Capitolo 33

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Questa settimana c'è in particolare una canzone che mi sta dando delle difficoltà. Sono da 2 ore chiusa in studio con la vocal coach a provarla e non mi riesce.

"Qual è il problema dell'assegnazione?"

"È che a volte pensiamo che col il tempo le cose si risolvono, le ferite si rimarginano ma non è vero. Rimarrà sempre la cicatrice e per quanto tu possa fingere di non vederla c'è. E magari dopo tanto tempo che non la guardavi bene la osservi da vicino e non riesci quasi a mantenere il contatto."

"Fatti attraversare da quello che sta succedendo, è una cosa bella poter esprimere un sentimento. Liberarti da tutto"

"No, se apro i rubinetti c'è troppo acqua dentro."

"Falla uscire, questo è bello!"

"No, perché sono lacrime di dolore, di nostalgia, di rabbia. Perché non posso tornare indietro nel tempo. È che tutti dicono di stare tranquilla che col tempo passa. Ma sono tutte cazzate! Tutte quante! Col tempo non passa questo, il dolore rimane anzi quasi ti porta a soffrire di più perché ti rendi conto crescendo di quanto sia stata importante e che ti manca ogni giorno più del precedente."

"Cosa ti ricorda la canzone?"

"Mia nonna."

"Ormai è morta da 7 anni ma non mi sembra vero. E quando tutti ti dicono che col tempo il dolore si affievolisce non è vero. Non si affievolisce, anzi se possibile aumenta. Perché mi rendo conto che mi manca ogni giorno più del precedente, mi rendo conto di quanto sia stata importante per me, di quante cose mi abbia insegnato."

"Io credo che il dolore ci sia e devi trovare un modo per farlo uscire. È giusto piangere, emozionarsi ma non devi sentirti giudicata e cercare di bloccarlo. Cosa ti interessa che gli altri ti vedano piangere!?"

"Lo so, però non riesco a trovare un compromesso. Se inizio a piangere non finisco più e non riesco neanche a cantare. Poi un pó mi spaventa farmi vedere fragile. Mi fa male, tanto male questa canzone ma allo stesso tempo mi ricorda dell'affetto che provo per lei, del fatto che sto cercando di insegnare a mia sorella ciò che mi ha insegnato lei. Mi chiedo cosa pensi di me, se è fiera."

"Io sono convinta di sí. Quello che ti voglio dire è che non interessa tanto se la canzone è perfetta ma piuttosto come arriva a chi ti ascolta."

"Un pugno in faccia, altroché!"

"Probabile sí! L'ultima volta l'hai fatta meglio, c'è ancora da lavorare ma sono sicura che riuscirai a farla al meglio! È incredibile come tu riesci a trovare questa connessione e provandola riuscirai a trasmettere tutto quello che senti a chi ti ascolta."

"Grazie mille!"

"Figurati, buona serata!"



"Eccoti, finalmente sei arrivata!"

"Ti stavamo aspettando per la cena!"

"Grazie!" A cena mangio controvoglia e qualcuno lo nota ma nessuno fa domande. Ed è meglio così, non so cosa direi, voglio prendermi un momento di pausa per pensare alla canzone da sola. È dall'altro ieri che rimbomba nella mia testa, la scorsa notte l'ho pure sognata.

Sono fuori in giardino con un paio di cuffiette, il mio solito quaderno e l'aria è tipica di una giornata di marzo con alcune nuvole.

"Posso?" mi chiede Alessio porgendomi una tisana.

"Sí."

"Tutto bene?"

"È per un assegnazione che mi sta distruggendo."

"Ti va di parlarne?"

Proprio in quel momento dalla riproduzione casuale inizia Visiting hours

"È questa."

Io l'ascolto piangendo a dirotto, è assurdo come dopo 2 giorni che continuo ad ascoltarla ogni volta mi faccia questo effetto. È dirompente.

I wish that heaven had visiting hours

So I could just show up and bring the news

That she's gettin' older and I wish that you'd met her

The things that she'll learn from me, I got them all from you

Can I just stay a while and we'll put all the world to rights?

The little ones will grow and I'll still drink your favorite wine

And soon, they're going to close, but I'll see you another day


So much has changed since you've been away

"Questa canzone parla di mia nonna. Se n'è andata ormai 7 anni fa ma fa ancora tanto male. Tornare ad aprire quella cassetta dei ricordi, ricordare quel periodo mi provoca tanto dolore. Mi ricordo mio nonno che mi disse che gli angeli l'avevano chiamata per farsi aiutare a decorare il Paradiso. Che il dolore sarebbe passato ma è ancora qui."

"Mi immagino il suo volto guardando le nuvole, le rose, le gite in montagna, l'altalena, il giardino. Tante cose mi fanno tornare a quegli attimi felici con lei. E da quella chiamata nel cuore della notte tutto è cambiato. Mio padre si è allontanato da noi, è nata mia sorella ed io ho perso per sempre l'ultimo pezzo d'infanzia. Sto cercando di insegnare a mia sorella tutti i valori che mi ha trasmesso lei e mi sarebbe piaciuto che la conoscesse."

Alessio mi abbraccia, ho parlato per diversi minuti lasciando che le parole travolgessero tutto come un fiume in piena.

"La prima volta che ho sentito la canzone non riuscivo a smettere di piangere, l'ho dovuta stoppare perché faceva troppo male, fa troppo male."

"Io sono sicuro che lei è fiera di te, che da qualche nuvoletta ti sta guardando proprio adesso. Lei conosce, anche se indirettamente, Ava e tua sorella la conosce grazie a te, grazie a tutto ciò che le racconti."

"Grazie Ale!" gli dico io baciandolo.

"Sai anche a me manca tanto mio nonno. Prima di morire mi ha dato quell'orologio che è sul mio comodino. E mi manca tutti i giorni ma so che è sempre con me. Lui è speciale, una delle persone più buone che abbia mai conosciuto. A volte piango ancora pensando a lui e ascoltando la canzone di Ed Sheeran mi è venuto in mente. Con la tua meravigliosa interpretazione sono sicuro toccherai il cuore a milioni di persone. Aspettati sicuramente di vedermi piangere!"

"Dai! Ho difficoltà con questa canzone perché ci entro troppo. Sento troppo dolore a ricordare gli ultimi momenti con lei."

"È giusto provare dolore e l'importante è riuscire a trasmettere tutto quello che senti. Ricorda i bei momenti, lei c'è comunque anche se non la vedi. Pensalo come un modo per parlarle."

The answer is in the love that we create! Dice citando la canzone.

I wish that heaven had visiting hours

And I would ask them if I could take you home

But I know what they'd say, that it's for the best

So I will live life the way you taught me, and make it on my own

And I will close the door, but I will open up my heart

And everyone I love will know exactly who you are

'Cause this is not goodbye, it is just 'til we meet again

So much has changed since you've been away



Eccomi tornata! Il capitolo è secondo me molto forte, ci ho davvero messo tanto di me e spero che vi piaccia! La canzone citata è Visiting hours di Ed Sheeran. A presto!

Fede : )

EUFORIA  -alessio cavaliere-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora