Anno 707 dell'Era di Rouen
Tre giorni dopo il ballo alla tenuta dei Corblan
Foresta Nera tra Heartcross e Diamond Hollow
Lisbeth correva tra gli alberi, il cuore che batteva forte nel petto, non solo per lo sforzo fisico ma per le emozioni contrastanti che la travolgevano. Il rumore delle fiamme e degli scontri alle sue spalle diventava sempre più distante, ma la tensione che aveva accumulato non la abbandonava. Ogni passo era una lotta per mantenere la concentrazione, mentre la sua mente continuava a tornare al momento appena vissuto.
Il Tenente Mallard.
Colui che l'aveva sempre trattata con freddezza e distacco, l'aveva protetta ancora una volta. Si era piazzato tra lei e Dalia senza esitazione, con un gesto istintivo, come se non ci fosse altra scelta per lui. Era una cosa che non avrebbe mai immaginato di vedere da parte sua, un uomo che l'aveva tenuta lontana per tutta la vita, come se la sua stessa presenza fosse un peso. La corsa tra i faggi neri era come un sogno febbrile, il respiro corto e affannato le riempiva i polmoni mentre si faceva strada nella foresta bruciata. Wesley si era girato verso di lei con quell'aria autoritaria, le aveva ordinato di andare via, con un tono che non ammetteva replica. Ma non era quello che l'aveva colpita. No, quello che l'aveva scossa era il modo in cui si era piazzato tra lei e il basilisco, le sciabole infuocate che ardevano nelle sue mani come se fossero estensioni del suo stesso corpo.
"Perché mi ha protetta? Che io conti qualcosa per lui?"
Wesley non l'aveva mai guardata così, non con quella determinazione feroce.
Lisbeth rallentò per un attimo, nascondendosi dietro un albero carbonizzato per riprendere fiato. I suoi occhi si riempirono di lacrime, non per la paura, ma per la confusione che la travolgeva. Un ricordo improvviso la colpì, un flash di memoria così nitido che sembrava rivivere il momento. La prima volta che aveva visto Wesley.
Aveva solo dodici anni, una ragazzina che cercava disperatamente di trovare il suo posto nel mondo. Era una giornata grigia e piovosa, il vento sferzava gli alberi intorno alla tenuta dove vivevano, e lei si era rifugiata nella biblioteca della magione dei Rosentsiel per evitare di incrociare lo sguardo severo di sua madre. Poi, lui era arrivato. Wesley Mallard, un guerriero già temprato nonostante fosse ancora giovane. L'aveva colta di sorpresa, nascosta dietro una libreria piena di tomi polverosi sulle leggende di Rouen. L'aveva squadrata dall'alto in basso, con quegli occhi freddi e impenetrabili che sembravano scrutarla come se fosse un'estranea. Non aveva detto una parola, ma lei aveva sentito quel giudizio silenzioso pesare su di lei come un macigno. Per tutto il resto della visita dei Mallard, il futuro Tenente non aveva proferito parola, chiudendosi in un gelido silenzio carico di sdegno. Quel giorno aveva capito che per lui, lei non sarebbe mai stata una vera sorella. Non c'era spazio per una relazione tra loro, non c'era affetto, solo distanza.
Il modo in cui Wesley si era posto davanti a lei, con le sue sciabole infuocate, non sembrava solo il gesto di un militare. Era come se in quel momento fosse emerso qualcosa di diverso, una scintilla che non aveva mai visto prima. Forse era stato il suo istinto di guerriero, o forse c'era qualcosa di più che non riusciva a comprendere. Che si stesse immaginando tutto? La verità è che Lisbeth non voleva conoscere il vero motivo che aveva spinto il Tenente, le bastava il calore che le aveva toccato il cuore.
Le lacrime le bruciavano gli occhi, ma le scacciò con rabbia, riprendendo la corsa. Il pensiero su Wesley si spezzò bruscamente, interrotto da un suono agghiacciante che le fece rizzare i peli sul collo. Un stridio assordante riempì l'aria, come se mille anime torturate stessero urlando all'unisono. Si fermò di colpo, il cuore che martellava nel petto, e girò lo sguardo verso una macabra scena che le fece stringere i pugni.
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Il Cavaliere di Cuori - Atto I de Il Gioco di Rouen
FantasyIn una terra distopica, Rouen, il giocatore, è colui che controlla il destino. Ogni 100 anni Rouen indice un torneo per eleggere il suo successore tra gli eredi delle nobili casate di 4 fazioni: Cuori, Spade, Fiori e Diamanti. Tra i giovani giocator...