Chapter 19🩷

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I giorni successivi passarono, bene? Immagino?
Cioè non proprio.

Da una parte,mi ero ormai rassegnato alla relazione tra il mio amico e quella smorfiosetta e quindi ero ormai tranquillo senza mille pensieri a frullarmi in testa, ma d'altra parte... Il rapporto tra me e Mario sembrò affievolirsi sempre più.
La mattina non andavamo più a scuola assieme, raramente parlavamo, e quelle poche volte venivano interrotte dalla sua amata, odiava proprio vedermi vicino a lui, vabè.

Fatto sta che il nostro rapporto, a causa di una stupida relazione, stava crollando giorno dopo giorno.
La cosa più triste? È che io ero l'unico che sembrava accorgersi di ciò.
A Mario non importava nemmeno più di tanto, ormai aveva occhi solo per Maya.
Ed io? Boh mi sentivo un po' la "ruota di scorta" diciamo.

Un'intera settimana passò esattamente così, nessuna chiacchierata tra me e lui, nessun saluto, nessuno sguardo, nessun abbraccio... Nulla di nulla.
Eravamo come sconosciuti.

Ovviamente i nostri amici, Lyon e Anna, si accorsero di questo nostro problema, probabilmente ancora prima che noi, o meglio io, lo reputassi tale.

Ma la prima, VERA, persona che si accorse VERAMENTE come stavano andando le cose, fu proprio mia madre.
Infatti una sera, avevo appena finito di studiare quando lei mi chiamò in salotto.
Senza fare domande andai da lei, e la vidi seduta sul divano, facendomi cenno di sedermi accanto a lei.
Sinceramente non ero molto dell'umore di parlare in quel momento, stavo effettivamente passando un momento piuttosto complicato, ma era pur sempre mia mamma, nonché la donna più importante della mia vita, così l'assecondai e andai da lei

«Volevi parlarmi mamma?» chiesi ingenuamente, con lo sguardo perso nel vuoto

«Si tesoro, volevo chiederti una cosa... Se per te va bene» mi chiese allora lei col suo solito tono gentile e premuroso

«Certo mamma» le risposi accennando un mezzo sorriso, sapendo quanto per me fosse difficile sorridere sinceramente in quei giorni

«Vedi è un po' che volevo chiedertelo... È successo qualcosa con Mario?» andò diretta lei guardandomi con sguardo un po' preoccupato

«Perchè questa domanda mamma?» risposi io un po' preso alla sprovvista, cercando anche di evitare quel discorso

Lei mi guardò senza dire una parola, poi guardò al trove e sospirò.
«Ultimamente non ti vedo più assieme a lui, vi vedo più distaccati...» mi confessò lei.
«Ed è strano, fin da piccoli eravate uno l'ombra dell'altro, sembrano giorni che non parlate, che non state insieme a divertivi e scherzare come i due bambini spensierati di anni fa» continuò lei.
«Quindi, è successo qualcosa amore? Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, con cui sfogarti, io sono qua, sempre» concluse lei, mettendomi una mano tra i miei capelli rosati, mentre io trattenevo a stento le lacrime.

«I-io...» dissi con tono singhiozzante
«No, in questi giorni va tutto una merda, Mario si è fidanzato con quella stronza di Maya, una settimana fa circa abbiamo anche avuto una discussione piuttosto pesante, e da quel giorno... Nulla è più come prima, sembriamo... Sembriamo sconosciuti mamma...» Mi sfogai io, tutto d'un fiato

«Oh tesoro...» fu l'unica cosa che lei riuscì a dire, probabilmente era sconvolta dal mio racconto triste, veloce e incasinato, ma era proprio come mi sentivo io, un casino vivente.

«Mamma?»

«Dimmi Stefano»

«Perchè?»

«Cosa amore?»

«Perchè l'amore deve fare così schifo?»

«Ma no, perché dici questo?»

«Da quando quella vipera è entrata nella vita di Mario, lui non mi considera, ha occhi solo per lei, è accecato dall'amore. PERCHÉ L'AMORE DEVE ESSERE COSÌ DOLOROSO SE VISTO UN TERZA PERSONA?»

«Ste'...»

«Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, visto ai loro occhi, ma se ciò comporta l'ignorare e dimenticarsi del proprio migliore amico no, non lo accetto!»

«Ti capisco figlio mio»

«Voglio che Mario si ricordi della mia esistenza... Voglio fare pace con lui... Voglio dimenticare tutto... Voglio che quella ragazza se ne vada dalla nostra vita per sempre... Rivoglio il mio migliore amico...»

«Ci riuscirai, abbi pazienza tesoro, tutto si sistemerà»

«Grazie mamma, ti voglio bene»

E dopo quel dialogo mia mamma mi abbracciò forte ed io ricambiai, mentre sul mio volto le lacrime continuavano a scendere copiose senza avere intenzione di fermarsi, sembravo davvero un bambino di 6 anni, ma probabilmente, se non fosse stato per mia madre, io sarei rimasto sperduto per anni.
Grazie mamma

~Spazio Autrice🩷🖤~

Finalmente nuovo capitolo :)
Tra un po' mi stavo per emozionare pure io nello scriverlo giuro ahaha
Vabè spero vi piaccia, come sempre ^^

~Ale🧡

Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora