po'. Ora però, come sempre, tempo di lezione, non sapevo quanto avrei ascoltato quella mattina, ma dovevo almeno dare l'idea di essere attento, non volevo di certo finire nei guai per colpa delle mie inutili preoccupazioni.
Alla fine la giornata a scuola passò ed era arrivato il momento di andare finalmente a casa, io come sempre contavo di tornare a casa con Mario come d'abitudine, ma nemmeno il tempo di pensarci che all'uscita lo vidi di nuovo con quella ragazza, la quale in lontananza mi notó e mi tirò una di quelle occhiatacce che non dimenticheresti mai.
Ma dopotutto, chissene frega a me importava di Mario, non di lei certamente, così come se nulla fosse mi avvicinai al mio amico salutandolo con un sorriso stampato in faccia.
Volevo fare bella figura così salutai anche la ragazza, per quanto non la sopportassi dopo nemmeno due giorni che ci conosciamo«Ciao ragazzi! Disturbo?» dissi rivolgendomi ad entrambi, ma prestando più attenzione al mio migliore amico
«Oh ciao Ste'. No non ti preoccupare, io e Maya stavamo solo parlando un po'» mi rispose lui sorridendo, mentre la ragazza si limitò a non dire nulla, solo guardare e ascoltare.
«Mi fa piacere» risposi «Comunque, andiamo a casa?» chiesi a Mario, ma fu un grave errore, perché è lì che la cara Maya aprì bocca.
«Mi dispiace caro Stefano, o come ti chiami, ma io e Mario dobbiamo andare a casa mia, sai deve aiutarmi coi compiti» disse lei, sottolineando il mio nome e il fatto che entrambi dovessero andare a casa sua.
«Oh scusa allora, vabè a domani» dissi un po' sorpreso dalla risposta appena ricevuta.
Mi girai per andare verso casa mia, ma venni bloccato, da una persona che riconoscerei tra mille.«A domani amico, ti voglio bene» mi disse Mario tenendomi per il braccio per poi abbracciarmi.
Probabilmente aveva visto che ci ero rimasto "male" dalla risposta della sua amica, che figura che ho fatto!Ero ancora un po' confuso dalle troppe cose successe in così poco tempo, ma non mi importava.
L'unica cosa che feci fu abbracciarlo a mia volta, sorridendo. Uno di quei sorrisi innocenti che sono in grado di svoltarti la giornata.«Ti voglio bene anche io» Gli risposi per poi guardarlo e perdermi per qualche secondo nei suoi occhi scuri e nel suo meraviglioso sorriso
Dopo quel bel momento ognuno prese la propria strada, io andai a casa da solo, ma contento.
~Spazio Autrice🩷🖤~
Non io che sto odiando lo stesso personaggio che io stessa ho creato ahahah
Vabè lo scopo in teoria è anche un po' quello quindi tutto apposto✨✨Anyway, spero vi sia piaciuto questo capitolo :D
Scusate se era un po' corto, ma non avevo molte idee TwT~Ale🧡
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Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGF
FanfictionStefano's diary Da quando Mario ha conosciuto quella ragazza è come se si fosse dimenticato di me, della nostra amicizia, di tutto Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, ma se ciò comporta l'ignorare e diment...