Tu
Non penso sia un argomento da parlarne così alla leggera in chatMario🖤
Addirittura? Ma non scherziamo daiTu
Mario sono serio... Possiamo parlarne domani mattina faccia a faccia?Dopo aver scritto quel messaggio Mario si limitò a lasciare il visualizzato.
Così ormai distrutto presi il telefono e lo lanciai giù da letto, guardai poi l'ora, erano le 21 passate.
Dopo qualche minuto decisi di raccogliere il telefono da terra, fortunamenene nessun graffio o robe così, ma notai di avere una notifica in più, un altro messaggio.Mario🖤
Sto arrivandoLa comprensione di quelle due parole mi fu difficile lo ammetto, voleva venire qua a casa mia solo per parlare dato che gli avevo detto che non lo avrei fatto per telefono?
Arrossii leggermente, senza nemmeno capirne il motivo.
Ma il fatto che Mario voleva sapere e che non si sarebbe arreso così facilmente mi faceva stare bene, mi faceva sentire speciale stranamente, non so nemmeno io.
Ma i miei pensieri dopo poco dovettero interrompersi, il mio migliore amico era già arrivato, forse anche grazie al fatto che le nostre case sono molto vicine l'una dall'altra.Sentii la porta di casa aprirsi, mia madre dire qualcosa e poi dei passi che avrei riconosciuto tra mille venire verso la mia stanza.
Subito dopo la porta si aprì e Mario entrò, sedendosi sul mio letto, proprio affianco a me, guardandomi ed io guardandolo a mia volta.Passammo un'intero minuto a guardarci, senza dire nulla, solo i nostri occhi che, nonostante il silenzio, comunicavano molto.
Nessuno di noi disse nulla, ma sapevamo dallo sguardo che entrambi avevamo qualcosa da dirci. Qualcosa di importante.Il mio migliore amico mi guardava con sguardo serio e leggermente preoccupato che trapassava attraverso i suoi occhi color pece.
Io invece, coi miei colori smeraldo non sapevo bene che effetto facevo a lui, ma dentro mi sentivo confuso e spaventato, e probabilmente davo questa stessa impressione al mio amico.Alla fine però decisi di prendere la parola
«Perchè sei venuto fin qua a quest'ora?» chiesi timidamente, sentendomi quasi in colpa per avergli fatto fare tutta quella strada, seppur breve, solo per venire a parlare con me
«È da stamattina che dici di dovermi parlare in privato, così importante che non puoi su WhatsApp» inizió lui distogliendo lo sguardo da me «Ora siamo soli, io e te, faccia a faccia come volevi» continuò «Quindi ora te lo richiedo, che dovevi dirmi?» concluse riprendendo a guardarmi
«Beh... Ora come ora non saprei trovare le parole adatte a dirtelo... Ho paura di sembrare paranoico e arrogante» ammisi io abbasando lo sguardo
«Sempre il solito eh? Vabè aspetterò finché non parlerai» concluse lui guardandomi.
Sapevo di non avere altra via d'uscita, quindi era meglio buttare fuori tutto ciò che avevo dentro, tutti i miei dubbi, tutto ciò che pensavo davvero... Tutto di tutto
«Volevo chiederti...» iniziai a dire con tono serio «Come mai sembra che tu in queste settimane mi stia ignorando» conclusi diretto io, guardandolo dritto negli occhi, quasi con sguardo aggressivo, ma preoccupato allo stesso tempo
Mario rimase un po' stupito dalla mia domanda, voltò lo sguardo dalla parte opposta alla mia, poi parlò «Ignorando eh?» disse con voce bassa mettendosi una mano tra i capelli «Spiegati meglio Stefano» aggiunse poi sospirando.
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Wᴇ ᴜsᴇᴅ ᴛᴏ ʙᴇ ᴄʟᴏsᴇ ~🖤Sterio🩷~ WGF
FanfictionStefano's diary Da quando Mario ha conosciuto quella ragazza è come se si fosse dimenticato di me, della nostra amicizia, di tutto Poi mi dicono che è bello essere fidanzati, probabilmente hanno anche ragione, ma se ciò comporta l'ignorare e diment...