Lasciando perdere i miei stupidi pensieri, la giornata a scuola finì velocemente.
Prima di tornare a casa però avevo ancora una cosa da fare, chiarire con Mario per il mio comportamento avuto a pranzo.
Ero deciso, così subito dopo il suono della campanella mi fiondai all'uscita a cercarlo.
Fortunatamente vederlo non fu difficile dato che stava praticamente sulla porta, già pronto per uscire e andare a casa, cosi lo fermai
«Hey Mario... Posso parlarti...?» dissi facendo fatica a guardarlo negli occhi
«Mhm, si ma veloce che sto aspettando Maya» mi rispose lui con tono serio
«Vedi... Volevo scusarmi con te per la mia scenata oggi a pranzo... Ho esagerato lo so... Ma sentirvi litigare così... Non riuscivo a sopportarlo e... E ho reagito così... Non era mia intenzione trattarti male lo giuro... Non so cosa mi sia preso... Spero tu possa perdonarmi» dissi con un filo di voce guardando a terra, trattenendo le lacrime.
Stavo davvero per mettermi a piangere? Probabile, ma come sempre il primo ad accorgersene fu proprio il mio amico.
Mario mi alzò la testa, così ero costretto a guardarlo in faccia, e con le dita mi asciugò gli occhi lucidi.
Poi il suo sguardo si fece più calmo e tranquillo.
Si avvicinò a me, eravamo a pochi centimetri di distanza, forse anche troppo vicini, sentii il mio cuore battere a mille, ma non collegai subito.
«Ti avevo già perdonato Ste, non ti preoccupare» mi sussurró lui, continuando a tenere le sue dita sotto al mio mento, così che il mio sguardo rimanesse fisso sul suo.
«D-davvero?» sussurrai io incredulo
Lui mi fece cenno di «Si» allora dentro di me tirai un sospiro di sollievo, non mi odiava, e quello era l'importante.
Senza pensarci due volte lo abbracciai e lui ricambiò subito a sua volta, chiusi gli occhi mentre mi trovavo tra le sue braccia e lo sentii accarezzarmi i capelli.
Adoravo quel momento, mi sentivo felice, mi sentivo protetto, sarei rimasto lì per sempre
Ma ahimè, la guastafeste non tardò ad arrivare.
«Ehy Mario come sta-» Disse la solita ragazza rompiscatole, ma non riuscì nemmeno a finire la frase dato che probabilmente rimase scioccata dal nostro abbraccio.
Opurre del fatto che Mario non la stava considerando in quel momento.
Però si sa, le persone come lei hanno bisogno di attenzione, così con un colpo di tosse riuscì ad ottenere ciò che voleva.
Il mio migliore amico si accorse della sua presenza e si girò verso di lei, cercando di nascondere il fatto che stava già arrossendo.
«Ho interrotto qualcosa?» disse lei con la sua vocina fastidiosa.
«Si e ora levati dal cazzo» pensai, ma purtroppo non avevo il coraggio di pronunciare quelle parole ad alta voce, così io rimasi in completo silenzio.
«No non ti preoccupare» rispose allora Mario mettendosi una mano tra i capelli.
«Oh- vedo che avete già fatto pace» continuò lei un po' scocciata dalla situazione
«Esattamente» risposi io, non volevo continuare a tacere
«Mhm sicuro di volerlo perdonare così presto Mario? Non ti aveva trattato bene ieri» insistette lei guardando il mio migliore amico dritto negli occhi
Che urto, ma saranno cazzi nostri cosa facciamo? Sta qua proprio non aveva niente di meglio da fare che mettersi in mezzo nella sua triste vita? Bah
«Non ti preoccupare per noi Maya, va tutto bene» rispose Mario mettendomi il braccio sulle mie spalle.
«Ok... Se lo dici tu» disse lei un po' innervosita «Comunque stavo pensando, ti va di venire a casa mia?» continuò lei cambiando completamente discorso.
«Oh, si perché no?» ripose Mario un po' sorpreso dalla domanda
«Perfetto seguimi allora!» disse allora la ragazza, ridacchiando
«Oh va bene! Ciao Ste' a domani!» mi disse Mario poco prima di scappare insieme alla ragazza, la quale, una volta voltato l'angolo mi guardò ridendo come al solito
Ormai non mi importava nemmeno più, poteva prendermi in giro quanto voleva, chissene frega.
Dopo finalmente tornai a casa, posai lo zaino e andai in camera a studiare e riposarmi, come facevo sempre insomma.
Ore dopo arrivò la sera.
Erano le 23:00 circa e io mi buttai finalmente a letto, pronto per riposarmi come si deve.
Ma poco prima di addormentarmi mi vennero in mentre pensieri su pensieri, ovviamente tutti riguardanti Mario e Maya, che novità
Restai li nel letto, con le luci ormai spente a guardare il soffitto, mentre nella mia mente continue domande continuavano ad apparire.
«Chissà cosa avranno fatto oggi quei due?» dissi sottovoce, cercando così di porre fine ai miei pensieri, ma subito dopo milioni di scenari possibili si fecero strada nella mia povera mente.
«Ma si non sarà successo nulla di che dai, sono amici» mi rasserenai.
«Ma forse Mario ha trovato il modo di dichiararsi a lei» «Magari ora stanno assieme» «Ma me lo avrebbe detto» «O forse aspetta di dirmelo a scuola» «E se me lo vuole tenere nascosto?» «E se?-»
«AAAAH BASTA!» Gridai, quasi da svegliare mia madre, la quale stava già dormendo da un po'.
Gridai per cercare di sbarazzarmi di quei pensieri, non ne potevo più
La mia mente stava esplodendo, così per distrarmi un po' mi misi ad ascoltare un po' di musica, presi le cuffie e accesi Spotify, facendo partire delle canzoni a caso, dovevo calmarmi e in qualche modo ci riuscii pure.
Per un po' mi dimenticai dei miei pensieri, mi appoggiai al cuscino e, senza nemmeno accorgermene e sempre con le cuffie collegate al telefono, chiusi gli occhi e mi addormentai come un bambino.
Finalmente un po' di pace, dopo tanto tempo.
~Spazio Autrice🩷🖤~
924 parole pronte per voi :)
Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto ^^
~Ale🧡
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Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGF
FanfictionStefano's diary Da quando Mario ha conosciuto quella ragazza è come se si fosse dimenticato di me, della nostra amicizia, di tutto Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, ma se ciò comporta l'ignorare e diment...
