Anno 707 dell'Era di Rouen
10 giorni dopo lo scontro a Villa Willmore
Foresta delle querce rosse tra Clubsmoor e Heartcross
"Guardali Wes, sei il loro Tenente adesso, ispirali e infiamma i loro cuori".
Quando gli occhi del giovane soldato di Fiori si chiusero per sempre, Wesley provò un frustrante senso di colpa e impotenza. La voce di Gwen, sua sorella, aveva risuonato potente nella sua mente, affondando come una lama incandescente nel suo cuore. Non sarebbe mai sfuggito al suo destino, per quanto avesse cercato invano di provarci e di dimenticare il suo ruolo. In quel momento, aveva davvero compreso quanto non solo i Cuori, ma tutti i soldati della terra di Rouen riponessero in lui le loro speranze di salvezza. Lui era Fenice, era il Tenente Mallard.
Lo sguardo di Evangeline era come se lo avesse compreso, quegli occhi a mandorla continuavano a fissarlo, sussurrandogli dolcemente quella verità che tanto ostinatamente continuava a negare a sé stesso. Ormai era tardi per tirarsi indietro e rinnegare il suo dovere, Corblan e Willow avevano bisogno di lui.
Si sollevò da terra e, voltandosi verso il suo piccolo comparto stranamente assortito, fece cenno loro di proseguire verso est. I suoi occhi indugiarono sulla ragazza dai capelli scuri rimasta nelle retrovie che procedeva lentamente, dando le spalle al gruppo per proteggere la formazione. Per un secondo, i loro occhi grigi si incrociarono, ma la giovane Fiori distolse subito lo sguardo come se niente fosse.
Lisbeth Rosentsiel.
Per quanto ancora Wesley si sarebbe ostinato a far credere al mondo che per lui lei non esisteva? O forse stava solo cercando di convincere sé stesso?
Quando l'aveva vista a fianco di Adam Willmore, ferita e spaventata, aveva quasi rischiato di tradirsi. Che ci faceva nel bel mezzo di una battaglia con i demoni di Spade? Hyacinthe Rosentsiel aveva sempre assicurato a Gwen che Lisbeth non avrebbe corso pericoli inutili. Le avevano fatto completare l'addestramento delle Rose di Sangue, Wesley sapeva che era risultata una brillante guerriera, con un vero talento per il tiro con l'arco. C'era sicuramente lo zampino di Gwen in tutto questo, il ragazzo ne era più che certo.
Serrò la mascella per la rabbia, rivangare il passato gli faceva ribollire il sangue nelle vene "Lei non conta niente per me" ripeteva dentro di sé come un mantra "È solo per Gwen, lo faccio solo per lei".
La visione dell'accampamento del Capitano Willow e dei suoi Tenenti lo distolse dai suoi pensieri. Sembrava che l'inferno fosse sceso sulla terra per distruggere tutti i demoni. I soldati dell'esercito di Cuori facevano brillare le fiamme dei Guanti di Mida che risplendevano sulla lucida superficie delle spade di diamanti, mentre il nero opale del sangue dei demoni si spargeva ovunque. Urla di comando si confondevano con i versi dei mostri ora gracchianti, ora acuti, e in ogni dove piccoli gruppi di Cuori di Spine e Rose di Sangue davano battaglia accerchiando e abbattendo. L'odore di rose marcite si mescolava al fumo delle tende e delle querce rosse in fiamme, inondando le narici di una fragranza nauseabonda che rendeva difficile respirare.
I demoni avevano un aspetto più mostruoso di quelli che avevano incontrato finora, i loro corpi erano più grandi e dalla forma più animalesca, solo nel volto era possibile scorgere ancora alcuni tratti vagamente antropomorfi. Alcuni scattavano da una parte all'altra stando su quattro zampe come delle bestie feroci, con le bocche spalancate che mostravano quattro file di aguzzi canini insanguinati e la pelle completamente ricoperta di squame nere. Altri si issavano in piedi superando i tre metri di altezza e spostandosi in maniera più lenta e incerta, ma al posto delle braccia avevano dei lunghi arti pieni di scaglie acuminate che terminavano con degli artigli affilati come rasoi. Un semplice colpo di quei mostri avrebbe potuto dividere in due un tronco umano.
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Il Cavaliere di Cuori - Atto I de Il Gioco di Rouen
FantasyIn una terra distopica, Rouen, il giocatore, è colui che controlla il destino. Ogni 100 anni Rouen indice un torneo per eleggere il suo successore tra gli eredi delle nobili casate di 4 fazioni: Cuori, Spade, Fiori e Diamanti. Tra i giovani giocator...