Anno 707 dell'Era di Rouen
Notte dello scontro a Villa Willmore
Distretto di Clubsmoor
"Anche la rosa più incantevole ha le spine".
Questo messaggio era stato inciso sulla schiena di uno sfortunato cittadino del distretto di Clubsmoor. Dalla pelle sgorgavano rivoli di sangue, ma il povero uomo non era stato lasciato a morire dissanguato. Quello scempio era stato compiuto dopo la sua morte, dopo che un demone lo aveva privato della sua anima. Perfino per Chris Lockhart era sembrata una modalità troppo macabra per riferire un messaggio. E, per di più, troppo poco discreta. Chi gli aveva scritto questo voleva anche attirare l'attenzione di altri. Magari banalmente per spaventare i Fiori. Una "mossa da stupidi" pensò il Re di Spade. Comunque, l'informazione era decisamente preziosa.
Odille Rosentsiel aveva una carta di Fiori.
"Il momento giusto per rapirla sarà quando sferreremo l'attacco agli Willmore nel distretto di Heartcross. Le Rose di Sangue dovranno rispondere alla chiamata dei Cuori di Spine e mobiliteranno tutte le loro forze per soccorrere i Cuori" disse Percival Lockhart al figlio Chris.
"Non devi in nessun caso provare a sottrarle la carta, Chris. Lasceremo che sia un altro giocatore di Spade a compiere questa stoltezza. Magari un Pikert, perché no?" il capofamiglia si lasciò sfuggire una risatina sotto i baffi, per poi continuare: "Così avremo un problema in meno e tu sarai un passo più vicino a compiere il tuo destino". Il tono del padre lasciava trasparire tutta la sua brama di potere e la determinazione con cui era disposto a qualunque cosa pur di vedere i Lockhart trionfare nel Gioco di Rouen.
Chris ricordava ancora perfettamente ciò che suo padre gli disse prima di partire col contingente di demoni per il distretto di Heartcross, quando si era voltato per rivolgergli un rapido saluto. L'ultima volta che i loro sguardi si erano incrociati.
"Non ucciderla, Chris. Intesi?"
"Non ti deluderò, Padre" rispose il figlio serio con un leggero inchino.
Non doveva uccidere Odille Rosentsiel. O sarebbe morto lui stesso.
Perché Chris Lockhart aveva compiuto la fusione dell'anima.
La fusione dell'anima è una prova a cui vengono sottoposti i possessori delle carte, che consente di incrementare il loro potere e dare un vantaggio nel gioco, fondendo la propria anima con la carta in un legame inscindibile. Prima di allora, infatti, nel corpo dei giocatori, le carte sono come degli ospiti che non esercitano una particolare influenza, se non quella di spingere il giocatore a realizzare la fusione. Con la fusione dell'anima, invece, le carte divengono veri e propri padroni e influenzano il volere del giocatore allo scopo di ottenere la vittoria nel Gioco.
Tuttavia, il prezzo da pagare è molto alto e cambia in base al seme.
Per realizzare la fusione, i giocatori di Spade devono uccidere qualcuno con cui hanno un legame di sangue. Macchiarsi di un crimine simile consente alla loro carta di Spade di fondersi con l'anima del giocatore, rendendoli delle macchine da guerra letali.
E i Fiori?
"Le Carte di Fiori sanno essere davvero velenose" gli ripeteva sempre suo padre.
Tutti sapevano cosa era accaduto secoli prima nel primo gioco di Rouen, quando, giunti nel finale della partita, il Re di Spade che aveva fuso la sua anima aveva trafitto il cuore della Regina di Fiori.
Il Re di Spade era morto all'istante.
La Regina di Fiori invece aveva vinto il Gioco di Rouen. Questo perché il prezzo da pagare per i Fiori è la loro stessa vita. Se vengono uccisi da un giocatore che ha compiuto la fusione resusciteranno sottraendo tutte le carte e la vita dello sfortunato assassino. Ma questo si verifica solo nel caso in cui chi li uccide ha realizzato la fusione. In caso contrario, i giocatori di Fiori perdono la vita come qualunque altro essere umano.
STAI LEGGENDO
Il Cavaliere di Cuori - Atto I de Il Gioco di Rouen
FantasíaIn una terra distopica, Rouen, il giocatore, è colui che controlla il destino. Ogni 100 anni Rouen indice un torneo per eleggere il suo successore tra gli eredi delle nobili casate di 4 fazioni: Cuori, Spade, Fiori e Diamanti. Tra i giovani giocator...