Chapter 28🩷

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Ero abbastanza confuso ma non feci in tempo a domandare altro che vidi il mio migliore amico avvicinarsi sempre di più, si mise davanti a me, guardandomi fisso negli occhi.
Cazzo se era bello, quei suoi occhi... Sarei rimasto ore, se non giorni, a guardarli.

Non capivo bene come mi stessi sentendo, la persona che fino a pochi secondi prima consideravo "migliore amico" si trovava a pochi centimetri da me...
Da una parte mi sentivo un po' in soggezione ma dall'altra volevo rimanere lì, sia per non rovinare il momento, sia per capire le idee di Mario, il quale continuava a guardarmi con sguardo serio, accentuando una risata probabilmente nel momento in cui arrossii peggio di un pomodoro

«Che hai da ridere?» chiesi

«E tu che hai da arrossire?» chiese a sua volta, con tono divertito e serio allo stesso tempo

«S-sei troppo vicino» balbettai

«Non importa» disse lui

Dopo un po' nessuno disse più niente, restammo li a guardarci, cercai di tranquillizzarmi un attimo mentre il mio cuore batteva a mille, cos'era? Amore?

Ma fu proprio in quel momento di distrazione che vidi Mario avvicinarsi al mio viso, fino a... Sentire le sue labbra sulle mie.
Fu lì che nacque un bacio, il mio primo bacio.

Rimasi stupito per i primi secondi, ma subito dopo decisi di assecondarlo, chiudendo gli occhi, lasciandolo fare e godermi a pieno quel bacio, bacio che non pensavo sarebbe mai arrivato.

Lui mi prese per i fianchi mentre entrambi eravamo ancora seduti a terra, un po' in bilico date le nostre posizioni, ma sempre a terra.
Io a mia volta gli misi le mie braccia dietro la schiena, cercando un modo per avvicinarmi di più.
Il momento più emozionante di tutta la mia vita.

Dopo una decina di secondi sentii le sue morbide labbra staccarsi dalle mie.
Sentii poi il suo respiro affannato sul mio collo, sentendolo poi sussurrarmi qualcosa di incomprensibile poco prima di allontanarsi del tutto.

Dopo poco riaprii lentamente gli occhi e davanti a me vidi colui che non sapevo più se definire migliore amico o qualcosa di più, pulirsi col braccio la saliva rimasta sulla sua bocca.
Io rimasi impietrito, stavo ancora cercando di elaborare ciò che era successo.

«Cazzo ho baciato un ragazzo...» sussurrai

«A quanto pare siamo in due...» aggiunse Mario sentendomi

«P-perchè hai fatto ciò?» chiesi imbarazzato

«Ho solo seguito i tuoi consigli, tutto qui» confessò lui, smettendo di guardarmi

«Quindi vuoi dire che...»

«Beh mi sembra ovvio ormai, no?»

«Mhm...»

«E se dobbiamo dirla tutta... Mi sembra ti sia piaciuto»

«S-si, cioè n-no, cioè... AH CHE CONFUSIONE! HO LIMONATO IL MIO MIGLIORE AMICO COME SE NULLA FOSSE! CHI CAZZO GLIELO SPIEGA A MIA MADRE ORA!»

«Stefano io...»

«Dovevo solo aiutarti! E sono finito ad innamorarmi di te...»

«Quindi vuoi dire che tu-»

«Ne parliamo un'altra volta, è tardi voglio andare a casa»

«Oh ok, se vuoi ti accompagno»

«No non serve, voglio solo, solo schiarirmi le idee»

«Come vuoi... Ci vediamo allora»

«Si si ciao Mario»

«Ti voglio bene comunque...»

«Anche io»

Corsi verso casa, con la testa e il cuore che mi stavano per esplodere dalle troppe emozioni, mi sentivo come una bomba a orologeria vivente. Non sapevo nemmeno io cosa stessi facendo, la pressione era troppa per pensare lucidamente in quel momento.

Una volta arrivato a casa entrai e mi fiondai in camera mia, dimenticandomi anche di salutare mia madre, la quale mi vide salire le scale cosi velocemente da non riuscire a fermarmi in tempo. Una volta in camera mi buttai sul letto, cercando di tornare lucido. Mi sdraiai sul letto guardando il chiaro soffitto della mia stanza, intanto mi stavo calmando, il mio cuore iniziò a riprendere il suo normale battito, mentre io riuscii a ristabilirmi quasi completamente.

«Troppe cose successe in cosi poco tempo, cose cosi... inaspettate, ma anche cosi attese. Quel gesto, quel bacio... è stato tutto cosi spontaneo. Ma se ho amato quel momento, quel bacio, quei secondi dove i nostri corpi erano diventati una cosa unica... Perchè ho reagito cosi? Perchè sono scappato in quel modo? Perchè ho fatto tutto quello che ho fatto? Che idiota che sono. Proprio vero che di amore non ci capisco un cazzo... E ora che faccio? Vabè e tardi ora, ci penserò domani»
Questo fu tutto il casino che pensai, casino, proprio come quello nella mia testa, pari pari. Avrei presto sistemato tutto si, o almeno ci avrei provato.

«Scusa Mario, ti amo» sussurrai dolcemente guardando fuori dalla finestra, poco prima di cadere in un sonno profondo.

~Spazio autrice🩷🖤~

ALLORA
ALLORA
ALLORA
SO CHE QUESTO ERA TIPO IL CAPITOLO PIÙ ATTESO DELLA STORIA (Almeno fino a questo punto👀)

Il prossimo capitolo sarà un po' particolare, vedrete poi che intendo :)

Ho fatto del mio meglio per scrivere questa parte, spero di aver fatto bene e che vi sia piaciuta ahaha

~Ale🧡





Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora