Capitolo 10

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Io e Lavinia siamo sulla solita panchina in giardino a parlare.

"In puntata sei stata davvero straordinaria! Mi è piaciuta molto la tua esibizione, i dettagli della foto. È assurdo perché ogni volta che canti trasporti le persone in un altro mondo, è magia questa!"

"Wow, come siamo poetici questa sera!" dice lei prendendomi in giro.

"Davvero, non sto scherzando. Quello che ti ho detto lo penso, veramente. Ho percepito ogni singolo istante della canzone, seguito ogni tuo movimento e ho anche immaginato una piccola Lavinia. Sei proprio brava e a volte, secondo me non te ne rendi neanche conto!"

"Grazie, mi fa piacere."

"Ok, basta con i complimenti." Aggiunge lei dopo qualche secondo.

"Come ti è sembrato il pezzo che ho ballato io invece?" le chiedo curioso di sapere cosa pensa.

"Sei stato molto bravo. Poi certo, ti ho visto ballare poco per ora però hai davvero talento. Non me ne intendo assolutamente di hip hop però hai qualcosa, focalizzi completamente l'attenzione verso di te quando balli. Poi vabbè, appena entrato e hai già vinto una gara giudicata da Sebastian, che ti si può dire."

Sorrido per i suoi apprezzamenti e penso al fatto che sono qui da poco ma mi sento davvero parte del gruppo dei miei compagni di Amici. Mi stanno facendo sentire uno di loro, dal primo momento.

"Comunque è vero, una cosa che ci accomuna è la solarità." Dico io facendo riferimento a un commento di Piccolo G che ha detto a tavola questa sera.

"Apprezzo molto il tuo sorridere sempre. Ma cosa ti porta a sorridere?" Gli chiedo in modo sincero.

"Alle persone che mi chiedono il perché sorrido sempre rispondo perché non dovrei sorridere? Se non ho motivo di essere triste e tutto va bene perché non dovrei sorridere?" mi risponde Lavinia.

"E anche se ci fosse qualcosa che non va come dovrebbe o qualche preoccupazione ci saranno sempre in proporzione più motivi per sorridere che per non farlo."  Aggiunge. La capisco perfettamente

"Esatto"

"Poi dietro al mio sorriso non so per te ma almeno per me c'è anche una questione di farmi vedere sempre forte, mostrare agli altri che va tutto bene anche quando non è così. Anche perché quando le persone ti chiedono come stai e rispondi bene anche se poi stai male, non ti fanno più ulteriori domande. Sorridi, quindi interpretano quello come un segno che indica che stai bene anche se in realtà non è propriamente così. Anche perché non mi piace mostrarmi debole agli occhi degli altri, le mie fragilità preferisco tenerle per me che condividerle." Mi spiega lei.

"Un'altra cosa è che secondo me sorridendo alle altre persone si può fare sentire meglio gli altri. Se una persona vede un'altra sorridere può venire scontato sorridere di rimando. E quel piccolo gesto che sia durato un solo secondo, è comunque importante e mai scontato perché può cambiare anche la percezione di una giornata e l'umore." Aggiungo io. Stiamo facendo una strana conversazione, un po' filosofica, ma è bello poter parlare anche di queste cose e avere qualcuno con una mentalità  e un modo di ragionare aperto anche a questo tipo di scambio comunicativo.

"Hai ragione, non ci avevo pensato a questo. Per me sorridere rende anche felici. Cioè se una persona sorride e si autoconvince di essere felice poi lo diventa anche. Un pò "fake it until you make it" capisci cosa intendo?"

"Perfettamente. Ma nascondendo le tue debolezze agli altri e in primis a te stessa autoconvincendoti di essere felice non è poi peggio? Può durare magari per un pò ma poi non riesci più a trattenerti. Dovresti aprirti in questo senso e raccontare agli altri cosa succede." È bello raccontarsi anche in questo modo, dove ognuno aggiunge un pezzo di sé alla volta.

"Per il momento me la sono sempre cavata da sola. Non voglio che i miei problemi siano un peso per gli altri. Me li tengo per me"

"Sai, io credo che parlare con un'altra persona delle proprie difficoltà non sia qualcosa che rende fragili, anzi. Significa riconoscere il bisogno degli altri e ammettere di aver bisogno di aiuto. E questo è tutt'altro che da deboli. Poi se una persona si apre e racconta un problema, rende quel peso più leggero perché lo condivide con l'altro." Concludo io. Di sera secondo me si fanno le chiacchierate migliori. Si parla di qualsiasi cosa ed esce anche la parte più poetica delle persone. L'ho sempre vista così. Continuiamo a parlare scherzando e poi rientrano per andare a dormire.

Da quella conversazione Alessio capì che Lavinia non era solo la persona ironica e allegra che voleva far sembrare in ogni situazione, dietro si nascondevano alcune sue fragilità che non voleva mostrare. Stava iniziando a conoscerla veramente, euforia ed eclissi: una dualità interna, piena di contraddizioni. Questo era lei. Tuttavia c'era qualcosa che ancora non riusciva a comprendere: dentro di lei c'era qualcosa, che nascondeva. Qualcosa che essendo rimasto così celato per tanto tempo si era quasi mimetizzato all'interno del suo cuore. Proprio come un camaleonte.

[The finest souls are those who gulped pain and avoided making others taste it]

Nizariat Qabbani





Ecco un altro capitolo. Se volete fatemi sapere cosa ne pensate. A presto!

Fede : )

EUFORIA  -alessio cavaliere-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora