«Fidanzato...» dissi sottovoce.
«Che hai detto Ste'?» mi chiese lui allora.
«FIDANZATO?! TUTTO QUESTO CASINO PERCHÉ NON VOLEVI DIRMI CHE TI ERI FIDANZATO?!» sbottai senza nemmeno rendermene conto.
Trattenevo le lacrime sia dalla tristezza ma soprattutto dalla rabbia.Mario mi guardò sconvolto, probabilmente non mi aveva mai visto così arrabbiato, anzi io stesso non penso di essere mai stato così furioso in vita mia
«I-io... Ste' non è come stai pensando...» cercò di giustificarsi il mio "amico"
«Ah no? Vai allora, raccontami ciò che non sto capendo io» gli dissi, senza distogliere lo sguardo da lui, per nemmeno un secondo.
Lui però fece scena muta.«Cos'é? Non ti fidi di me? É questo il motivo per cui mi hai ignorato?» chiesi allora io, cercando disperatamente le risposte che cercavo da giorni, se non settimane.
«Ignorato...?» domandò lui guardandomi
«Si esattamente» risposi sorridendo, ma uno di quei sorrisi pieni di rabbia e rancore tutt'altro che felici. «Non ti sei fatto sentire tutto il week end, quando ti ho scritto mi hai lasciato il visualizzato, quando oggi ti ho salutato davanti scuola mi hai ignorato, anche ora mi stai ignorando. O meglio, stai ignorando la mia domanda, quindi te lo richiederò, perché non mi avevi detto di essere fidanzato?»
<I-io... Non lo so ok?!» mi ripose mentre io ancora lo tenevo con le spalle al muro.
«Come non lo sai?» chiesi allora io.
«Avevo paura della tua reazione ok? E forse avevo ragione a pensarla cosi»
«Che intendi scusa?»
«So che non ti piace Maya»
«Ma che stai dicendo?»
«Si vede, si è sempre visto»
«E io non piaccio a lei se è per questo»
«Non c'entra»
«Ah se a me non sta simpatica è un problema, se io non le sto simpatica chissene frega, ho capito, grazie Mario»
«No aspetta, mi sono espresso male, lasciami spieg-»
«Penso tu ti sia espresso divinamente invece»
Dopo questa discussione e la mia risposta finale mollai colui che credevo un amico.
Uscii dal bagno e andai a mangiare, dopo tutto era pur sempre pausa pranzo no?
Come avevo già detto, Lyon e Anna quel giorno non erano presenti, così mi misi a mangiare con qualche mio compagno di classe, per fortuna sapevo farmi voler bene da molte persone, quindi il pranzo non fu un problema.Dopo aver pranzato e dopo aver finito le lezioni pomeridiane finalmente era ora di andare come sempre a casa.
All'uscita vidi Mario e Maya insieme, che parlavano allegramente.
Forse vidi anche un bacio, ma non ricordo, e sinceramente non mi importava molto in quel momento.
Anzi non mi importava più di loro, volevano stare insieme? Va bene
Dovevo levarmi di mezzo? Lo avrei fatto.
Si esatto, ormai quel senso di rabbia e gelosia che avevo le settimane precedenti era totalmente sparito, lasciando spazio a una grande apatia nei loro confronti.
Magari un giorno la situazione si sarebbe risolta, ma di sicuro quel giorno non era quello giusto.Così alla fine, senza dare nell'occhio, presi le mie amate cuffie, e con un po' di buona musica mi diressi verso casa.
Avevo bisogno di restare tra i miei pensieri, ma dopo tanto tempo, la ragazza fastidiosa non era al centro di essi, e stranamente nemmeno il suo amato ragazzo.Solo io, della musica e una strada da percorrere, in quel momento non potevo chiedere di meglio.
«Tutto si risolverà» pensai
«Ma non oggi»~Spazio Autrice🩷🖤~
Questo capitolo l'ho scritto ieri notte tipo quindi scusate se magari ci sono degli errori grammaticali o cose così :')
Apparte ciò spero vi sia piaciuto!
~Ale🧡
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Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGF
FanfictionStefano's diary Da quando Mario ha conosciuto quella ragazza è come se si fosse dimenticato di me, della nostra amicizia, di tutto Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, ma se ciò comporta l'ignorare e diment...