Anno 707 dell'Era di Rouen
Due settimane dopo lo scontro a Villa Willmore
Tenuta dei Corblan, Distretto di Heartcross
Quando Wesley rimase solo con Corblan, il Capitano gli rivolse uno sguardo accigliato. Era certo che Raul si fosse infastidito di essere stato interrotto nel suo colloquio con Evangeline. Proprio quello che Wes sperava accadesse. Il giovane prese un bicchiere di champagne dal vassoio di un cameriere passeggero e calò il contenuto tutto d'un fiato.
"Sei ancora convinto che Milady Willmore nasconda qualcosa?".
"Non è così evidente? Hai avuto l'insolenza di interromperci proprio mentre stava per confessare..." il tono di Raul celava malamente la sua frustrazione.
Wesley si lasciò sfuggire un sogghigno: "Desolato, non immaginavo che stessi giocando anche in una serata di frivole vanità".
"Non si smette mai di giocare, Wesley. Vedi di rimediare, eri il suo Tenente dopotutto, no?".
"Non farò il lavoro sporco per te" sbottò Mallard.
"Se non vuoi farlo per me, fallo per Gwen" rispose Raul fissandolo negli occhi, sfidandolo a rifiutarsi anche di fronte alla memoria della sorella. Sentire quel nome fu come un lungo e affilato spillo che gli trafisse il cuore da parte a parte. Wesley ricambiò lo sguardo senza rispondere, ma nel suo volto si poteva chiaramente leggere quel desiderio di vendetta che tanto lo tormentava.
Raul sorrise trionfante per poi tornare serio e con il tono di comando: "Evangeline mi ha detto di aver parlato con Rouen una volta, indaga su questo e scopri come possiamo usarla a nostro vantaggio. Ne va del destino di Heartcross." Dopo avergli rivolto un inchino appena accennato si allontanò verso il centro della sala.
Mallard cercò con lo sguardo un cameriere pieno di champagne per tracannare almeno altri due bicchieri. L'aveva invitata a ballare, dannazione. Si era ripromesso di starle alla larga, ma non aveva saputo trattenersi di fronte alla vista di lei con Corblan.
"Evangeline ha parlato con Rouen... perché la cosa non mi sorprende? Averlo saputo da Raul e non da lei è davvero frustrante...".
La sala era un crogiuolo di danze e colori, i nobili di Heartcross con gli ospiti di Clubsmoor sembravano godersi la serata come se nulla fosse mai accaduto. Ma per Wes era tutto ancora terribilmente nitido nella sua mente.
Le grida dei soldati.
Lo stridio dei demoni.
Sangue.
Sangue ovunque.
Il soldato di Fiori che esalava l'ultimo respiro dopo avergli sussurrato "Fenice".
Ingurgitò un altro bicchiere nella speranza che l'alcol lo aiutasse a far sparire quelle immagini. Non ebbe molto successo. Per fortuna, una voce a lui familiare lo ridestò presto da quei pensieri.
"Vi state godendo la serata, Tenente?".
Wesley si voltò. Davanti a lui c'era Amber Frelsis, per la prima volta senza la divisa dei Cuori di Spine. Indossava un semplice abito stile impero color verde petrolio con ricamati dei narcisi delicati, dei lunghi guanti di seta bianca le avvolgevano le braccia fin sopra il gomito, i capelli corti erano acconciati in modo semplice con un fermacapelli incastonato di piccoli diamanti lucenti. La lunghezza del vestito permetteva di nascondere la spessa fasciatura che ancora le copriva la gamba ferita. Se non fosse stato per le stampelle in mogano, nessuno avrebbe sospettato che fosse convalescente. Il giovane pensò che non si era mai reso conto di quanto quella giovane guerriera potesse essere graziosa.
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Il Cavaliere di Cuori - Atto I de Il Gioco di Rouen
FantasyIn una terra distopica, Rouen, il giocatore, è colui che controlla il destino. Ogni 100 anni Rouen indice un torneo per eleggere il suo successore tra gli eredi delle nobili casate di 4 fazioni: Cuori, Spade, Fiori e Diamanti. Tra i giovani giocator...