Dopo quell'abbraccio restammo ancora li a guardarci, felici, sorridenti.
Lui iniziò ad accarezzarmi I capelli, dannazione se amavo quella sensazione.
Lui notò che quel gesto mi stava piacendo, e non poco, così ridacchiò leggermente, allo stesso tempo io arrossii peggio di un semaforo, ma non dovevo più nasconderlo per fortuna.
Poco dopo venimmo interrotti però da un suono familiare, la campanella.«Diavolo, è già finita la pausa pranzo?» disse lui, un po' scocciato e sorpreso guardando in alto, in direzione del suono
«A quanto pare, meglio tornare in classe» risposi io, senza smettere di guardarlo
«Mhmm...» si lamentò lui
«Va bene va bene» concluse«Sempre il solito» dissi io sottovoce, ridendo leggermente e avvicinandomi verso la porta d'uscita
«Stefano aspetta» mi disse, così che mi girai nella sua direzione
«Nessuno per ora deve sapere ciò che è successo in questi bagni, ok?» concluse lui mettendosi una mano tra i capelli.Effettivamente pensavo la stessa identica cosa, solo non avevo avuto il coraggio di dirglielo per primo.
Così come risposta mi limitai ad un cenno di "Si" con la testa.
Lui sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e mi precedette per uscire.Una volta fuori ognuno di noi si diresse nella propria aula, come al solito eravamo gli unici rimasti per i corridoi, era meglio sbrigarsi.
Feci una corsa in classe e fortunatamente arrivai qualche minuto prima del prof, infatti una volta arrivato io ero già lì al mio banco, col fiatone si, ma pur sempre in orario.
Si fece lezione normalmente ma io non diedi molto ascolto alle sue parole, ero troppo impegnato a fantasticare, a pensare a quei gesti, a quelle mille emozioni provate poco fa, ah che sogno che è stato. Io e lui.«EHYLAAA! Terra chiama Stefano!!»
«Uh- eh- cosa? Si ci sono»
Tornai nel presente e mi ritrovai davanti Anna che mi fissava a pochi centimetri da me, probabilmente per assicurarsi che fossi ancora vivo.
«Oh Anna... C'era bisogno?» sussurrai io alzando la testa dal banco
«Era un quarto d'ora buono che ti eri impallato» rispose lei
«Aspetta ma il prof?» chiesi notando la sparizione della sua presenza
«La lezione è finita già da 5 minuti...» disse lei esasperata
«Oh...» risposi
«Tutto bene? A che stavi pensando di così importante?» mi disse, accenannando anche una risata.
«No, nulla di che eheh... Ero solo con la testa tra le nuvole... Tutto qui si si» cercai di rispondere, non sapendo cosa inventarmi.
«Mhm se lo dici tu» rispose lei, guardandomi dall'alto al basso
«Non nascondi nulla? Sicuro sicuro?»«cento per cento!»
«Va bene va bene, piuttosto...»
«Si?»
«Hai risolto con Mario? Voglio dire, stamattina mi sembravi veramente preoccupato, sopratttutto mentre mi spiegavi che era successo qualcosa di serio tra voi»
«Ah si si, abbiamo risolto, avevi ragione, è andato tutto per il meglio»
«Mi fa piacere!»
Lei mi sorrise, e io feci altrettanto, poco prima di poggiare di nuovo la testa sul banco.
«OOOOH... CI SEI?!»
«EH-?
«Buongiorno signor MetalMavio»
«Oh Lyon, diamine! Ti sembra il modo!»
«Senti, eri sdraiato sul banco a contemplare il vuoto con uno strano sorrisino in volto»
«Ah-»
«Sembravi un idiota lo ammetto»
«Non esageriamo...»
«Ok ok, a che stavi pensando di così bello? Eh?»
«Io?- no nulla amico»
«Mhmm non me la racconti giusta»
«Ehh non so che dirti»
«Con Stefano come è andata?»
«In che senso?»
«Stamattina avevi detto che dovevi parlargli di qualcosa di importante, così importante che non mi hai voluto dire!≥
«Ah si, ehm segreti tra migliori amici»
«Migliori amici si si»
«Lyon!!»
«AHAHAHAH»
«Comunque è andata bene non ti preoccupare»
«Meglio cosi»
«Eh si, almeno ora si che le cose sembrano andare bene tra me e lui»
«Mi fa piacere amico»
"Ah dannazione, perché non riesco a togliermi quel ragazzo dalla testa?! Dai Mario!"
"Uff perché non riesco proprio a levarmelo dai pensieri... Forza Stefano..."
Dopo quella turbolenta giornata di scuola dove erano successe più cose quel giorno che in tutta la mia vita, finalmente era ora di tornare a casa, e come al solito, io e Mario ci aspettano a vicenda prima di andarcene, una volta assieme salutammo Lyon e Anna e ci incamminammo verso casa, la nostra prima passeggiata non più da migliori amici, ma da, fidanzati? A quanto pare si.
Però mentre andavamo iniziarono a comparire nella mia mente miliardi di preoccupazioni, e Mario se ne accorse«Ehy Ste, che succede? Ti vedo silenzioso» mi disse fermandosi, preoccupato
«No tranquillo, stavo solo pensando ad alcune cose, tutto ok» risposi accennando un sorriso
Ma lui non era uno da arrendersi così facilmente, così insistette.
Mi prese e avvicinò a sé.
«Se c è qualcosa che non va dimmelo, ti prego»«No è che... Stavo pensando a... Come dico a mia madre che io e te siamo, ecco... Non più solo migliori amici..?» chiesi timidamente, sperando che lui avesse una risposta.
«Stefano, stai tranquillo, tua madre ti ama, e modestamente ama anche me, non succederà nulla, fidati» mi disse lui, sorridendo dolcemente.
«Mhm» sussurrai io appoggiandomi al suo petto.
«Va bene, ma voglio aspettare un po'per dirglielo, sia a lei che ai nostri amici, non voglio rendere pubblica la nostra relazione, non ora»«Tutto il tempo di cui hai bisogno amore, io sarò qui, sempre accanto a te»
«Ti amo»
«Anche io»
Quanto ero fortunato ad avere uno come Mario nella mia vita, lo guardai, lui mi guardò ridendo leggermente, quella dolce risata che riuscì a farmi tornare il buon umore.
«Dai ora vai a casa, siamo praticamente arrivati e tua madre ti starà aspettando da un pezzo» mi disse lui
«Hai ragione ahah» gli risposi, staccandomi da lui.
«A domani Ste» mi disse, poco prima di darmi un piccolo bacio a stampo
«Ciaoo!» risposi, avvicinandomi verso casa.
~Spazio Autrice 🩷🖤~
Ciao a tutti! No non sono morta ahah
Vi ho preparato un nuovo capitolo abbastanza cute :D
Spero vi piaccia ^^~Ale🧡
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Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGF
FanfictionStefano's diary Da quando Mario ha conosciuto quella ragazza è come se si fosse dimenticato di me, della nostra amicizia, di tutto Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, ma se ciò comporta l'ignorare e diment...